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Il Messaggero Rassegna Stampa
14.12.2004 Un articolo impreciso, che avvalora sospetti infondati
dell'inviato Eric Salerno

Testata: Il Messaggero
Data: 14 dicembre 2004
Pagina: 5
Autore: Eric Salerno
Titolo: «Gaza, salta in aria il chek-point»
Scorretto l’articolo del 13-12-04 dell’inviato del MESSAGGERO Eric Salerno. Il giornalista inizialmente descrive l’attentato dei fondamentalisti di Hamas ai soldati israeliani:
"Un’azione ben strutturata, ammette l’esercito israeliano attestato nel "corridoio Filadelfia", la "striscia di sicurezza" creata nei mesi scorsi con la distruzione di abitazioni palestinesi".

A Salerno ricordiamo che la distruzione di case non avviene in maniera indiscriminata, come lui sembra sospettare, ma è una politica di ritorsione verso i terroristi kamikaze. E’ possibile condividere o criticare questa azione ma non è giusto farla passare come gesto unilaterale di sicurezza.
Continua ancora parlando stavolta della morte di Arafat e dei possibili sospetti di avvelenamento. Precisamente scrive:

E’ evidente che se il raìs fosse stato avvelenato dagli israeliani, i dirigenti palestinesi non potrebbero riprendere i negozianti con loro
Bisogna però ricordare che le ipotesi di avvelenamento non sono state provate, anzi sono state smentite dai medici francesi che non hanno trovato traccia di veleni nel sangue di Arafat.
Scrive infine Salerno a proposito di Sharon e del suo rapporto con Abu Mazen:
Ariel Sharon dal canto suo, consapevole di aver sbagliato un anno e mezzo fa quando non sostenne a sufficienza il ruolo di Abu Mazen come premier, vuole favorire la sua elezione…

Qui l’imprecisione è totale. Il governo Sharon allora non solo appoggio Abu Mazen ma criticò moltissimo la scelta fatta da Arafat, per non dividere il potere sugli organi di sicurezza, di allontanarlo. Inoltre va aggiunto che Sharon oggi parla poco di Abu Mazen e della sua leadership per evitare di comprometterlo agli occhi del popolo palestinese.
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