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Arabia Saudita: la libertà di parola è peccato 30/12/2013

" Arabia Saudita: la libertà di parola è peccato "
commento di Astrit Sukni


Raif Badawi (600 frustate)                


Omar al-Saed (300 frustate)

La libertà di parola è haram (peccato). L'attivista e blogger Raif Badawi rischia la pena di morte per apostasia in Arabia Saudita. Raif Badawi è il fondatore del sito web Sauditi Liberali, fondato nel 2008. Un sito per discutere liberamente il ruolo della religione in Arabia Saudita. La persecuzione di Badawi è iniziata nello stesso anno in cui è stato fondato il sito definito dalle autorità saudite - la polizia religiosa -  'un insulto all'islam'. Per sfuggire all'arresto, Badawi ha lasciato il Paese per poi farvi ritorno dopo che le accuse erano cadute.
E' stato arrestato nel giugno 2012.
A luglio di quest'anno, il tribunale penale di Gedda, ha ritenuto Badawi colpevole di aver insultato l'islam e di aver violato le leggi dell'Arabia Saudita contro i crimini sul web. Badawi è stato condannato a 600 frustate e con 7 anni di carcere.
Un eventuale nuovo processo contro Badawi è l'ennesima dimostrazione della repressione delle autorità sul dissenso.
A dicembre è stato condannato a 4 anni di carcere e 300 frustate il 24enne Omar al-Saed per aver invocato riforme politiche in Arabia Saudita.
Nel 2010 la stessa Arabia Saudita è stata applaudita all'ONU per aver "rafforzato i diritti umani".


Astrit Sukni


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