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Zvi Mazel/Michelle Mazel
Diplomazia/Europa e medioriente
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Terrorismo in Francia e in Israele 14/01/2023
Terrorismo in Francia e in Israele
Analisi di Michelle Mazel

(traduzione di Yehudit Weisz)


Gare du Nord: Info sulla Stazione centrale di Parigi Nord
La Gare du Nord di Parigi

Mercoledì scorso, 11 gennaio 2023, poco prima delle sette del mattino, i passeggeri affollavano la Gare du Nord di Parigi. All'improvviso, un uomo si precipita dentro alla stazione  e attacca i passanti con un’arma da taglio, ferendo sei persone tra cui un poliziotto che sta cercando di disarmarlo. Un altro poliziotto usa la propria arma e neutralizza l'aggressore, che viene ricoverato in ospedale e si trova in  prognosi riservata. Non ha documenti con sé, ma viene rapidamente identificato grazie alle sue impronte digitali. Si tratta infatti di un libico in situazione irregolare, che era già sottoposto a provvedimento di espulsione e il cui indirizzo era noto ai servizi di sicurezza. Solo che lui era ancora libero. Cosa volete, spiegano al Ministero dell'Interno, “Noi non rispediamo persone in Libia. In primo luogo per l'instabilità del Paese. In secondo luogo perché non abbiamo un canale di rapporti di relazione per l'identificazione dei cittadini libici.”                                  

Insomma, il tribunale aveva sì ordinato l'espulsione di questo individuo, ma il Ministero dell'Interno non aveva dato esecuzione a questa decisione in quanto aveva le mani legate sia per la situazione in Libia che per la mancanza di un interlocutore lì... Purtroppo non si tratta di un caso isolato. Ricordiamoci di padre Olivier Maire, barbaramente assassinato il 9 agosto 2021 mentre officiava nella sua chiesa, da un ruandese, anche quest’ultimo oggetto di analogo arresto, un uomo che peraltro era stato arrestato per aver appiccato il fuoco alla cattedrale di Nantes, ma che era stato poi rilasciato. Più recentemente, nell'ottobre del 2022, la piccola Lola è stata torturata e assassinata. Secondo la stampa di allora, "La principale sospettata del delitto è una 24enne algerina, Dahbia B.  Interrogata il giorno dopo il crimine avvenuto nella periferia parigina, è stata accusata dello stupro e dell'omicidio di Lola e messa in custodia cautelare, in isolamento, nel carcere di Fresnes, situato nella periferia sud di Parigi. Lei si trovava in Francia in situazione irregolare, essendo soggetta all'obbligo di lasciare il territorio. Sinistra ironia, in seguito a questo omicidio, la sorella della criminale è stata espulsa in Algeria due mesi dopo, perché anche lei si trovava in una situazione irregolare. Se questa misura fosse stata presa in tempo per entrambi i casi…. La Francia è una democrazia rispettosa delle leggi. Se la legge prevede che un individuo debba essere condotto alla frontiera,  o che venga espulso in base ad un decreto del tribunale, in linea di principio deve esserci l'accordo del Paese ospitante e deve essere garantito che questa misura non metta in pericolo l'individuo. In pratica, tale norma non può essere trasgredita dallo Stato, anche quando tale stretta osservanza mette in pericolo i propri cittadini. Ad esempio, nel 2016 gli ”espulsi” sono stati quasi centomila, che rappresentano soltanto il 26% di coloro che per legge avrebbero dovuto essere rimpatriati. Un ultimo dettaglio: sempre secondo il regolamento, al poliziotto che ha usato la sua arma per neutralizzare l'aggressore della Gare du Nord, la suddetta arma è stata ritirata e sarà interrogato dall'Ispettorato generale di polizia. Dall'altra parte del Mediterraneo, un poliziotto israeliano che aprisse il fuoco su un terrorista armato per le strade di Tel Aviv, da alcuni media francesi si vedrebbe accusato, lui, di “esecuzione extragiudiziale".

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Michelle Mazel


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