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Libero Rassegna Stampa
10.12.2023 Terroristi: Israele li stana casa per casa
Commento di Mirko Molteni

Testata: Libero
Data: 10 dicembre 2023
Pagina: 15
Autore: Mirko Molteni
Titolo: «I terroristi nascosti sotto terra Israele li stana casa per casa»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 10/12/2023, a pag. 15 con il titolo "I terroristi nascosti sotto terra Israele li stana casa per casa" il commento di Mirko Molteni.

Mirko Molteni
Mirko Molteni
L'esercito israeliano procede casa per casa
L'esercito israeliano procede casa per casa

Dopo che il veto degli Stati Uniti al Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha cassato una risoluzione per «un cessate il fuoco immediato» nella Striscia di Gaza, Israele ha ringraziato l'alleato. L’esercito ebraico stima necessarie «ancora 3-4 settimane per completare le operazioni a Khan Yunis».


IL VETO USA

Ieri, l'appoggio USA a Israele è stato ribadito dal segretario di Stato Anthony Blinken ai ministri degli Esteri di Egitto, Giordania, Qatar, Arabia Saudita e Turchia, più un delegato dell'Autorità Nazionale Palestinese, che chiedevano la tregua. Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha ribattuto che «gli USA sono soli nel sostenere l'offensiva israeliana». L'Iran getta benzina sul fuoco minacciando, per bocca del ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian «un’esplosione incontrollabile in Medio Oriente» a seguito del veto USA.
L’esercito ebraico prosegue la penetrazione a Jabalia e Khan Yunis, dove, secondo il generale di brigata Dan Goldfuss, si lotta «casa per casa e pozzo per pozzo», intendendo i tunnel. A Khan Yunis, la Brigata Golani ha conquistato una moschea, con annesso tunnel, poi distrutta da un elicottero Apache. Le forze speciali Duvdevan hanno scovato una postazione per imboscate e a Jabalia la Brigata Nahal ha distrutto ulteriori basi. Mentre il numero dei morti a Gaza tocca, secondo Hamas, 17.700, secondo il quotidiano ebraico Haaretz, «il tasso di civili è del 61%», il che significa che quasi il 40% dei morti sono miliziani. Hamas si mescola ai civili e ancora ieri Israele ha segnalato il lancio di razzi «dall'area umanitaria di Muwasi, presso Rafah. Inoltre, come dimostra un filmato, i soldati israeliani hanno trovato «un fucile da cecchino e una scatola di munizioni nascosti all'interno di un grosso orsacchiotto di peluche», oltre ad «armi nascoste nelle aule delle scuole, alcune anche in borse dell'UNRWA», cioè l'Agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi. «Hamas – dicono le fonti militari ebraiche - utilizza i giochi dei piccini per nascondere armi, mettendo deliberatamente a rischio i bambini di Gaza».


TRAGEDIA FAMILIARE

Ieri sono morti ulteriori 5 soldati israeliani e i caduti dall'inizio dell'invasione di terra è salito a 97. Fra i caduti di ieri c'era anche un nipote del ministro israeliano Gadi Eisenkot, il 19 enne Maor Cohen Eisenkot, che si aggiunge al figlio del ministro, Gal Meir Eisenkot, 25 anni, ucciso tre giorni fa. Il dramma della famiglia Eisenkot dimostrerebbe se non altro che il sacrificio per la difesa del Paese, in Israele, è trasversale ai figli degli umili e ai figli dei potenti, senza margine per eventuali “imboscati”. Sacrifici non vani, dato che il portavoce militare Daniel Hagari ha rilevato che «Sempre più terroristi si consegnano a noi», spiegando: «Nelle ultime 48 ore abbiamo arrestato 200 sospetti. Decine di loro sono stati consegnati all'Unità 504 del servizio Aman e allo Shin Bet per interrogatori. Fra di loro, capi di Hamas e membri della milizia Nukhbè». Sul fronte del Libano, gli scambi di colpi con Hezbollah hanno causato il ferimento di tre soldati israeliani, ma Israele ha distrutto un posto di comando degli sciiti filoiraniani, inoltre ha ucciso con un drone Hassan Ali Dakdouk, figlio di Ali Mussa Dakdouk, capo operativo di Hezbollah in Siria.

 

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