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Informazione Corretta Rassegna Stampa
16.07.2022 Biden: rimossa la bandierina di Israele per entrare a Gerusalemme est
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 16 luglio 2022
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Biden: rimossa la bandierina di Israele per entrare a Gerusalemme est»

Biden: rimossa la bandierina di Israele per entrare a Gerusalemme est

Commento di Deborah Fait


Biden visits east Jerusalem without Israeli flag on limousine - Israel News  - The Jerusalem Post
La limousine di Biden con e senza la bandiera israeliana

Il viaggio in Israele di Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, non ha entusiasmato nessuno. La macchina che lo aveva portato dall’aeroporto a Gerusalemme ha attraversato strade deserte, nessuna bandierina a stelle e strisce sventolata da sorridenti bambini, gli israeliani avevano solo una preoccupazione: come arrivare a casa senza fare ore di fila a causa della sicurezza. Arrivato a Gerusalemme, grandi strette di mano e sorrisi con Yair Lapid e il capo dell’opposizione Benjamin Netanyahu. “Israele è come casa mia…non occorre essere ebrei per essere sionisti…”, altre carinerie simil e infine la solita visita dovuta allo Yad vaShem, il mausoleo della Shoah, dove il presidente ha biascicato qualcosa di incomprensibile. Dopo i sorrisi, la commozione e le fraterne strette di mano con i dirigenti israeliani, si è spostato a Gerusalemme est e, come per miracolo, voilà,  la bandierina di Israele dalla macchina presidenziale non c’era più. Rimossa, vergognosamente rimossa. Il messaggio non potrebbe essere più chiaro: la sovranità israeliana, secondo il vecchio Biden e la sua amministrazione antisionista,  non si deve estendere a tutta la capitale di Israele. Un’azione da vigliacchi, da codardi, da pusillanimi e non mi vengono altri sinonimi scrivibili. La macchina presidenziale senza bandierina di Israele, si è fermata davanti all’ospedale palestinese Augusta Victoria dove Biden ha regalato i primi 100 milioni di dollari. A questa porcheria ne è seguita subito un’altra durante la conferenza stampa accanto a Mahmoud Abbas, lo sterminatore di ebrei. Biden ha detto di appoggiare la soluzione di due stati entro i confini del 48/67, cioè dentro il territorio israeliano. E qui casca il palco, non solo, questo sarebbe il minimo, la solfa dei due stati vicini in pace e prosperità, è cantilenata da tutti i capi di stato che vengono a rompere le scatole allo stato ebraico, tutti meno Donald Trump che aveva mandato i palestinesi a quel paese, senza tanti complimenti. Mahmoud Abbas ha esternato i suoi sentimenti di sempre, quanto Israele sia cattivo e terrorista e quanto siano buoni e vittime dell’ebraica apartheid, i palestinesi.  Biden ha risposto che è ora di riprendere i negoziati perché i palestinesi hanno diritto a uno stato. Molto bene! Ha ragione il presidente, i palestinesi hanno diritto di andare in Giordania e, se il re non li vuole, potrebbero andare in America, in Texas, per esempio, c’è tanto posto. Perché il loro stato dovrebbe nascere in Israele? Non è mai esistito uno stato palestinese in nessuna parte del mondo, se lo vogliono affari loro, non vedo perché dovrebbe essere un problema di noi israeliani. Forza, Joe Biden,  regali a questo popolo che non c’è un territorio a casa sua.  Per concludere in gloria la sua visita ha promesso l’applicazione straordinaria (oltre a tutti i milioni di dollari che ricevono mensilmente) di un pacchetto di 201 milioni di $ all’URNWA per aiutare i never ending rifugiati palestinesi, quelli del lontano 1948.  Chissà se Biden, dato il suo stato senile,  si è reso conto di aver incontrato un semplice terrorista, mandante e finanziatore della strage di Monaco, non il presidente dell’ANP che è decaduto dal suo incarico da tempo. Abu Mazen è abusivo da 13 anni, rifiuta ogni barlume di elezioni e se qualche giornalista arabo incautamente le propone finisce in galera.


A questo punto mi preme postare un documento che gira da un po’ in internet che potrebbe essere utile a tanti, anche israeliani, che non conoscono la storia o fingono di non conoscerla, e continuano a blaterare di stato di Palestina:

1. Prima di Israele, c'era un Mandato britannico, non uno stato palestinese.

2. Prima del Mandato britannico, c'era l'Impero ottomano, non uno stato palestinese.

3. Prima dell'Impero ottomano, c'era lo stato islamico dei Mamelucchi d'Egitto, non uno stato palestinese.

4. Prima dello stato islamico dei Mamelucchi d'Egitto, c'era l'Impero arabo-curdo degli Ayubidi, non uno stato palestinese.

5. Prima dell'Impero ayubide, c'era il Regno franco e cristiano di Gerusalemme, non uno stato palestinese.

6. Prima del Regno di Gerusalemme, c'erano gli imperi omayyade e fatimide, non uno stato palestinese.

7. Prima degli imperi omayyade e fatimide, c'era l'impero bizantino, non uno stato palestinese.

8. Prima dell'impero bizantino, c'erano i Sassanidi, non uno stato palestinese.

9. Prima dell'Impero sassanide, c'era l'Impero bizantino, non uno stato palestinese.

10. Prima dell'Impero bizantino c'era l'Impero romano, non uno stato palestinese.

11. Prima dell'Impero romano, c'era lo Stato asmoneo, non uno stato palestinese.

12. Prima dello Stato asmoneo, c'era lo Stato seleucide, non uno stato palestinese.

13. Prima dell'impero seleucide, c'era l'impero di Alessandro Magno, non uno stato palestinese.

14. Prima dell'impero di Alessandro Magno, c'era l'impero persiano, non uno stato palestinese.

15. Prima dell'impero persiano, c'era l'impero babilonese, non uno stato palestinese.

16. Prima dell'impero babilonese, c'erano i regni di Israele e di Giudea, non uno stato palestinese.

17. Prima dei regni di Israele e di Giudea, c'era il Regno di Israele, non uno stato palestinese.

18. Prima del Regno di Israele, c'era la teocrazia delle dodici tribù di Israele, non uno stato palestinese.

19. Prima della teocrazia delle dodici tribù di Israele, c'era un agglomerato di città-regno cananee indipendenti, non uno stato palestinese.

20. In realtà, in questo pezzo di terra c'è stato di tutto, tranne uno stato palestinese.


Immagine correlata

Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"


takinut3@gmail.com

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