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Informazione Corretta Rassegna Stampa
07.12.2012 L'equazione sballata di Piergiorgio Odifreddi
commento di Vitaliano Bacchi

Testata: Informazione Corretta
Data: 07 dicembre 2012
Pagina: 1
Autore: Vitaliano Bacchi
Titolo: «L'equazione sballata di Piergiorgio Odifreddi»

" L'equazione sballata di Piergiorgio Odifreddi "
di Vitaliano Bacchi


Vitaliano Bacchi        Piergiorgio Odifreddi

Nel domenicale letterario del 2 dicembre di Corsera, il noto matematico Odifreddi viene citato per avere proclamato un'altra delle sue invettive di odio contro Israele, che il giornale riporta testualmente:

gli israeliani sono dieci volte peggio dei nazisti, rapporto che il matematico ha ricavato da un confronto fra le vittime italiane delle fosse ardeatine e quelle palestinesi dell'operazione israeliana “piombo fuso

Queste le considerazioni ovviamente numeriche, algebriche e proporzionali (dieci volte peggio) del noto matematico torinese che in ogni settore della saggistica in cui scrive, dalla teoria della scienza alla religione, dalla geometria alla letteratura e finanche alla psicologia, premette sempre e regolarmente la sua condizione di matematico onde avvisare che il suo ragionamento e i suoi giudizi hanno il rigore della necessità e avvertire così il lettore del genio incomparabile che si accinge a leggere.
L'ammirazione che riscuote la matematica, soprattutto fra gli ignoranti, è nota.

Il rigore della necessità matematica, evidentemente, non filosofica perchè in tutte le sue opere ci sono numeri e interviste, ci sono geometrie e teoremi, ci sono anatemi contro Cristo e il dileggio dei santi della Chiesa, c'è sempre un pensiero crudele su Israele, ma non ho mai letto un solo rigo di filosofia, una sola formulazione di rango metafisico e cioè filosofico, perchè filosofia e metafisica coincidono nella idea di razionalità, che è infine la teoria della intelligenza, fenomeno logico quindi e cioè filosofico.

La sua teoresi matematica, a prescindere dalla valutazione sulla sua validità oggettiva e sulla ragionevolezza della sua predicabilità in altri campi della scienza, resta sempre e comunque estranea alla teoria della inferenza filosofica.

Manca una gnoseologia fondamentale (razionalismo, intuizionismo, empirismo?)
Manca una ontologia essenziale (formalismo, platonismo, materialismo?)
Manca una teoria sui fondamenti (mathesis in re vel in intellectu?)
Manca una epistemologia critica (metafisica, immanentismo, logicismo, convenzionalismo?)

Manca molto quindi e, soprattutto, mancando la suddetta quadruplice radice di ragione sufficiente della pura inferenza razionale, manca nei suoi scritti la possibilità cognitiva della intelligenza sine actu (cioè senza ricorso al calcolo) della teoresi che vi si postula, condizione che non manca invece, e quindi esiste ed è oggettiva, in matematici come Bruno D'Amore, Giorgio Israel, Brian Butterwort, Marcus de Sautoy, Kurt Godel, Carlo Cellucci, Francesco Berto e qualche altro, autori la cui epistemologia della materia, se sollecitata a calcolare il rapporto quantitativo fra Piombo Fuso e le Fosse Ardeatine ne avrebbe, a differenza dello slancio formulare di Odifreddi, dichiarato preliminarmente illogico il computo, stante la carente ricorsività fra i due eventi.

Ricorsività è un concetto filosofico, purtroppo.
Invece Odifreddi, che della ricorsività ha una idea certamente diversa da quella di Cellucci - non voglio dire presocratica perchè torneremmo alla filosofia e quindi in aere alieno per il professore torinese – il rapporto lo ha calcolato ed ha concluso con una disequazione che elogia i nazisti delle ardeatine e squalifica i soldati israeliani che hanno risposto ad attacchi balistici di hamas contro bambini e inermi.

La disequazione favorevole ai nazisti dell'eccidio rispetto i soldati israeliani ha quindi finalmente avuto una rigorosa formulazione algebrica da parte di Odifreddi:

                                          FA <  PF

da leggere: le fosse ardeatine (FA) sono meno gravi di piombo fuso (PF).

Enunciato assiomatico che d'ora in avanti chiameremo la “equazione di Odifreddi”; non avrà lo stesso prestigio scientifico di quella della relatività di Einstein o delle equazioni di Maxwell, ma un certo pubblico lo avrà anch'essa, soprattutto fra i lettori del “Fatto quotidiano” o  dei giornali di Forza Nuova.

Tuttavia, la ormai celebre “equazione di Odifreddi” ci ha consentito di scoprire un altro segreto del noto matematico e cioè la ragione remota che giustifica il titolo del suo best seller “Perchè non possiamo essere cristiani” un libro ad alta tiratura, un vero successo editoriale.

Abbiamo scoperto l'arcano.

Odifreddi non può essere cristiano perchè il cristianesimo è una dottrina morale della gnosi ebraica, l'essenza della filosofia soteriologica dell'ebraismo delle origini, filosofia a tal punto profonda e geniale da essere stata mutuata dalla assiomatica della psicoanalisi, la disciplina che Kurt Godel il legislatore della matematica moderna – e quindi Maestro di Odifreddi - ha definito “il sistema intelligente più potente di tutti”.
Vale a dire: una filosofia dell'intelligenza.

Non può quindi essere un cristiano, il professore.

Le ragioni dell'impedimento, con questo articolo, sono però nel frattempo divenute note a tutti: deducibili per via puramente logica.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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