Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Macron parla di antisionismo e la stampa italiana lo ignora 30/09/2017
Riprendiamo da SHALOM settembre 2017, a pag.17, con il titolo " Macron parla di antisionismo e la stampa italiana lo ignora " il commento di Angelo Pezzana.
L’attenzione dei nostri media verso Israele continua ad essere focalizzata sul cosiddetto problema arabo palestinese, il conflitto ma anche la religione, entrambi strumentalizzati grazie all’aiuto di compiacenti organismi internazionali, cui non par vero di poter usare una fede – in questo caso l’islam – per condannare da un lato ogni iniziativa difensiva di Israele, dall’altro trasferire su un nuovo livello la guerra asimmetrica che presenta due ottimi vantaggi. Il primo, l’introduzione di un nuovo soggetto,l’islam in quanto religione,particolarmente adatto a fare presa su quella pubblica opinione non informata che si nutre di immagini televisive e che quindi non conosce la Storia del Medio Oriente in tutti i suoi aspetti, per cui lo slogan vaticano della domenica mattina ‘si costruiscano ponti e non muri’ basta e avanza. Il secondo ripropone quotidianamente il dramma dell’omissione, escludere senza tregua qualunque avvenimento che possa far riflettere sulla realtà israeliana, impedendo così la conoscenza di avvenimenti in grado di smentire la narrativa arabo palestinese contro Israele. Lo scorso luglio, a Parigi, nella giornata della commemorazione della deportazione degli ebrei parigini ad Auschwitz di 75 anni fa, il Presidente Emmanuel Macron, nel rievocare pubblicamente quella tragedia, ha fatto delle affermazioni storicamente molto importanti, che i nostri media hanno completamente censurato. La Francia – ha detto Macron - non i tedeschi, ha organizzato il rastrellamento degli ebrei, è stato il governo di Vichy a guidare l’operazione e la nostra responsabilità è dirlo, non nasconderlo. Accanto a lui c’era Benyamin Netanyahu, mentre Macron continuava con un’altra affermazione, la condanna durissima di chi nega la Shoah e fa propaganda di antisemitismo in Francia oggi. Ha detto testuale:" l’anti-sionismo e l’odio verso Israele vanno combattuti con forza, perché l’anti-sionismo è il nuovo antisemitismo". Mi rendo conto che può sembrare una ingenuità chiedersi perché un intervento come quello del Presidente francese non sia stato giudicato degno di essere ripreso, se certe cose le dice Netanyahu è propaganda, quindi riprenderle o no non mette in pericolo l’immagine inventata di un popolo che ne opprime un altro, nessuno ne terrà conto. Ma se è Macron a gridare forte che l’anti-sionismo è il nuovo nome dell’antisemitismo, allora meglio evitare, una notizia non data ha buone possibilità di passare inosservata. Dal canto suo, Netanyahu, ha detto, rivolgendosi a Macron “ la vostra guerra contro l’islam militante è la nostra, lo sconfiggeremo se lo combatteremo insieme”. Per chi fa informazione, omettere è grave quanto e più di mentire. La menzogna ha spesso le gambe corte, l’omissione no.