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Informazione Corretta Rassegna Stampa
26.02.2018 La verità sulla chiusura del Santo Sepolcro
Commento di Deborah Fait+ la totale disinformazione dei media italiani

Testata: Informazione Corretta
Data: 26 febbraio 2018
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «La verità sulla chiusura del Santo Sepolcro»

La verità sulla chiusura del Santo Sepolcro
Commento di Deborah Fait

a destra:
davanti al Santo Sepolcro

 

I telegiornali  http://www.tg1.rai.it/ continuano a dare la notizia della chiusura ai fedeli del Santo Sepolcro. Piero Marrazzo ha fatto dei servizi corretti nei vari TG della RAI. Da parte degli interessati però la solita ostilità verso gli ebrei e Israele prevale al punto da farli mentire spudoratamente. La loro rabbia è che vorrebbero essere i padroni e questo li porta a non rassegnarsi all'obbligo di rispettare la sovranità dello stato... ebraico per giunta!
Partiamo dal fatto che le sinagoghe pagano le tasse comunali (arnona), come chiunque, ristoranti, alberghi, bar, privati cittadini, tutti insomma, senza eccezioni. La Chiesa no, la Chiesa non vuole! Erano schierati là, davanti al Santo sepolcro chiuso, patriarchi ortodossi, armeni, frati cattolici, religiosi vari, tutti là ad accusare Israele di voler imporre loro una legge che ogni cittadino del paese deve rispettare. Alle loro spalle un manifesto diceva "Basta alla persecuzione dei cristiani a Gerusalemme" per non parlare degli insulti a Netanyahu, persino a Trump, partiti dai pochi cristiani che vivono ancora nei Territori palestinesi.
Stanno cercando di politicizzare e strumentalizzare un obbligo comune, vogliono fare le vittime. Secondo la legge vengono tassate le attività commerciali che danno reddito, alberghi, ostelli, ristoranti eppure le Chiese non sganciano uno shekel da anni ( non si tratta di tasse nuove come scrivono i media italiani, ma di imposte vecchie da sempre, mai pagate).
E cosa portano come giustificazione? Che durante il dominio ottomano(caduto nel 1920) non dovevano pagare. Forse, a distanza di un secolo, hanno dimenticato le tasse e i balzelli che, sotto i turchi, ogni cristiano doveva sborsare quando entrava in una chiesa, se e quando aveva il permesso di entravi, hanno dimenticato anche le pesanti imposte amministrative cui erano sottoposti i Sangiaccati di Gerusalemme, Nablus e Acco.

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Così dovrebbero ragionare in Vaticano, Israele è l'unico
paese in M.O. dove i cristiani crescono di numero perchè
vivono in una democrazia. Mentre...

Oggi, dopo anni di violazione dalle regole, gli viene presentato il conto e loro, per protesta, chiudono la Basilica ai fedeli cristiani che vengono a Gerusalemme da tutto il mondo. Li trovo ridicolmente arroganti.
Naturalmente, ed è bene ribadirlo come ho già fatto altre volte, i luoghi di culto e i luoghi sacri sono esenti da ogni pagamento anche se occupano spazi di terreno enormi. Il sindaco Nir Barkat rispetta lo status quo cui loro inutilmente e ingiustamente si appellano, ma i guadagni sono un'altra cosa.
Con i pellegrinaggi intascano fior di soldoni, se hanno bisogno di restauri non tirano fuori nemmeno un soldo bucato e lo pretendono da Israele. Era accaduto, anni fa, proprio al Santo Sepolcro, quando Israele aveva dovuto rinforzare con enormi fasce di acciaio le colonne pericolanti della Basilica, in attesa che cattolici e ortodossi si mettessero d'accordo.
Israele è troppo buono e davvero mi auguro che il tutto non svanisca in una bolla di sapone e si pretenda da questi furbacchioni il rispetto delle leggi come ogni cittadino di ogni democrazia del mondo deve fare. Chi guadagna paga le tasse, su questo non ci piove, in Israele non sono i padroni, anche se lo vorrebbero, quindi onorino i loro doveri, come tutti, e smettano di fare le vittime e i prepotenti. Paghino e basta. Quanto alla persecuzione, diano un'occhiata al di fuori dei confini di Israele e allora capirebbero la fortuna immensa che hanno di vivere nella democrazia israeliana dove il pensiero ebraico significa libertà e rispetto.

P.S. i commenti sui quotidiani di oggi sono in gran parte inattendibili:
IL GIORNALE: è il più disinformato, a partire dal titolo, vergognoso, " Israele e la tassa su Gesù chiude il Santo Sepolcro". Il testo non è da meno. A Gerusalemme hanno Fiamma Nirenstein, perchè non sentirla? Il pezzo di Gaia Cesare, oltre che ignorante, non sa nemmeno che Israele è uno stato laico, non clericale, come l'Italia, dove il Vaticano è esentasse!
LA REPUBBLICA non è fa meno, dal titolo " Israele ci tassa? E noi chiudiamo il Santo Sepolcro" il pezzo di Omero Ciai sembra la fotocopia di quello del Giornale
LA STAMPA, meglio di altri, ma solo perchè  lungo mezza colonna invece delle mezze pagine degli altri, ma il contenuto, di Giordano Stabile, è egualmente disinformante. Non poteva informarsi prima di scriverlo?

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale di Israele, unica e indivisibile"


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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