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Il Messaggero Rassegna Stampa
07.07.2008 Le cattive notizie vengono da Israele
una cronaca ad alto tasso di faziosità

Testata: Il Messaggero
Data: 07 luglio 2008
Pagina: 18
Autore: M.Be.
Titolo: «Frattini in Medio Oriente: ho fiducia nei negoziati fra Olmert e Abu Mazen»
L'ottimismo della Farnesina sui negoziati tra Olmert e Abu Mazen è ingiustificato. Non certo per il continuo lancio di razzi kassam, che viola quotidianamente il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, né per i colpi di arma da fuoco esplosi domenica 6 luglio contro agricoltori israeliani al lavoro nei campi del kibbutz Nahal Oz, néper la strage di Gerusalemme del 2 luglio.

Se la "notizia buona" di queste ore é che "Israele ha riaperto i valichi di Gaza dopo due giorni di chiusura decisi in ritorsione al lancio di un razzo palestinese sul Neghev" quelle "meno buone sono invece due".

Due notizie cattive: è implicito dunque che non ve no sono altre. Gli spari contro gli agricoltori di Nahal Oz non sono citati, se ne deduce che per l'estensore dell'articolo sono una buona notizia.

La prima cattiva notizia è invece che "il vilaggio palestinese di Nahalin è da tre giorni sottoposto ad assedio da parte dell'esercito israeliano e dai ieri  anche a coprifuoco, perché i suoi abitanti stanno duramente contestando la costruzione, nelle sue vicinanze, di un nuovo tratto delle cosidetta "barriera di sicurezza", il muro che Israele sta realizzando per evitare, questa è la versione ufficiale, infiltrazioni terroristiche e che qualcuno ha invece definito "il muro della vergogna" "

Svariate osservazioni devono essere fatte su questo passo di totale disinformazione: in primo luogo  un assedio è un blocco totale che priva gli abitanti di una città dei mezzi di sussistenza: nulla di simile è mai stato fatto da Israele, in secondo luogo le "dure contestazioni" della barriera difensiva sono nromalmente condotte dai palestinesi con lanci di pietre contro i soldati, in terzo luogo la barriera di sicurezza ha di fatto ridotto drasticamente gli attentati suicidi palestinesi, salvando migliaia di vite di civili israeliani: dunque è chi la chiama "muro della vergogna" che dovrebbe vergognarsi.

Qual'è la seconda cattiva notizia ? "Un altro gravissimo episodio", scrive il giornalista " è avvenuto ieri nei pressi dell'insediamento israeliano di Asael dove un palestinese, legato a un palo e con un cappuccio sulla testa, è stato duramente malmenato da un colono mentre un gruppo di soldati se ne stava tranquillamente a guardare. La vicenda ha suscitato indignazione in tutto il mondo, grazie a al video fatto circolare da una ong che raccoglie volontari israeliani e palestinesi".
Di secondaria importanza per il giornaista il fatto che "un israeliano sarebbe stato fermato con l'accusa di aggressione" (dalla polizia  israeliana, ovviamente).
Quello che davvero gli interessa è attribuire in qualsiasi modo a Israele le difficoltà dei negoziati di pace: "Tutto questo" scrive "non contribuisce certamente agli sforzi  che si stanno facendo per far tornare   un'accettabile normalità in quell'area tormentata. Ma, nonostante tutto, la Farnesina è ottimista". Per "tutto" intende palesemente tutto ciò che, a torto o a ragione, è imputabile a Israele

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