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Il Messaggero Rassegna Stampa
18.02.2003 Nuovi significati della parola
Eric Salerno non crede che un piccolo aereo pieno di esplosivo possa costituire un pericolo per la popolazione israeliana

Testata: Il Messaggero
Data: 18 febbraio 2003
Pagina: 12
Autore: Eric Salerno
Titolo: «Gaza, esplode aereo-bomba. Uccisi 5 terroristi di Hamas»
Il titolo in sé sembra corretto e veritiero (data anche la presenza del termine terrorista, cosa davvero incosueta per il Messaggero), ma purtroppo l’articolo si presenta in maniera vergognosamente distorta, se non scorretta.
Eric Salerno non dice che "il capo militare del movimento islamico", ucciso in un’imboscata, era un terrorista.
In merito alla distruzione di un edificio di un terrorista di Hamas (per il giornalista "noto militante"), è scritto che "nell’attacco sono morti quattro soldati": soldati di che parte?

ed inoltre:

Lo stesso ministro della difesa Mofaz ha successivamente preannunciato una massiccia operazione militare contro i capi di Hamas. È probabile che l’attacco debba ancora venire così come è probabile che i fondamentalisti faranno di tutto per colpire i soldati israeliani. Un unico dato positivo, per ora almeno: i leader di Hamas non hanno minacciato rappresaglie contro i civili israeliani
Invece, viceversa non è assolutamente un dato positivo: è questa l’impressione che il giornalista può (e vuole) dare al lettore.

Nel conto di questa botta e risposta senza fine c’è anche un episodio avvenuto l’altro giorno sempre a Gaza in cui cinque palestinesi sono morti e altri feriti.

La "botta e risposta" non rispecchia il ruolo del servizio militare israeliano: questi si limita a prevenire e ,soprattutto, ad evitare che vengano attuati ennessimi attentati terroristici. Se la risposta israeliana -e non si chiama vendetta!- venisse a mancare, il terrorismo si sarebbe ingigantito con la conseguente scomparsa della popolazione d'Israele. Ed è proprio questo il principale ed unico obiettivo dei terroristi palestinesi.
Era da qualche mese che Hamas aveva fatto capire sul proprio sito internet che stava sperimentando la possibilità di usare piccoli aerei senza pilota carichi di esplosivo per attaccare Israele, gli insediamenti e i soldati o per spiare i movimenti delle truppe d'occupazione. Domenica un gruppo di militanti di spicco del movimento islamico,

terroristi, terroristi, terroristi. Salerno, controlli sul vocabolario la differenza fra militante e terrorista!
alcuni noti per aver organizzato attentati anti-israeliani, stava esaminando uno di questi velivoli che era stato appena consegnato loro quando è esploso uccidendo cinque persone e ferendone altre tre.
Ecco in cosa consiste quell’esplosione "di natura imprecisata" riportata sul Messaggero di ieri, la cui colpa si credeva fosse israeliana!
Dopo le prime ore di confusione e le versioni contrastanti sull'accaduto, Hamas ha annunciato che i servizi segreti israeliani erano riusciti a sistemare la carica sull'aereo senza pilota prima che venisse consegnato ai palestinesi. L'esplosione sarebbe stata provocata da un comando a distanza azionata da bordo di un elicottero che sorvelava la zona.

Innanzittutto, la versione palestinese è sempre quella più accreditata, chissà come mai. La colpa è naturalmente degli israeliani.
E poi se i servizi segreti israeliani sono intervenuti, ci sarà sicuramente un perché, di per di sé pure scontato, ma a quanto pare il giornalista non ci arriva. Non riesce nemmeno ad immaginare delle conseguenze ben più gravi se il velivolo fosse esploso in mezzo a della popolazione israeliana!

Gli israeliani non hanno voluto fare commenti ma l'operazione studiata con cura ricorda quella con cui qualche anno fa gli 007 di Tel Aviv fecero consegnare a uno degli artificieri di Hamas un cellulare che gli esplose in faccia mentre rispondeva a una telefonata.

Secondo il quotidiano Maariv, un ingegnere di elettronica saudita avrebbe inviato ad Hamas istruzioni su come pilotare gli aeroplanini da sufficientemente lontano per consentire loro di superare le barriere che dividono Israele da Gaza mediante telefoni cellulari

E la cosa passa sotto silenzio ed "assenso" del giornalista. Non un commento, non un segno di indignazione: no, niente di tutto questo. Perché tutte quelle istruzioni? Che scopo avevano? A Salerno la cosa non sembra interessare molto.
ma rimane il fatto che i piccoli velivoli in commercio possono trasportare soltanto una quantità limitata di esplosivo ed è difficile pensare che possano costruire un vero pericolo per gli israeliani.

Chi può darci questa certezza? Qual è il concetto di pericolo per Salerno?

Ultima osservazione: alla fine la parola "terroristi" la troviamo solo nel titolo. Un falso ed ingannevole indice di miglioramento giornalistico da parte del Messaggero. Peccato.

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