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Informazione Corretta Rassegna Stampa
04.03.2024 Israele non sa difendersi dal cinismo della propaganda palestinese
Diario di guerra di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 04 marzo 2024
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Israele non sa difendersi dal cinismo della propaganda palestinese»

Israele non sa difendersi dal cinismo della propaganda palestinese
Diario di guerra di Deborah Fait

Fermate la strage», 21mila a Bruxelles | il manifesto
Una delle tante manifestazioni pro-Palestina. Siamo già in ritardo di anni per capire che chi vuole distruggere Israele sono sempre loro: i palestinesi. Non importa sotto quale bandiera agiscono, quelli di Gaza o quelli di Abu Mazen.

Più il tempo passa e più il 7 Ottobre si avvicina. Il mondo ha dimenticato, anzi si infastidisce quando se ne parla, il più delle volte tirano fuori i soliti slogan antisemiti, ma per noi, ogni giorno è peggiore di quello precedente e sprofondiamo nel buio. Sarà perché anche dopo cinque mesi, si trovano ancora pezzi di corpi, brandelli di pelle, cenere di qualcuno che è stato bruciato.
E si ricomincia con il DNA per dargli un nome e un’identità. La barbarie di quel sabato ha rubato la vita anche a chi non è stato ucciso, gli israeliani si sentono come senza forze, incapaci di reagire alle notizie che provengono dall’estero e dai media che ci dipingono come assassini, per giustificare quelli veri. Non esiste al mondo un popolo che abbia più rispetto per la vita e per le persone come quello ebraico. Non esiste popolo che abbia abusato della propria gente, soprattutto i bambini, come i palestinesi. Li usano per farne dei kamikaze, per continuare, generazione dopo generazione, l’odio contro gli ebrei, li usano per farne scudi umani. Più volte ho letto sui media italiani la condanna a popoli che fanno uso di bambini soldato e ne ho scritto ampiamente. Tra tutti i paesi, per lo più africani, non è mai stata nominata la Palestina che è, per antonomasia, la più crudele e cinica società a creare i bambini soldato. Naturalmente su questo cade sempre il silenzio.
Esistono filmati di bambini di tre, quattro anni, e naturalmente anche più grandi, esercitarsi ad ammazzare. Si sentono bambini in televisione dire di voler diventare martiri per ammazzare ebrei. Eppure nessuno si indigna, nessuno ne parla. Quella che ormai viene chiamata” strage del pane”, è stato l’ultimo esempio della furbizia cinica di Hamas e dell’incapacità di Israele di difendersi dalla propaganda di quei bastardi eredi dei nazisti.
“Massacro” ha urlato Hamas, dopo averlo creato, e i media, l’opinione pubblica non hanno avuto dubbi. Tra i due contendenti armati, i terroristi da una parte e i soldati di Israele dall’altra, hanno scelto di demonizzare Israele. Non hanno avuto la minima esitazione. Non si sono nemmeno soffermati a pensare che poteva essere un imbroglio come tanti, come quello più famoso dell’ospedale. Ho letto commenti: “che brava gente che siete a
sparare su chi è affamato”, naturalmente gli epiteti come “assassini” si sono sprecati. Eppure si sa dall’inizio di questa guerra che Hamas attacca i Tir dei viveri per impossessarsene e non esita a sparare sulla folla, sanno che ogni morto verrà attribuito a Israele. Così è stato e così sarà sempre.
Persino quando i palestinesi hanno raso al suola il sud di Israele,
ammazzando e bruciando, il famoso sabato nero, c’è chi ha avuto il coraggio di dire “ma perché abitavano così vicino a Gaza?” Ecco, colpa nostra, dunque! Quei kibbuzim erano così vicini a Gaza perché abitati da gente che credeva nel dialogo, che aiutava i palestinesi, dava loro lavoro, li portava a curarsi negli ospedali israeliani. Ecco perché! Chi avrebbe potuto pensare che le belve si sarebbero infine scatenate? Ho in mente un’immagine vista sul web, Israele rappresentato come una piccola isola circondata da pescecani assetati di sangue e l’altra mattina i pescecani si sono scatenati, hanno calpestato, sparato, ucciso chi chiedeva farina e pane.
Compiuta la strage è partita immediatamente l'accusa a Israele. Vedere l’Italia ricoperta di bandiere palestrinesi mi mette tanta tristezza, sentire tutti quei ragazzi urlare “genocidio” senza neanche sapere cosa significhi, leggere di ebrei assaliti in tutto il mondo, a volte uccisi, vedere le sinagoghe violate da scritte oscene mi deprime. Ignorano la verità, non si scomodano per far lavorare le loro cellule grigie per capire, per sapere, a loro basta poter accusare Israele e urlare “pace” con scritte “morte a Israele” tra le mani. Completamente squilibrati dall’odio che provano e che è stato insegnato loro da maestri esperti per anni e anni.
Volete la pace? Dite ai vostri amici nazi palestinesi di restituirci gli
ostaggi e di consegnare Yayah Sinwar alla giustizia. Ma non è questo che vogliono tutti i bastardissimi pro palestinesi, loro vogliono ciò che chiedono in ogni manifestazione: L’eliminazione di Israele, dal fiume al mare.

Deborah Fait
Deborah Fait


takinut3@gmail.com

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