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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Libero Rassegna Stampa
18.05.2024 Il Congresso Usa approva l’invio di armi a Israele più un miliardo di dollari
Cronaca di Mirko Molteni

Testata: Libero
Data: 18 maggio 2024
Pagina: 14
Autore: Mirko Molteni
Titolo: «Recuperato il corpo di Shani Louk»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 18/05/2024, a pag. 14 con il titolo "Recuperato il corpo di Shani Louk" la cronaca di Mirko Molteni. 

Mirko Molteni
Mirko Molteni

Mike Johnson, presidente della camera del Congresso. Ha sbloccato nuovi aiuti militari americani a Israele, proprio mentre, in Israele, veniva identificato il corpo di Shani Louk, la ragazza israeliana torturata e assassinata da Hamas nel pogrom del 7 ottobre. La crudele esibizione del suo corpo senza vita è una delle immagini simbolo del 7 Ottobre.

Israele è scossa dal ritrovamento dei corpi di tre ostaggi scomparsi nell'attacco di Hamas del 7 ottobre. Sono due ragazze, la tatuatrice Shani Louk di 23 anni, con doppia cittadinanza tedesca e israeliana, e la stilista Amit Buskila di 28 anni, e un uomo, il 56enne Itzhak Gelerenter. I cadaveri sono stati recuperati ieri dall’esercito e dal servizio di sicurezza Shin Bet. Erano stati uccisi fin dal 7 ottobre. Sorpresi al festival musicale Supernova di Re’im erano inizialmente riusciti a scappare al kibbutz Melfasim, dove sono stati riacciuffati e trucidati. I corpi sono stati portati da Hamas a Gaza. Il padre di Shani, Nissim Louk, ha dichiarato alla tivù Channel 12: «Sapevamo che era morta e attendevamo da tempo la notizia, ma è stato difficile riceverla». Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha detto: «Ho il cuore spezzato. Io e mia moglie Sara ci stringiamo alle famiglie.
Riporteremo a casa tutti i nostri ostaggi, i vivi e i deceduti». Si combatte nell’Est di Rafah, ma sono feroci gli scontri al campo profughi di Jabalya, nel Nord della Striscia, dove l’esercito ha conteggiato 60 militanti di Hamas uccisi negli ultimi giorni, più 20 catturati vivi. Un deposito con razzi a lungo raggio è stato rinvenuto vicino a un rifugio in cui fino a poco tempo prima trovavano riparo civili. Nel settore è morto ieri un sergente paracadutista di 20 anni, Ben Avishay, il che fa salire a 280 i militari ebraici caduti sul campo dall’inizio della campagna terrestre. La Camera del Congresso Usa, a maggioranza repubblicana, ha approvato una fornitura di armi e munizioni da 1 miliardo di dollari per Israele, impegnando il presidente Joe Biden, salvo veto, a rimangiarsi la minaccia di sospendere gli aiuti se Rafah viene invasa. Il pacchetto comprende bombe d’aereo e granate per i cannoni.
La Spagna, invece, nega lo scalo nei suoi porti alle navi che portano armi a Israele, come il cargo Marianne Danica, salpato da Madras, in India, con 27 tonnellate di «materiali esplosivi», a cui è stata vietata una sosta prevista il 21 maggio a Cartagena. Il ministro degli Esteri spagnolo, Josè Luis Albares, ha parlato di «polemica superflua» dei partiti Podemos e Sumar rammentando che «la Spagna non invia armi ad Israele dal 7 ottobre, perché non vuole contribuire alla guerra». L’US Army ha fatto sapere che stanno arrivando le prime di 500 tonnellate di aiuti umanitari al molo galleggiante costruito dai militari americani sulla costa di Gaza. Gli Usa assicurano che «i militari americani non metteranno piede a terra.

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