sabato 27 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Libero Rassegna Stampa
22.03.2024 Il sindaco di Monfalcone racconta la sua lotta contro l’islamizzazione
Commento di Lorenzo Cafarchio

Testata: Libero
Data: 22 marzo 2024
Pagina: 27
Autore: Lorenzo Cafarchio
Titolo: «Quelle ragazzine salvate dall'incubo delle nozze forzate»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 22/03/2024, a pag. 27, il commento di Lorenzo Cafarchio al libro di Anna Maria Cisint, sindaco di Monfalcone, dal titolo: "Quelle ragazzine salvate dall'incubo delle nozze forzate"

Anna Maria Cisint, sindaco di Monfalcone, racconta nel suo libro l'impatto durissimo dell'islamizzazione sulla sua comunità. Le ragazze, costrette ai matrimoni forzati, sono le prime vittime

Vide l’apocalisse. In un articolo del 2015, sulle colonne de Il Foglio, Giulio Meotti parlando di Jean Raspail raccontò della capacità di guardare nella catastrofe da parte dell’etnologo, esploratore e romanziere francese.
Il suo longseller “Il campo dei santi” dato alle stampe in Francia nel 1973 ha raccontato un futuro distopico, quello dell’immigrazione incontrollata nelle nazioni europee, che distopico non si è dimostrato. Ritorno al futuro: Italia 2024. Anna Maria Cisint è dal 2016 sindaco del comune di Monfalcone, in provincia di Gorizia. La città, circa 30.000 abitanti, è affacciata sull’Adriatico ed è la sede di uno dei più importanti cantieri navali italiani.
Monfalcone nel 2005 conosceva, nella sua popolazione, lo 0,007% di stranieri, mentre oggi la cifra lambisce il 30%. Qui il primo cittadino Cisint vive da oltre 20 giorni sotto scorta per l’ingente quantitativo di minacce ricevute mezzo social per via della chiusura, ragioni di pubblica sicurezza, di due centri di preghiera islamici posti sul suolo monfalconese. Il sindaco ha deciso di raccontare, con un libro, la realtà del suo territorio scegliendo un eloquente titolo che non lascia spazio a fraintendimenti: Ora basta. Immigrazione, islamizzazione, sottomissione (Signs Books; 216 pp.; 20,00€). Una lunga intervista, a cura di Lucio Gregoretti, per capire e comprendere cosa realmente conosciamo attorno a tormentati temi come la violenza sulle minorenni, il lavoro nero, i ricongiungimenti familiari facili, la predicazione nei centri islamici, i casi di terrorismo ed il rapporto tra Islam ed Europa.

BARBARIE

La minore con l’anello al dito «si ritrova sposa-bambina», tramite inganno, «con uno sconosciuto di 40 anni». Rimane prigioniera dell’uomo dodici giorni «per volontà del padre e senza alcun aiuto dalla madre». Tornata a scuola in Italia «si confida con un’insegnante e si apre così un nuovo capitolo della sua vita». Il sindaco, raggiunto telefonicamente, ci racconta di come «qualche giorno fa un’altra ragazzina è stata portata in un locale protetto. Spero che sempre più donne si ribellino».
Il viaggio per la realizzazione del testo «mi ha lasciato allarmata. Il contrasto all’islamizzazione che stiamo affrontando ha messo in luce un mondo inesplorato. Abbiamo la consapevolezza che siamo davanti a un’emergenza nazionale». La Cisint deve anche rintuzzare gli attacchi della stampa progressista. «Il Fatto Quotidiano e La Repubblica dicono che abbiamo perso, ma la sentenza del Consiglio di StaIl testo si apre con una riflessione del segretario della Lega, partito in cui milita Anna Maria Cisint, e vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini. Siamo «di fronte a una sfida di vitale importanza» dove è necessario «gestire, pianificare, guidare l’ondata migratoria, sbarrando le porte ai trafficanti di essere umani», ha scritto il leader leghista.
Le pagine più struggenti ruotano attorno alle barbarie commesse su giovani poco più che bambine. Un caso su tutti quello di una quindicenne ora «trasferita in una struttura protetta».
La sua oppressione inizia quando «sente i genitori» parlare «sottovoce di nozze». Parte da Monfalcone per tornare in Bangladesh e qui «viene condotta a un non meglio precisato ria Cisirit P.9a to di oggi - ieri, ndr - recita che non possono essere utilizzati come luoghi di preghiera le strutture che abbiamo chiuso. E ci invita a un tavolo di confronto, come già auspicato, con la comunità islamica».
Il testo di Raspail sconvolse allora il conte Alexandre de Marenches che al cospetto di Ronald Reagan consigliò al futuro presidente USA di leggere “Il campo dei santi”. Ora basta - che verrà presentato proprio a Monfalcone domani con la partecipazione di Giuseppe Cruciani- invece indigna solo chi nell’ideologia delle sue convinzioni ha perso di vista il concetto di realtà.

Per inviare a Libero la propria opinione, telefonare: 02/99966200, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@liberoquotidiano.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT