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Manfred Gerstenfeld
Israele, ebrei & il mondo
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Gli ebrei e il Partito laburista britannico 01/12/2020
Gli ebrei e il Partito laburista britannico
Analisi di Manfred Gerstenfeld

(traduzione di Yehudit Weisz)

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Corbyn: "Antisemita e razzista"

Dopo 16 mesi di preparazione, il 29 ottobre la Commissione britannica per l'Uguaglianza dei Diritti Umani (EHRC) ha pubblicato il suo rapporto sull'antisemitismo nel Partito Laburista. Il documento era molto critico sul modo in cui il partito ha affrontato questo odio sotto il suo Presidente precedente, Jeremy Corbyn. Nel rapporto si legge: “La commissione ha rilevato che l'ufficio di Mr. Corbyn illegalmente 'ha interferito politicamente' con quasi due dozzine di casi di presunto antisemitismo.” Inoltre si afferma che: “una gestione trasparente e indipendente dei reclami di antisemitismo, in cui tutti i casi di presunta discriminazione, molestia o vittimizzazione siano indagati prontamente, rigorosamente e senza interferenze, è una parte essenziale delle riforme necessarie per ricostruire la fiducia.”

A letter from Sir Keir Starmer: I'll keep listening and fighting ...
Keir Starmer

Corbyn ha reagito dicendo che le accuse di antisemitismo erano “drammaticamente sopravvalutate per ragioni politiche.” David Evans, Segretario generale del partito Laburista, responsabile delle procedure disciplinari, ha quindi deciso di sospenderlo. Si dice che Evans abbia preso questa decisione dopo aver consultato l’unità di governo e legale del partito. Corbyn ha anche perso la ‘frusta’ (termine che descrive quei deputati incaricati di far funzionare il gruppo parlamentare) del partito laburista. Ciò significa che attualmente siede come deputato indipendente alla Camera dei Comuni. Le principali organizzazioni ebraiche britanniche che avevano pubblicamente combattuto l'antisemitismo nel Partito Laburista avevano inizialmente buone ragioni per essere soddisfatte, sia del rapporto che della conseguente sospensione di Corbyn dal partito. I leader di tre principali organizzazioni ebraiche britanniche, il Board of Deputies of British Jewish, il Jewish Leadership Council e il Community Security Trust hanno dichiarato in una dichiarazione: “Questo rapporto è un verdetto schiacciante su ciò che il Labour ha fatto agli ebrei sotto Jeremy Corbyn e i suoi alleati. Dimostra perché gli ebrei britannici erano così angosciati e disonora coloro che ci hanno attaccato per aver parlato contro il razzismo antiebraico ...” “Jeremy Corbyn sarà giustamente incolpato per ciò che ha fatto agli ebrei e ai laburisti, ma la verità è più inquietante, poiché era poco più che un prestanome per i vecchi e nuovi atteggiamenti antiebraici. Tutto ciò è stato reso possibile da coloro che ha deliberatamente chiuso un occhio.” Jonathan Goldstein, il presidente del Jewish Leadership Council, l'ente ombrello delle organizzazioni centrali e di beneficenza degli ebrei britannici, ha reagito separatamente alla pubblicazione del rapporto EHRC: “Per la prima volta nella storia politica britannica, un importante partito politico è stato riconosciuto colpevole di molestie e discriminazioni. Il Partito Laburista aveva permesso ai membri razzisti di vittimizzare gli ebrei (…).” All'interno del Labour, il Movimento Operaio Ebraico (JLM) era il principale oppositore dell'antisemitismo. Il suo segretario nazionale, Peter Mason, inizialmente scrisse: "Il rapporto finale è una sobria conferma delle nostre peggiori paure. Ingerenze politiche, strutture completamente decrepite e mancanza di leadership morale erano i temi di una serie di innegabili atti di molestie illegali e discriminazione. (...) Ci vorranno tempo e impegno per annullare ciò che era consentito fare, sia per impostare il tono e la cultura del Partito dall'alto, sia per i cambiamenti pratici e strutturali che devono essere fatti."

