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Libero Rassegna Stampa
30.01.2024 Bambini palestinesi in Israele imparano a uccidere ebrei
Commento di Amedeo Ardenza

Testata: Libero
Data: 30 gennaio 2024
Pagina: 4
Autore: Amedeo Ardenza
Titolo: «I video agghiaccianti dei bimbi arabi che dicono di volere uccidere ebrei»

 Riprendiamo da LIBERO di oggi, 30/01/2024, a pag. 4, con il titolo "Raccolta fondi per ammazzare ebrei", il commento di Amedeo Ardenza.

 Bandiera Unrwa e bandiera senza Israele, insieme. Guarda caso.
Bandiera Unrwa e bandiera senza Israele, insieme. Guarda caso.


Le scuole dell'UNWRA insegnano l'odio contro gli ebrei non solo a Gaza, ma anche a Gerusalemme e in Cisgiordania

Mais Jingilani avrà otto anni, le trecce che le incorniciano il volto e i denti un po’ in disordine tipici della sua età.
Mais frequenta una scuola dell’Unrwa a Shuafat, sobborgo di Gerusalemme est. È una bambina piccola ma ha le idee chiare: «Dobbiamo fare la guerra agli ebrei e fargli vedere che noi siamo più forti».
Ne è convinta anche una sua amichetta, il cui nome non compare nel video. Lei, più paffutella, non ha le trecce ai lati del viso ma i capelli intrecciati dietro alla testa: «Il popolo ama la Palestina ed è pronto a morire per la Palestina. Io voglio andare in guerra». Parole che stridono con l’età e l’aspetto di chi le proferisce ma le bambine confermano i loro proclami in mezzo alla classe, senza pudore.
Sono, insomma, molto bene indottrinate. Le due ragazzine appaiano all’inizio di un video che circola sul social X nel profilo di Imam for Peace, un religioso islamico schierato contro l’estremismo musulmano. Dopo di loro parla Atif Sharha, preadolescente palestinese dai capelli cortissimi, anche lui della scuola Unrwa di Shuafat. «A scuola ci insegnano che (la moschea di) Al-Aqsa e tutta la Palestina sono nostre». Della moschea parla anche Abed El-Rahman Yarmur, studente della scuola Unrwa di Qalandia, fra Gerusalemme e Ramallah: «Gli ebrei mentono dicendo che il loro tempio è sotto la moschea, ma non c’è mai stato un tempio lì”» Anche Abed è bene indottrinato dagli insegnanti dell’Unrwa, l’agenzia dell’Onu dedicata all’assistenza ai rifugiati palestinesi e solo a loro. Tutti gli altri profughi del mondo possono farsi aiutare dall’Unhcr, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite a loro dedicato. Per i palestinesi c’è invece un’agenzia ad hoc, naturalmente molto meglio finanziata dell’Unhcr, ma questa palese ingiustizia non interessa a nessuno.
Fondata nel ’49 l’Unrwa vive sulla pelle della diaspora palestinese: se questa cresce, cresce anche l’agenzia. Poco importa se il mandato ufficiale dell’Unrwa prevede di aiutare i propri assistiti ad autodeterminarsi: oggi questo braccio assistenziale dell’Onu conta ben 709 scuole fra Giordania, Libano, Siria, Gaza e Cisgiordania. Istituti dove si insegna a leggere, scrivere, far di conto e odiare gli ebrei, il tutto a spese del Palazzo di Vetro e dei paesi contributori, Sarebbe già abbastanza brutto se fra i banchi si insegnasse a odiare Israele ma i video messi in rete da Imam for Peace sono molto chiari. Nessuno degli intervistati pronuncia mai il nome dello stato ebraico, tutti invece annunciano la loro intenzione di uccidere almeno uno Jahud, un ebreo. Solo uno, Nur Taha, anche lui studente Unrwa a Qalandia, cappuccio in testa da ragazzino ribelle, si sbilancia e spiega: «Ci insegnano che i sionisti sono i nostri nemici e che dobbiamo combatterli». Samir Jabari è più grande dei bambini sentiti fin qua. Giovane uomo, sguardo più consapevole, Samir racconta: «Ci insegnano che gli ebrei sono terroristi». Impostato il tema non resta che lo svolgimento: e il video si chiude con una carrellata di imberbi che si candidano chi ad accoltellare gli ebrei, chi a investirli con l’auto. Poi suona la campanella.

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