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Libero Rassegna Stampa
14.01.2024 Hamas attaccherà l’Europa
Commento di Mirko Molteni

Testata: Libero
Data: 14 gennaio 2024
Pagina: 12
Autore: Mirko Molteni
Titolo: «Hamas attaccherà l’Europa e gli Houthi puntano ai soldi»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 14/01/2024, a pag. 12 con il titolo "Hamas attaccherà l’Europa e gli Houthi puntano ai soldi" il commento di Mirko Molteni. 

Mirko Molteni
Mirko Molteni


Gli atti di pirateria degli Houti nel Mar Rosso stanno danneggiando le economie mondiali facendo aumentare i prezzi delle merci

Dopo le incursioni anglo-americane di venerdì notte sulle regioni dello Yemen dominate dai ribelli filoiraniani Huthi, ieri gli Stati Uniti hanno sferrato ulteriori attacchi, pur su scala più limitata, su queste milizie che minacciano le rotte marittime commerciali nel Mar Rosso. Prima dell'alba di sabato, quando nello Yemen erano le 3.45 e in Italia la 1.45, una nave da guerra USA, il cacciatorpediniere Carney, ha sparato missili da crociera BGM-109 Tomahawk che hanno colpito una stazione radar e la base aerea di Al Dailami, presso la capitale Sanaa. Per il Centcom, il Comando Centrale USA del Medio Oriente: «L’attacco è stato un proseguimento dell'azione del 12 gennaio rivolto a un obbiettivo specifico e ha avuto lo scopo di ridurre la capacità degli Huthi di attaccare i trasporti marittimi, compresi quelli commerciali». La nave Carney, di classe Arleigh Burke, è lunga 154 metri e disloca 9000 tonnellate. È una delle unità dell'US Navy più impegnate. Lo scorso 19 ottobre la sua antiaerea di bordo aveva abbattuto 3 missili e 8 droni degli Huthi, poi il 3 dicembre altri 3 droni, infine il 16 dicembre la nave aveva intercettato addirittura 14 droni decollati dallo Yemen. Al che, il 2 gennaio, per i suoi meriti, l'equipaggio della Carney era stato decorato con la Combat Action Ribbon. L’attacco sul radar e la base aerea pare diretto a ostacolare sia i decolli di droni degli Huthi, di origine iraniana, sia la tenuta delle loro difese antiaeree. Che non sono da sottovalutare, dato che lo scorso 8 novembre i miliziani yemeniti avevano abbattuto un drone da ricognizione americano MQ-9 Reaper. Sempre ieri è emerso un nuovo bombardamento, presumibilmente americano, sul porto di Hodeidah, da cui i filoiraniani lanciano insidie ai cargo.

MINACCE

Il portavoce del movimento Ansar Allah, che raggruppa i seguaci della tribù Huthi, Mohammed Abdulsalam, ha dichiarato che «gli attacchi non hanno avuto impatto importante sulle nostre capacità di continuare a impedire alle navi affiliate a Israele di attraversare il Mar Rosso». Un altro esponente, Nasruldeen Amer, ha minacciato «dure risposte» ai nuovi raid. Ieri le milizie yemenite hanno diffuso un video di propaganda in cui i loro uomini compiono «esercitazioni per attaccare Israele». Si vedono piccoli droni esacotteri che sganciano granate su jeep decorate con bandiere israeliane e perfino soldati che irrompono in baracche dipinte con la stella di Davide, a somiglianza dei miliziani di Hamas che s'addestravano ad assalire i kibbutz in previsione dei massacri del 7 ottobre. Il Mossad e lo Shin Bet, le due agenzie di intelligence israeliane, hanno rivelato ieri i piani di Hamas per attacchi terroristici in tutto il mondo, in particolare Medio Oriente, Africa ed Europa. Tra gli obiettivi viene espressamente citata «l’ambasciata israeliana in Svezia». Hamas «sta lavorando per portare avanti attacchi contro obiettivi in Medio Oriente, Africa ed Europa sotto il comando di alti dirigenti di Hamas», si legge in una nota delle due agenzie. Tra i piani presunti, l’utilizzo di veicoli aerei senza pilota, con l’obiettivo di compiere attacchi simili a quello del 7 ottobre in Israele. Da Washington, il presidente Joe Biden ha fatto sapere che «ci saranno nuovi attacchi se gli Huthi risponderanno» e che «ho inviato un messaggio all'Iran», alleato del movimento yemenita. L'amministrazione Biden sta valutando di reinserire Ansar Allah nella lista nera USA dei movimenti terroristici globali, da cui lo stesso Biden l'aveva tolta nel 2021 per favorire trattative fra Huthi e Arabia Saudita.

L’AMICO TALEBANO

Tra gli amici degli Huthi emerge l'Afghanistan dei talebani. Ieri il governo islamista di Kabul ha diffuso un comunicato in cui «condanna il bombardamento anglo-americano dello Yemen», invitando «tutti i musulmani del mondo» a unirsi contro Washington. Intanto si fanno palpabili le conseguenze dei lanci di missili e droni che da settimane Ansar Allah ha condotto su navi mercantili dirette a Suez. Secondo l'ISPI di Milano il costo per inviare un container colmo di merci da Shanghai fino a Genova è quasi quadruplicato, passando da 1.400 a 5.200 dollari. Per l'istituto tedesco IfW di Kiel, i 500.000 container che passavano da Suez ogni giorno fino a novembre sono crollati a 200.000, tanto che il commercio mondiale si è contratto dell'1,3% nel solo mese di dicembre.

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