Israele colpevole al posto delle fazioni palestinesi, e la mistica morte di Yasser Arafat due articoli dal quotidiano romano
Testata: Il Messaggero Data: 10 novembre 2004 Pagina: 7 Autore: Eric Salerno - Ezio Pasero Titolo: «Hamas e Jihad islamica accettano una transizione senza violenze - E Ramallah si prepara all'ultimo saluto»
Toni messianici e accusatori vengono usati oggi nell’articolo del Messaggero di Eric Salerno, "Hamas e Jihad islamica accettano una transizione senza violenze". Il giornalista considera come "molto difficile" l’organizzazione di elezioni politiche, dopo due mesi dalla morte di Arafat, per nominare il successore come previsto da Costituzione. Il "molto difficile" però non è determinato anche dalla lotta al potere che potrebbe colpire i territori molto presto ma, essenzialmente, dalle truppe israeliane che, come dei giocatori di tetris, si divertono ad "aprire e chiudere le strade come vogliono".
Ancora più particolare è la descrizione che viene fatta di Marwan Barghouti. L’ex leader di Al Fatah, tirato in ballo come possibile successore del Rais (cosa effettivamente possibile), viene descritto come un buon samaritano che "partecipava con molti israeliani ai raduni e alle manifestazioni pacifiste alla ricerca di un compromesso per mettere fine al conflitto". Addirittura Salerno si spinge oltre e arriva a paragonare l’ergastolano a un "Nelson Mandela" del futuro. Nessun accenno viene fatto alla sua attività eversiva e ai morti innocenti che ha causato. Come dare l'aureola del martire a un uomo senza farlo morire.
Nell'articolo "E Ramallah si prepara all'ultimo saluto" di Ezio Pasero viene fornita una descrizione misticheggiante della morte di Yasser Araft. Pasero sottolinea come Arafat, se morisse davvero oggi (09-11-04), lascerebbe questa terra proprio "nel corso della Notte de Destino, la notte in cui Allah ha rivelato il Corano a Maometto. Un ottimo modo per mischiare sacro e profano. Scorretto anche l’uso fatto dal Messaggero della foto dei tre rabbini che pregano davanti all’ospedale militare francese di Percy. Nulla si scrive sulla appartenenza di questi religiosi ad una ala dell’ortodossia ebraica antisionista. L’obiettivo è solo quello di farne un uso mediatico senza fornire alcuna informazione storica.
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