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Deborah Fait
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Lucifero sarà a braccia aperte 15/08/2021
Lucifero sarà a braccia aperte
Commento di Deborah Fait

A destra: Gino Strada

Non sono ipocrita, da vivo lo detestavo per tante cose, per il suo odio per Israele, per il suo auto osannarsi, per il suo disprezzo verso le democrazie e per chi non era un terrorista islamico. Ora che è passato a miglior o peggior vita provo solo una grande indifferenza, nel senso oggettivo del chisenefrega, e fastidio per tutti gli sbrodolamenti che si faranno in sua memoria. Hanno incominciato immediatamente dopo la ferale notizia, alla televisione dove, ad ogni intervallo dei programmi, non fanno che schiaffare sullo schermo una gigantografia di Gino Strada con la scritta GRAZIE GINO e io ogni volta mi stremisco davanti a quello sguardo torvo che mi fissa dallo schermo. Basta, se n'è andato pure lui, tocca a tutti purtroppo o per fortuna, e scommetto che laggiù, al calduccio, faranno festa. Il circolo degli odiatori di Israele defunti si ingrandisce di anno in anno, ormai all'inferno sono arrivati tanti di quei membri da potersi organizzare in una vera e propria associazione che, al contrario di quelle esistenti sulla terra, non potrà più fare alcun male. Sui social, sui media, ovunque vi sia una parola scritta o detta, è incominciato il trionfale tributo, l'esaltazione del personaggio, ed è interessante scoprire come, per i giornalisti e suoi ammiratori sui social, la biografia di G.S. incominci dai primi anni 90 del secolo scorso. Prima di tale data (nel 1994 nasce Emergency) solo il silenzio. Gino Strada, morto a 73 anni, non esisteva negli anni delle proteste studentesche, il suo passato molto poco pacifista è stato cancellato. La storia completa della sua vita non potrebbe trovare spazio sul piedistallo della santificazione sopra il quale è stato sistemato oppure sotto il suo nome nelle strade, piazze, giardini che gli verranno intitolati. Enrico Mentana ha già fatto la proposta al sindaco di Milano che, senza dubbio, l'accetterà senza esitare, del resto il sindaco di Palermo non ha dedicato un giardino a Yasser Arafat? Dopo questo chiunque può essere papabile, soprattutto chi è stato dipinto come un eroe dal Movimento pacifista (antisemita) per tanti anni. Un santo, una colomba che curava i poveri, gli ultimi, curava anche i talebani che, una volta guariti, tornavano a sgozzare la gente. Ma, secondo lui, erano anime innocenti da curare. Al contrario considerava Bush peggio di Saddam Hussein e Israele un paese orrendo che, essendo l'unica democrazia del Medio Oriente, andava contro i suoi ideali.

Non dubito che Gino Strada sia stato un bravo chirurgo, non mi interessa, quello che salta agli occhi è che è sempre stato nemico delle democrazie. Per lui Usa e Israele erano il grande e il piccolo Satana, famosa era invece la sua predilezione per dittatori, satrapi sanguinari, assassini. Quando i talebani lanciarono del vetriolo in faccia a un gruppo di ragazzine deturpandole per la vita, il suo portavoce (e genero a capo di Peace Reporter) dichiarò "Le violenze contro le donne fanno parte della cultura degli afgani, non sono una prerogativa dei talebani". Una difesa della barbarie talebana portata agli estremi, dunque. https://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=999920&sez=120&id=34317

Ricordo la sua rabbia quando la Corte internazionale dell'Aja emise un mandato di cattura contro Omar al Bashir, il dittatore sanguinario del Sudan. Strada era incazzato come una belva, caspiterina erano gli USA e Israele a dover essere condannati per crimini contro l'umanità, non quel povero genocida di Bashir, amico suo. Su queste basi come possiamo immaginare la sua giovinezza di studente di medicina e uno dei capi del Movimento Studentesco di tragica memoria? Dunque, vediamo un po' quali sono i passaggi della sua vita destinati all'oblio. Dobbiamo tornare indietro, molto indietro, negli anni 60/70 del 1900 quando a Milano imperversava il famigerato Movimento Studentesco con i terrificanti "katanghesi", i picchiatori in eskimo e chiave inglese che assalivano tutti coloro che si opponevano alle loro proteste. Leggo sui social che la chiave inglese usata dai "katanga" era la Hazet 36, la più pesante. E con quella cosa nascosta nell'eschimo, scorrazzavano per Milano in cerca di vittime cui spaccare la schiena. In quegli anni frequentavo l'Accademia di Belle Arti di Brera e ricordo la paura che noi studenti "normali" avevamo di entrare in un bar se frequentato da loro. La rissa era quotidiana, una volta ho visto un energumeno buttare a calci fuori da un bar di Brera un poveretto e urlargli dietro con tutto il disprezzo del mondo "Vaffan…, impiegato!" Non so chi fosse l'energumeno ma indossava l'eschimo verde militare e sono sicura che in qualche tasca nascondeva la famosa chiave inglese. Il povero "impiegato" che non era altro che uno studente dalla mente libera, non iscritto al Movimento, l'ha scampata bella. Vabbè, è da questi qua che poi è nato il Movimento pacifista, antisemita, antidemocratico, amico delle dittature, difensore dei terroristi. Sono stati questi qua, innamorati pazzi di ogni terrorista arabo, a fare di Arafat un santo degno del premio Nobel, e che hanno tentato, spesso riuscendoci, di ridurre Israele, agli occhi del mondo, a uno Stato paria da boicottare, da odiare, da voler eliminare. Ecco un link molto interessante e esplicativo che esprime l'opinione del Governo afgano al Parlamento europeo, nel 2007, sui fondi a Emergency: "…Non consideriamo essere Emergency un'organizzazione genuina e umanitaria, bensì una che supporta i terroristi , anche i membri di Al Queda." : https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-6-2007-2140_EN.html

Leggo in giro alcune decine di opinioni, i soliti bla bla retorici, non si parla mai male dei morti, i morti vanno rispettati e via di questo passo. Beh, alcuni vanno rispettati, altri no e a me non va di rispettare chi ha sempre parlato di Israele con odio e considerato l'Occidente guerrafondaio mentre lui difendeva a spada tratta gruppi barbari come l'Isis e i talebani. Concludo con una dichiarazione rilasciata dall'ex ministro della Difesa afgano, Ahmad Shah Massud:" Noi afghani apprezziamo l'assistenza umanitaria internazionale. Siamo una nazione povera ma abbastanza fiera da rifiutare aiuti che siano soggetti a condizioni imposte. Il dottor Strada dovrebbe smetterla di intimorire con le sue minacce le autorità afghane e rispettare la volontà del popolo afghano che vuole un'indagine approfondita sul caso". Il caso riguardava la collusione con i talebani di un dipendente di Emergency a Kabul. (Il Giornale, 2007, autore Haroun Mir, afghano).

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"


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