Uno dei donatori privati ​​più generosi, Sir David Garrard, dal 2003 ha donato circa 1,5 milioni di sterline al Partito Laburista. Ha lasciato il partito nel 2018 a causa del suo antisemitismo. Recentemente ha detto: “Dovrebbe essere dato per scontato che mi unirò al partito alquanto soddisfatto” se Starmer dovesse affrontare l'antisemitismo nel modo in cui ha promesso. Dopo meno di tre settimane la situazione - sia per il partito che per la comunità ebraica - è diventata molto più complicata. Il 18 novembre, il Comitato Economico Nazionale (NEC) ha reintegrato Corbyn come membro del Labour. Il suo attuale presidente Keir Starmer ha risposto che al suo predecessore non sarebbe stata restituita la “frusta” laburista e quindi avrebbe continuato a sedere come deputato indipendente. L'ultimo parlamentare laburista ebreo rimasto, Margaret Hodge, ha detto a Starmer che avrebbe lasciato il partito se Corbyn fosse diventato di nuovo un deputato laburista. In risposta alla rinnovata iscrizione al partito di Corbyn, Mason ha scritto: “Riguardo al permesso a Corbyn di tornare, chi sarà ritenuto responsabile?” Ha dichiarato: “Senza dubbio, con la conferma che la Frusta laburista in Parlamento non verrà ripristinata, continueremo a vedere lo stesso gruppo di voci maligne e insincere ripetere gli stessi ritornelli delle ultime due settimane. Dopo aver passato cinque anni a negare, minimizzare e offuscare il problema, molte delle stesse voci hanno ora riformulato la loro retorica. (....) Vedremo gli stessi schemi di affermazioni e mozioni, ignorando la scomoda verità della turpitudine morale delle azioni e delle inazioni di Corbyn, sostituendola invece con la richiesta senza compromessi di conformità. (…) Perché c'è una domanda centrale e cruciale rimasta senza risposta: chi sarà ritenuto responsabile? (..) La sospensione di Jeremy Corbyn il giorno della relazione EHRC non ha risposto a questa domanda. Nemmeno la sua riammissione al partito. Ma bisogna rispondere, se il Partito laburista vuole sbarazzarsi della macchia del pregiudizio antiebraico ".

Nel frattempo, il partito laburista ha un’emorragia di membri. Aveva perso il 10% dei suoi membri - circa 57.000 - da quando Starmer è stato eletto nell'aprile 2020. L'esodo è in corso contro l'attuale presidente. Ma potrebbe essere anche vero il contrario. Può significare che i membri di sinistra stanno lasciando il Labour, il che aumenta il relativo sostegno per Starmer. John McDonnell, un deputato di estrema sinistra e cancelliere ombra del Labour sotto Corbyn, ha reagito dicendo che potrebbe essere un'auto-epurazione della sinistra. Starmer ha ripetuto in molte occasioni che vuole zero antisemitismo nel partito. Si tratta di un livello molto alto in considerazione dell'antisemitismo diffuso nel Regno Unito. Potrebbe essere molto difficile ottenere l’obbiettivo, dato che vengono regolarmente rivelate nuove informazioni sulle dichiarazioni antisemite dei rappresentanti del partito. Una delle ultime riguarda un tweet nell'agosto 2018 del neoeletto membro del NEC, Gemma Bolton: “Se corro il rischio di essere sospesa per aver definito Israele uno Stato di apartheid, allora così sia. Sospendetemi. Perché quella, compagni, è una collina su cui sono perfettamente felice di morire." In un altro tweet il mese successivo ha espresso il suo sostegno al boicottaggio delle merci da Israele, scrivendo "Collabora con BDS" e aggiungendo tre emoticon di mani applaudenti. Il Partito Laburista ha avviato un'indagine sui suoi post sui social media. La comunità ebraica si trova in un limbo, non sapendo come finirà l'attuale battaglia nel Partito Laburista. Sembra che fintanto che la situazione non è chiara, il meglio che le organizzazioni ebraiche possono fare è procedere con molta cautela.

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Manfred Gerstenfeld è stato insignito del “Lifetime Achievement Award” dal Journal for the Study of Antisemitism, e dall’ International Leadership Award dal Simon Wiesenthal Center. Ha diretto per 12 anni il Jerusalem Center for Public Affairs.
Le sue analisi escono in italiano in esclusiva su IC

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