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Informazione Corretta Rassegna Stampa
22.12.2023 Basta ipocrisia!
Commento di Michelle Mazel

Testata: Informazione Corretta
Data: 22 dicembre 2023
Pagina: 1
Autore: Michelle Mazel
Titolo: «Basta ipocrisia!»

Basta ipocrisia!
Analisi di Michelle Mazel

(traduzione di Yehudit Weisz)
 
Hamas rapisce civili il 7 ottobre
Hamas rapisce civili il 7 ottobre
È successo poco più di due mesi fa. Il 7 ottobre 2023, i militanti dell’organizzazione terroristica Hamas che governa la Striscia di Gaza hanno lanciato un attacco su vasta scala contro le popolazioni civili di Israele. 265 giovani e meno giovani che stavano partecipando ad un festival di danza all'aperto sono stati braccati, violentati e massacrati. Altri sono stati catturati e tenuti in ostaggio. Nel mentre, dei pacifici israeliani che vivevano nei kibbutz della zona adiacente a Gaza, all’interno dei confini di Israele riconosciuti a livello internazionale, sono stati sorpresi da orde di militanti armati, drogati ed sovraeccitati, che hanno brutalmente massacrato centinaia di uomini e donne, giovani e vecchi, dopo aver torturato alcuni di loro per un tempo infinito e violentato le donne. Questi mostri mentre compivano i loro crimini si sono filmati e hanno trasmesso queste immagini insopportabili, consentendo ai capi di Hamas e al loro leader Yahya Sinwar di seguire queste atrocità in diretta. Questi leader hanno poi diffuso un video in cui li si vede in ginocchio mentre ringraziano Allah per questi abomini. Sul posto, prima di allontanarsi, i terroristi hanno poi dato fuoco alle loro vittime e lanciato delle granate contro le case, trascinando via con sé donne, bambini e anziani. Quaranta bambini piccoli si sono ritrovati orfani sia del papà che della mamma; quei bambini hanno visto assassinare i loro genitori, le case di quegli stessi bambini sono state distrutte. Altri trentadue, il più piccolo aveva solo nove mesi, sono stati trascinati in cattività. Alcuni hanno avuto la fortuna di essere “scambiati” dopo una vile contrattazione, con dei terroristi che scontavano la loro pena nelle carceri israeliane. Tre terroristi per un bambino. I più piccoli non sono stati così fortunati e Hamas ne ha annunciato la morte senza fornire una spiegazione su come abbiano perso la vita. Gli ostaggi che sono stati rilasciati, hanno testimoniato di essere stati detenuti in luoghi insalubri, privati di cure mediche e nutriti con un po’ di pane e di riso; di aver perso in media dal 15 al 20% del loro peso in poche settimane. Hanno subito abusi fisici e soprattutto sessuali di un’estrema violenza. Ci sono tutte le ragioni per temere che gli altri ostaggi subiscano la stessa sorte. I corpi senza vita di alcuni di loro sono stati ritrovati dai soldati dell'IDF. In Israele, sono centinaia di migliaia gli israeliani che hanno dovuto abbandonare kibbutz e villaggi devastati, ma tuttora sotto la minaccia dei missili di Hamas. E oggi cosa stiamo constatando? Il Segretario Generale delle Nazioni Unite non riesce a trovare parole sufficienti per esprimere la sua preoccupazione per la sorte dei bambini di Gaza. I piccoli israeliani non meritano la sua empatia. La Croce Rossa si dichiara “preoccupata” per il deterioramento della situazione umanitaria a Gaza, ma non vuole ascoltare le famiglie degli ostaggi. Il mondo è indignato dalla portata della distruzione a Gaza, ed si commuove davanti allo spettacolo degli abitanti di Gaza che hanno perso tutto e che, essendo diventati rifugiati, hanno bisogno di aiuti alimentari di emergenza per sopravvivere. Nessuno si azzarda a dire ad alta voce che senza l’attacco di Hamas non sarebbe loro successo niente di tutto questo.
Michelle Mazel
Michelle Mazel

takinut3@gmail.com

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