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Tgcom Rassegna Stampa
30.06.2004 Su internet la rete dell'odio fondamentalista
viaggio nella "umma virtuale"

Testata: Tgcom
Data: 30 giugno 2004
Pagina: 1
Autore: la redazione
Titolo: «Jihad: il terrore invade la Rete. Internet paradiso degli integralisti»
Non sono ancora molti, gli italiani che usano abitualmente internet come
strumento di informazione e di divulgazione. I giovani se ne servono per
scaricare giochi, musica, suonerie, ma i meno giovani hanno un approccio
forse meno spontaneo con questo strumento.
Ma vi è chi se ne serve con efficacia, costruendo una rete mondiale di utenti
attivi e passivi: sono i terroristi, sono gli estremisti, sono i delinquenti.
TGCOM ha pubblicato un breve articolo che giudichiamo molto istruttivo per
chiunque non abbia ancora sperimentato la violenza d' impatto che internet
può avere sulla nostra vita, anche se non abbiamo un computer in casa.
A quanto potete leggere in questo articolo vogliamo solo aggiungere che
internet è anche, per gli stessi utenti attivi e passivi dell' estremismo
islamico, il veicolo privilegiato per trasmettere in tutto il mondo il veleno
dell' antisemitismo, che sempre più rivela quanto sia stretto ed omogeneo
il legame che lo collega all' odio anti-occidentale ed anti-democratico.

Ecco il testo del Tgcom di Mediaset:

Mentre la guerra santa ha scelto la Rete per la sua battaglia mediatica,
sul Web cresce la comunità virtuale degli integralisti impegnati a fare
proseliti online. Battezzata "Umma virtuale", la community comprende molti
siti e portali dedicati alla lotta contro l'occidente e i regimi islamici
moderati.

I più noti si chiamano Muslim Online, Cybermuslim, Islamcity, Islam Webring,
Immah.com, World of Islam. Espliciti i contenuti online. All'interno della
comunità virtuale integralista, infatti, è facile imbattersi in una politica
comune volta a riscoprire quel senso di appartenza che l'emigrazione e la
dispersione delle forze islamiche in occidente tende altrimenti a soffocare.

Tra le pagine dedicate alla "Umma virtuale" i musulmani integralisti all'estero
ritrovano così la propria identità online. Sul Web si possono realizzare
delle pagine personali visibili solo con determinate password, scrivere
lettere aperte, ci si possono scambiare file criptati che inneggiano alla
Jihad ed esaltano gli attentati terroristici contro gli americani e, infine,
si può chattare liberamente con i propri "fratelli" partecipando anche a
forum e discussioni.

In Rete non mancano poi le remunerative raccolte di fondi a favore della
causa integralista, ma gli obiettivi principali della "Umma virtuale" sembrano
essere soprattutto il proselitismo online e la conversione di nuove forze
alla Jihad. Solitamente in lingua araba, infatti, i siti integralisti spesso
sono tradotti anche ad uso dei musulmani di ultima generazione o degli occidentali
convertiti alla causa. Grazie al Web la guerra santa sembra aver raggiunto
ogni angolo del pianeta: cresce la community del terrore.
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