giovedi` 28 marzo 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Informazione Corretta Rassegna Stampa
16.01.2022 Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 16 gennaio 2022
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei»

Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei
Commento di Deborah Fait


A destra: Vittorio Sgarbi con Moni Ovadia


https://www.informazionecorretta.com/video/conferenzadellememorie.mp4


Già chiamare FESTIVAL una ricorrenza che parla di morti, tanti morti, la trovo un'enorme caduta di stile ma trattandosi di un organizzatore come Moni Ovadia, nominato, non si sa per quale motivo, direttore del Teatro Comunale di Ferrara, la cosa non stupisce. Lui è campione di cadute di stile ogni volta che parla di Israele, il paese che più odia. Ricordo che molti anni fa a Ballarò dove si discuteva come sconfiggere l'Isis, Ovadia rispose: "Il problema è Israele che viola le risoluzioni e che non c'è ancora uno Stato di Palestina". Caduta di stile? Direi che qui è proprio precipitato nel burrone. Avevo ripromesso a me stessa che avrei lasciato calare il sipario su Moni Ovadia perché un simile personaggio merita solo l'oblio ma la conferenza stampa di cui si parla non lascia spazio al non diamogli visibilità. La sua presentazione che precede lo schifo poi detto da Vittorio Sgarbi, è un minestrone di banalità, un'insalata russa di genocidi avvenuti nella storia, il tutto per non dare troppa visibilità alla Shoah. Qui sotto, alla fine dell'articolo, posto il video completo dove potete toccare con mano le capriole che Ovadia fa per distrarre gli spettatori dal 27 gennaio, Giornata della Memoria della SHOAH, non di altri genocidi seppur ve ne siano stati. Ripeto il 27 gennaio è la data istituzionale legiferata nel 2005 dall'Assemblea delle Nazioni Unite per non dimenticare il genocidio del popolo ebraico. Tutti gli altri genocidi hanno la loro data specifica ma il 27 gennaio è nostro, è di noi ebrei anche se ogni anno, e Ferrara e il suo teatro lo dimostrano, vogliono rubarcelo per aggiungervi altro. Le parole indegne di Sgarbi sono state un colpo nello stomaco per molti di noi, convinti che fosse da sempre amico di Israele e, come accade quando qualcuno ci dimostra simpatia e solidarietà, noi ebrei sionisti eravamo innamorati di lui. Beh, ci siamo sbagliati, Sgarbi proprio per il suo carattere impetuoso è poco affidabile, può urlare una cosa e dopo un'ora riurlare l'esatto contrario condito con "capra, capra, capra…" Le parole spregevoli da lui pronunciate durante la conferenza stampa danno l'esatto quadretto del personaggio Ecco qui cosa ha detto, ascoltatelo sul video e leggetelo qui perché vale la pena metterlo nero su bianco: "Io ho chiamato Moni Ovadia per la considerazione del suo grande impegno e anche per la natura di ebreo, tra l'altro in forte contrasto con il mondo ebraico tradizionale, perchè di uno sterminio lui per pudore non si occupa, quello dei palestinesi. Sarebbe una provocazione troppo grave, aggiungere anche quello sterminio che lo Stato di Israele è venuto facendo in questi anni, per ragioni che si possono discutere, ma che sono indiscutibili, rispetto al fatto".

Pudore? Ovadia non ha nominato i palestinesi per pudore? Ma quando mai! Secondo me si sono messi d'accordo, tipo "stavolta parlane tu così fa più effetto". Beh si, l'effetto lo ha fatto, un effetto di schifo totale. Adesso sappiamo che Sgarbi è amico di Moni Ovadia il quale, non essendo scrittore, attore o intellettuale e nemmeno particolarmente dotato in alcunché, ha costruito il proprio successo sull'antisionismo. Si sa che spesso le cattive amicizie portano fuori strada anche i migliori, figurarsi chi non ha le idee chiare. Sgarbi, al contrario di Ovadia, è persona coltissima eppure ha dimostrato di non conoscere la parola "sterminio". Dal dizionario dei sinonimi e contrari: sterminio=distruzione, strage, massacro, scempio, carneficina, eccidio, genocidio, annientamento, ecatombe. Ora, Sgarbi dovrebbe spiegare quale di questi sinonimi potrebbe adattarsi a Israele nei confronti dei palestinesi. La storia ci insegna che Israele non ha mai attaccato i palestinesi se non per difendersi dalle loro ripetute stragi per terrorismo.

Non starò qui a fare l'elenco delle innumerevoli carneficine palestinesi contro i civili israeliani (per non parlare di quelle fatte anche in Italia e in Europa negli anni 70/80 del secolo scorso). Sterminio è anche sinonimo di genocidio e allora un paio di numeri va fatto. Nel 1948 gli arabi residenti in Israele erano circa 450.000/500.000. Arabi, non palestinesi inventati solo nel 1967. Oggi, tra i territori che occupato in Giudea e Samaria e il territorio di Gaza sono una decina di milioni. In Israele gli arabi israeliani sono 2 milioni con tutti i diritti di cittadini dello Stato. Ritengo che serva una grande fantasia o spudoratezza o pelo sullo stomaco per parlare di sterminio perpetrato da Israele nei confronti dei palestinesi. Vittorio Sgarbi ha fatto una pessima figura, ha dimostrato di essere una persona dalle idee molto confuse e per questo influenzabile ma, se così non fosse e se risultasse che si è sempre finto amico di Israele per andare contro corrente cosa che è parte del suo essere, allora merita tutta la disistima di cui sono capace.

Immagine correlata

Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"


takinut@gmail.com

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT