domenica 28 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Il Messaggero Rassegna Stampa
16.12.2005 La ricetta per sconfiggere il terrorismo? Evitare di combatterlo.
pillole di saggezza da Eric Salerno

Testata: Il Messaggero
Data: 16 dicembre 2005
Pagina: 18
Autore: Eric Salerno
Titolo: «I laburisti a Sharon: gli omicidi mirati scatenano i terroristi»
"Non svegliare il can che dorme"; la ricetta di Salerno per combattere il terrorismo è tutta qui. Avallando le parole del portavoce laburista, secondo cui con le pratica delle esecuzioni mirate Sharon incita i terroristi a colpire, il corrispondente del Messaggero lancia un messaggio forte e chiaro alla sua platea; il terrorismo è una brutta bestia, ma si può pensare di addomesticarlo evitando, in primo luogo, di prevenirne le azioni. Si avranno in tal modo attacchi sporadici, ma che farci? Sempre meglio di uno scontro frontale governo-terroristi. Vediamo ora un saggio quanto scrive Salerno:
"Abbiamo avuto pochi mesi di calma, ma nelle ultime settimane Israele ha incrementato il numero degli omicidi – ha denunciato Morel [il portavoce del partito laburista] parlando con un giornalista del quotidiano Yedioth Arahonot - In altre parole il primo ministro ha la facoltà di decidere se ci saranno o no attacchi terroristici. Più omicidi, più attacchi terroristici". L’assassinio di quattro militanti dello Jihad ha spinto il movimento a lanciare altri missili kassam contro Sderot in Israele provocando la risposta dell’aviazione contro località di Gaza. Gli omicidi mirati di dirigenti e militanti del movimento islamico sono stati ripresi come rappresaglia dopo l’attentato dell’altra settimana a Netanya.
Secondo Morel, quindi, la partita si gioca tutta dalla parte israeliana. Sia quella del terrorismo sia quella della reazione ad esso. Così ci viene spiegato che l’esecuzione di quattro membri della Jihad islamica avrebbe "spinto", quasi si trattasse di forza maggiore, i palestinesi a reagire. La responsabilità, diviene invece piena e aggravata quando a premere il grilletto sono gli israeliani, e la reazione ad un attentato, lungi dall' essere un’operazione di difesa (sia in funzione repressiva che preventiva) diviene una "rappreaaglia".

Felici anche di apprendere da Salerno che Sharon sta preparando… "Più isolati e lontani dal muro di sicurezza": Netanyahu e Sharon si sarebbero quindi accapigliati per dei bruscolini. Salerno non perde occasione per minimizzare, mentre la coraggiosa battaglia politica di Sharon, disponibile a concrete e dolorose concessioni pur di alimentare le speranze di pace, è sotto gli occhi di tutti.

…un disimpegno dalla Cisgiordania, simile a quanto compiuto a Gaza, con lo smantellamento degli insediamenti più isolati e lontani del "muro di sicurezza".

"Più isolati e lontani dal muro di sicurezza": Netanyahu e Sharon si sarebbero quindi accapigliati per dei bruscolini. Salerno non perde occasione per minimizzare, mentre la coraggiosa battaglia politica di Sharon, disponibile a concrete e dolorose concessioni pur di alimentare le speranze di pace, è sotto gli occhi di tutti.

Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere alla redazione de IL MESSAGGERO. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.


prioritaria@ilmessaggero.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT