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Libero Rassegna Stampa
24.01.2024 L’odio per gli ebrei è vivo a Gaza e qui
Commento di Alon Bar

Testata: Libero
Data: 24 gennaio 2024
Pagina: 1
Autore: Alon Bar
Titolo: «L’odio per gli ebrei è vivo a Gaza e qui»
Riprendiamo da LIBERO di oggi 24/01/2024, a pag.1, con il titolo "L’odio per gli ebrei è vivo a Gaza e qui", l'intervento dell'ambasciatore di Israele in Italia, Alon Bar.
 
L'intervista all'ambasciatore Alon Bar
Alon Bar, ambasciatore di Israele in Italia

Cari amici, in questa Giornata internazionale della memoria dell’Olocausto, il mondo intero si raccoglie per onorare la memoria delle vittime, che furono brutalmente assassinate dai nazisti e dai loro collaboratori, durante il capitolo più oscuro della storia moderna.
Oggi riflettiamo sulle lezioni cruciali che la storia ci insegna. Purtroppo negli ultimi mesi, a partire dal massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre scorso e dalla situazione di guerra che ne è scaturita, abbiamo assistito a una terrificante ondata di antisemitismo in tutto il mondo, e anche qui, in Italia.
Slogan, graffiti, cori, minacce, intimidazioni e, purtroppo, anche attacchi violenti, contro gli ebrei e contro gli israeliani, sono diventati una nuova tendenza. A quanto pare, l’antisemitismo non è solo un’ombra del passato, ma persiste nel corso della storia. È un fenomeno che continua a manifestarsi in forme insidiose nel mondo contemporaneo, anche oggi, proprio mentre parliamo, nelle strade, nei media e online.
La Shoah ha dimostrato che l’ideologia radicale e la terminologia estrema portano a una violenza disumana e mortale. È quindi nostro dovere comune, nostro impegno morale, combattere questa piaga e promuovere la tolleranza, la comprensione e il rispetto reciproco.
Alcune persone che sostengono di promuovere i diritti umani e la pace, promuovono invece l’odio contro Israele e contro gli ebrei.
Utilizzano termini come omicidio, crimine contro l’umanità e genocidio, allo scopo di demonizzare Israele. Vogliono utilizzare gli stessi strumenti creati al fine di prevenire un altro Olocausto, per negare a Israele il diritto di difendersi. Questa terminologia estrema e gli sforzi per creare false equazioni tra Israele e i nazisti sono di per sé una forma di antisemitismo.
I 6 milioni di vittime ebree annientate nella Shoah, e milioni di altre vittime, meritano non solo di essere ricordati. Meritano che noi, tutti noi, facciamo tutto ciò che è in nostro potere, per evitare che tale crudeltà si ripeta. Le parole importanti di questa giornata, “Mai più”, non rimangano solo retorica, ma inducano ad una seria riflessione e ad azioni conseguenti.
In questo momento di commemorazione e riflessione, auspico che possiamo unirci come comunità globale, per affrontare le ingiustizie, creare un futuro migliore e pacifico, libero dall’odio e dal terrore, e promuovere la comprensione reciproca. Solo attraverso una forte chiarezza morale e un fermo impegno comune, onoreremo la memoria delle vittime dell’Olocausto.
In questa Giornata della Memoria dobbiamo ricordare al mondo che a Gaza sono ancora tenute in ostaggio 136 persone. Tra loro ci sono anche i sopravvissuti all’Olocausto e discendenti dei sopravvissuti. Per oltre 100 giorni, i nostri cuori sono con loro. Dobbiamo riportarli a casa.

Alon Bar, Ambasciatore d’Israele in Italia.

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