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Zvi Mazel/Michelle Mazel
Diplomazia/Europa e medioriente
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Le grandi potenze al servizio di Hamas? 13/11/2023
Le grandi potenze al servizio di Hamas?
Analisi di Michelle Mazel 

(traduzione di Yehudit Weisz)


Emmanuel Macron in visita di Stato in Svizzera questa settimana
Emmanuel Macron


Emmanuel Macron ha appena dichiarato: “Oggi, a Gaza,  vengono bombardati dei civili. Questi bambini, queste donne, queste persone anziane vengono bombardati e uccisi… nessuna giustificazione” e “nessuna legittimità per questo”. C'era da aspettarselo. Insensibili alle immagini insopportabili di uno dei peggiori massacri della storia, alla sorte dei bambini assassinati, delle donne violentate e massacrate, dei vecchi e dei più giovani il cui sangue ha tinto di scuro le sabbie del kibbutz devastato; oltre ad essere insensibili alle grida dei bambini tenuti in ostaggio che invocano invano la loro mamma assassinata, i potenti di questo mondo non possono sopportare la sofferenza dei palestinesi di Gaza.           

Lo abbiamo visto chiaramente quando hanno preteso all’unanimità che Israele concedesse immediatamente l’ingresso degli aiuti umanitari, senza preoccuparsi di accompagnare questa richiesta con l’esigenza non meno imperativa di liberare gli ostaggi o almeno di permettere alla Croce Rossa di visitarli e di garantire che siano trattati secondo il diritto umanitario.

Lo abbiamo visto chiaramente ancora una volta quando lo Stato ebraico ha accettato di consentire l’ingresso di cibo e medicine nella Striscia di Gaza, senza ricevere la minima garanzia che anche bambini, donne e altri ostaggi ne avrebbero beneficiato.

Lo abbiamo visto chiaramente, lo vediamo ancora, mentre Israele apre corridoi umanitari sicuri per consentire ai civili di fuggire dalla zona di combattimento; quando Israele lascia che le ambulanze evacuino i feriti negli ospedali del sud pur sapendo che, come abbiamo visto in passato, l'ambulanza è il mezzo di trasporto preferito per i terroristi e le loro armi.

Poi lo abbiamo visto, lo vediamo ancora, quando le condanne dei bombardamenti sono rivolte solo a Israele mentre Hamas e il suo alleato Jihad islamico continuano giorno dopo giorno i loro attacchi missilistici contro le popolazioni civili, infierendo soprattutto nelle regioni di confine già duramente colpite. Da nord a sud, da est a ovest, le sirene suonano l'allarme decine di volte ogni giorno. Ma non importa. L'Occidente sta approvando la strategia di Hamas: quella di sacrificare la popolazione usandola come degli scudi umani. I terroristi di questa organizzazione che ancora oggi ribadisce la sua volontà di distruggere lo Stato ebraico, hanno attuato con attenzione questa strategia. Nascondono armi, munizioni ed esplosivi dentro o sotto le scuole, nelle moschee, a volte anche in un appartamento situato in un edificio residenziale. Stabiliscono i loro posti di comando negli ospedali. Un modo molto efficace  per garantirsi l'impunità.

Infatti non hanno alcuna importanza le prove fornite dall'esercito israeliano, i video girati in tempo reale, le conversazioni tra i leader di Hamas catturate dai suoi servizi di intelligence. Tutte prove ampiamente fornite anche ad agenzie di stampa e giornalisti. Sono indubbiamente sufficienti per convincere i servizi di sicurezza occidentali, ma non i media che spesso li mettono al condizionale e favoriscono la narrativa di Hamas. Avremmo voluto che il Presidente francese, che fa la sua dichiarazione alla vigilia di una grande manifestazione contro l'antisemitismo alla quale non parteciperà, spiegasse come Israele possa difendersi e ottenere la liberazione degli ostaggi in simili condizioni.

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Michelle Mazel

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