sabato 18 maggio 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Libero Rassegna Stampa
11.01.2024 Nikki Haley tallona Trump
Commento di Mauro Zanon

Testata: Libero
Data: 11 gennaio 2024
Pagina: 14
Autore: Mauro Zanon
Titolo: «Trump non teme rivali ma la Haley lo tallona»

Riprendiamo LIBERO di oggi, 11/01/2024, pag.14, con il titolo "Trump non teme rivali ma la Haley lo tallona". La cronaca di Mauro Zanon

Mauro Zanon
Mauro Zanon


Nikki Haley, grande amica di Israele, sembra l'unica che può ancora sconfiggere Trump alle primarie repubblicane

È il tempo degli ultimi meeting, degli ultimi speech per cercare di convincere e sedurre l’elettorato americano in vista delle presidenziali. Il prossimo 15 gennaio, l’Iowa, piccolo Stato rurale del Midwest, sarà come ogni quattro anni al centro di tutti i riflettori mediatici: si apriranno ufficialmente le primarie del Partito Repubblicano.
L’ex presidente americano, Donald Trump, è il favorito secondo i sondaggi, ma il vantaggio nei confronti dell’ex governatrice della South Carolina e rappresentante permanente alle Nazioni Unite dal 27 gennaio 2017 al dicembre 2018, la 52enne Nikky Haley, è sceso sotto il 10% stando all’ultima rilevazione della Cnn in merito alle primarie in New Hampshire del 23 gennaio, e più precisamente a 7: un campanello d’allarme per lo staff dell’ex inquilino della Casa Bianca.

LA NOMINATION

I consiglieri di Trump ritengono infatti che, per essere sicuri di aggiudicarsi la nomination entro la metà di marzo, come prevedono i loro piani, il candidato repubblicano debba vincere in queste tornate elettorali con un vantaggio superiore al 10 per cento.
Insomma, l’ascesa di Haley è presa molto sul serio, tanto che l’ex presidente americano ha cominciato a prendere di mira la sua ex ambasciatrice presso le Nazioni Unite, in particolare sull’immigrazione, cercando di descriverla come debole su questo fronte. In particolare, in una mail inviata a tutti gli elettori del New Hampshire, viene ricordato come Haley si oppose al “travel ban”, il divieto di ingresso ai cittadini di diversi Paesi musulmani che Trump impose appena arrivato alla Casa Bianca. E che promette di reintrodurre una volta tornato alla presidenza.
L’ex inquilino della Casa Bianca ha attaccato l’ex governatrice della South Carolina – che sta ricevendo il sostegno di molti conservatori, tra i quali gli influenti fratelli Koch, per le maggiori chance che avrebbe con indipendenti, minoranze e donne – come un prodotto dell’establishment: «Nikki Haley è sempre stata nella tasca dell’establishment dei confini aperti, è una globalista, le piace il globo, io sono per l’America first», ha attaccato Trump in un recente comizio.
Di certo, dopo che per tutto lo scorso anno l’ex presidente ha visto unicamente in Ron DeSantis, governatore della Florida, l’unico avversario interno da temere, e quindi attaccare, le accuse di Trump e del suo team rappresentano il riconoscimento ufficiale dello slancio positivo registrato negli ultimi tempi da Haley.
In un dibattito della Cnn con gli elettori dell’Iowa, la candidata repubblicana ha detto di auspicare «una nuova generazione di leader« sostenendo che, in base ai sondaggi, lei vincerebbe contro Joe Biden con un margine ben più ampio di quello del tycoon, ossia 17 punti contro 2-4, mentre Ron Desantis perderebbe.
L’ultimo dibattito tra i candidati repubblicani, prima dei caucus in Iowa del 15 gennaio, si è tenuto questa notte sulla Cnn e ha visto scontrarsi Ron DeSantis e Nikki Haley, senza la presenza di Trump. Che ha preferito un’apparizione da solista in un town hall a Des Moines – un incontro con gli elettori – trasmesso da Fox News.

VANTAGGIO

Secondo un sondaggio pubblicato da Detroit News e Wdiv-Tv, Trump guida di otto punti in Michigan su Joe Biden. La rilevazione, basata sull’opinione di seicento persone, porta altre brutte notizie al presidente degli Stati Uniti che in Michigan, nel 2020, aveva vinto con uno stretto margine, 50,6% contro il 47,9. Il 47% degli intervistati dice che voterebbe Trump, il 39 Biden, il 3 per un altro candidato, mentre l’11 si dichiara ancora indeciso. Ora non resta che attendere il verdetto delle primarie repubblicane.

Per inviare a Libero la propria opinione, telefonare: 02/99966200, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@liberoquotidiano.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT