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Il Messaggero Rassegna Stampa
22.02.2005 Ironie incomprensibili sulla barriera di sicurezza e sul terrorismo
sul quotidiano romano

Testata: Il Messaggero
Data: 22 febbraio 2005
Pagina: 2
Autore: Roberto Romagnoli
Titolo: «Israele smantella gli insediamenti»
IL MESSAGGERO del 21 febbraio 2005 pubblica un articolo di Roberto Romagnoli sulle ultime decisioni del governo israeliano.
A proposito delle modifiche apportate ieri dal Consiglio dei Ministri alla barriera difensiva Romagnoli afferma:

Sempre ieri il Gabinetto Sharon ha approvato il nuovo tracciato della barriera di cemento - lunga 700 chilometri - che Israele sta erigendo per imprigionare il terrorismo "esportato" dalla Cisgiordania e ribattezzata dai palestinesi il "muro dell’apartheid".


Non si capise l’ironia con cui l’inviato indica le ragioni della costruzione della barriera. In particolare risulta incomprensibile quel virgolettato a propostito del "terrorismo esportato" palestinese. Cos’era un modo per sottintendere che in realtà Israele si fa scoppiare autobus di line da sola?

Continuando sulla barriera Romagnoli scrive: Accettiamo spiegazioni.

A Sud la barriera si snoderà principalmente lungo la cosiddetta "linea verde", la linea d’armistizio fissata al termine della prima guerra arabo-israeliana del 1948-1949. Ma sul versante palestinese la brutta notizia del proseguimento della costruzione ha prevalso su quella della revisione del tracciato. «Il proseguimento della costruzione fa saltare gli sforzi per rilanciare il processo di pace, e ci impedisce di applicare la "road map"», ha affermato Saeb Erekat, ministro palestinese per i negoziati.
Ricordiamo al giornalista che la linea verde è quella del 1967, cioè quella stabilita alla fine della Guerra dei Sei giorni, una guerra che ha visto Israele costretta nuovamente a difendersi Egitto e Siria e Giordania che l'avevano aggredita con la complicità dell'ONU (non va dimenticato infatti come all’epoca il Segretario delle Nazioni Unite U-Thant ritirò, per compiacere Nasser, i caschi blu dal Sinai).

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