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Informazione Corretta Rassegna Stampa
15.12.2023 Chi odia Israele ripassi la Bibbia
Diario di guerra di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 15 dicembre 2023
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Chi odia Israele ripassi la Bibbia»

Chi odia Israele ripassi la Bibbia
Diario di guerra di Deborah Fait

Hasan Bitmez, politico turco anti-israeliano
Hasan Bitmez, politico turco anti-israeliano

Dio disse ad Abramo: “Benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà” (Genesi 12.3). Probabilmente il deputato turco, Hasan Bitmez, membro del parlamento, che è morto a causa di una sincope nell’ospedale di Ankara, non aveva mai preso in mano la Bibbia e mal gliene incolse. Era ancora relativamente giovane, solo 54 anni, ma qualcosa non è andato per il verso giusto. Il signor Hasan era presidente dell’Unione islamica che fa parte dell’opposizione al governo di Erdogan ed era fortemente critico della politica del presidente nei confronti di Israele. Lo considerava troppo amichevole nonostante i commenti velenosi e le minacce di Erdogan contro Netanyahu e il popolo ebraico. Durante il suo intervento davanti all’assemblea generale, il deputato disse rivolgendosi al presidente “Se tu fai affari con Israele sei suo complice. Tu hai il sangue dei palestinesi sulle tue mani, sei un collaboratore. Israele assassino” e, appena pronunciate queste parole, le ultime della sua vita, è crollato a terra come colpito da un fulmine. Infarto! Portato subito all’ospedale, ogni cura è stata inutile ed è volato nel paradiso di Allah. È un caso, d’accordo, ma è una piccola dimostrazione che, anche nella storia, chi ha maledetto Israele è finito male. Israele è il paese che ha più nemici al mondo, di nessuna nazione sovrana si oserebbe dire che ha il “diritto di esistere”, il solo affermare una cosa del genere significa che potrebbe anche accadere il contrario. Nel corso della storia chiunque si sia messo contro il popolo ebraico è finito male, da Torquemada, a Hitler, a Mussolini, a Stalin, regimi come quello comunista e nazista sono stati cancellati, seppur sostituiti con altri sotto forma di pacifismo del popolo woke. Realtà che, celandosi dietro la maschera dell’antirazzismo, sono profondamente antisemite. Organizzazioni come il Metoo, come Non Una Di Meno che escludono gli ebrei, che non vogliono rappresentare le donne ebree violate e uccise da mostri palestinesi, spariranno prima o poi perché questo succede sempre. Persino il femminismo, che è stato un movimento femminile di grande impatto e importanza, è scomparso nel nulla per lasciare il posto a una massa di ragazzotte urlanti slogan che nemmeno capiscono. Gli ebrei invece, pur perseguitati, sono sempre qui, da più di 3000 anni, sempre sulla breccia. Pochi, pochissimi nell’immensità dei popoli del mondo, ma danno sempre tanto fastidio. Oggi, dopo 69 giorni di guerra, attaccati su tre fonti, abbiamo davanti solo il mare ma non ci rassegniamo, non abbiamo paura, non obbediamo a Biden che ci dice di fare tregue su tregue che servono solo a permettere al nemico di rimettersi in forze. Hamas ha voluto questo, con l’attacco ai kibbuzim e l’eccidio del 7 ottobre, ha voluto provocare la reazione di Israele fregandosene del proprio popolo. E adesso paga. Ogni morto palestinese ucciso in questa guerra va messo sul conto di Hamas e della sua barbarie. Israele vincerà anche questa volta. Non avremo il sostegno del mondo come minaccia Biden? E quando mai lo abbiamo avuto? Forse è durato un paio d’ore dopo il pogrom perché gli ebrei morti sono molto simpatici, ma, al primo colpo di Israele su Gaza, appena abbiamo dimostrato di essere forti e incazzati, è scomparso. Israele è nato da un miracolo di forza e speranza e tale resterà. Gli ebrei non si sono mai piegati davanti all’odio del mondo, Israele ha affrontato guerre contro la sua estinzione, terrorismo per fiaccarlo, indebolirlo e costringerlo a lasciare la sua terra. Stiamo affrontando anche questa guerra nonostante il resto del mondo ci insulti e ci minacci. Non ci spaventano Hamas, le menzogne di una Francesca Albanese, l’odio e le minacce di Borrell e Guterres. Le manifestazioni violente dei fanatici in kefiah per le strade del pianeta sono patetiche nella loro stupidità e ignoranza. I nostri innumerevoli nemici farebbero bene a pensare a quel deputato turco che, appena detto “Israele assassino” è stato colto da una sincope. Pensino alle parole della Genesi e stiano in campana. Non si sa mai.

Deborah Fait
Deborah Fait

takinut3@gmail.com

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