lunedi` 13 maggio 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Avvenire Rassegna Stampa
23.06.2018 I rom come gli ebrei durante la Shoah?
Una menzogna da combattere con forza

Testata: Avvenire
Data: 23 giugno 2018
Pagina: 2
Autore: Piero Berra
Titolo: «Anche la Soah iniziò con un censimento»

 Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 23/06/2018, a pag.2, una lettera al direttore dal titolo "Anche la Shoah iniziò con un censimento"

Immagine correlata
Immagine correlata

Sin dal titolo, una menzogna allarmante, uscita non a caso sul quotidiano cattolico. La scrive Piero Berra, che si qualifica esponente di "Cortili per la Pace", un nome che è già un programma.
Berra non sta soltanto falsificando la storia - la guerra del nazismo  agli ebrei era già stata pianificata sin dagli anni'20 da Adolf Hitler - ma scrive anche il falso su quanto avvenne in Italia, perchè gli ebrei erano iscritti alle locali comunità ebraiche, non occorreva nessun censimento. Un accostamento ai rom che vivono in Italia senza alcun documento, da clandestini, è una situazione illegale da tutti i punti di vista, indipendente da qualsiasi altra considerazione.
Richiamarsi alla Shoah può valere in un solo caso: ricordare la politica del Vaticano di appeasement verso il nazismo prima negli anni '30, quando Pacelli, futuro papa, era l'ambasciatore vaticano a Berlino. Continuata quando,salito al soglio papale, con la distruzione dell'enciclica che condannava il nazismo.
Fa bene il Berra a citare l' Hannah Arendt della 'Banalità del Male', uno dei testi più di altri contribuì alla sottovalutazione della 'soluzione finale'.

Gentile direttore,
siamo un gruppo di amici, professionisti di vari settori, dalla scuola, all'università, alla sanità, alla ricerca scientifica, al sociale, e vorremmo unirci al coro - che speriamo diventi sempre più forte e imperioso - di persone che inorridiscono di fronte a certi discorsi di odio, come quelli di Salvini verso i rom. Ciò è aggravato anche dal fatto che ora non si tratta più di un semplice segretario di partito, ma del "nostro" ministro dell'Interno. Chi di noi ha letto "La banalità del male" di Hannah Arendt non può che provare un fremito di terrore; il libro parla del processo a Eichmann a Gerusalemme, e ricostruisce per sommi ma precisi capi l'ascesa della violenza verso gli ebrei e non solo prima e durante la Seconda Guerra mondiale: prima si iniziò a censire gli ebrei «cittadini tedeschi» e a espellere solo gli altri, immigrati da altri Stati, poi cittadini tedeschi da meno di 30 anni, poi tutti gli altri, per "ripulire" la Germania e poi l'Europa da queste persone... Dapprima, appunto, "mandandole via", poi mandandole all'Est, dove Est significava Polonia, cioè il campo nazista di Auschwitz. E intanto si migliorava la razza togliendo dalla circolazione anche i malati di mente, gli zingari, gli omosessuali, i portatori di handicap. Si inizia censendo, poi si mette una stella alla giacca, poi... La storia ci ha già insegnato chiaramente come di passo in passo, di peggioramento in peggioramento, la crudeltà verso le persone diverse, non accettate, non perfettamente allineate con un regime o un governo possa portare, in mezzo a molta indifferenza, anche se qualche distinguo per fortuna va fatto, a milioni di morti... Crediamo e speriamo che i nostri concittadini sappiamo avvertire questo brivido che allarma tante persone, il pericolo che certe affermazioni possono creare, e sappiano reagire: magari leggendo il libro citato sopra, ma mai per nessuna ragione chiudendo occhi e orecchie per la loro tranquillità! Piero Berra per "Cortili di Pace" PergineValsugana (Tn)

Per inviare a Avvenire la propria opinione, telefonare: 02/6780510, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@avvenire.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT