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Zvi Mazel/Michelle Mazel
Diplomazia/Europa e medioriente
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Israele, sicurezza, politica estera: è la stagione dei miracoli? 01/12/2021
Israele, sicurezza, politica estera: è la stagione dei miracoli?
Analisi di Michelle Mazel

(traduzione di Yehudit Weisz)


Jenin governor calls for former PA officials to return stolen money –  Middle East Monitor
Akram Rajoub

La Gran Bretagna ha finalmente deciso di dire a voce alta quello che tutti sanno: Hamas è un'organizzazione terroristica, punto e basta, senza distinguere tra una cosiddetta “ala politica” con le mani pulite e un “ramo militare” con l’incarico dei lavori sporchi. Una conclusione a cui erano già arrivati ​​Stati Uniti, Canada, la maggior parte dei Paesi dell'America Latina e l'Unione Europea. E una conclusione che condivide, senza poterlo riconoscere, anche l'Autorità palestinese, che si batte contro i militanti che si sono infiltrati nei territori sotto il suo controllo e che la sfidano apertamente.  L'organizzazione terroristica ha avuto anche l'audacia di chiedere al presidente Mahmoud Abbas di licenziare Akram Rajoub, il governatore di Jenin, che avrebbe definito “criminali” i gruppi armati attivi nella città. I vertici di Ramallah non hanno fatto nulla, comunque sia non hanno osato chiedere ad Hamas di non interferire in quanto sta accadendo da loro, e Akram Rajoub, senza arrivare a scusarsi, ha negato di aver fatto le suddette dichiarazioni incriminate. Ma siamo in Medio Oriente, una regione dove la logica a volte si perde nelle sabbie del deserto, e l'Autorità palestinese ha condannato la decisione dell'Inghilterra... Inoltre, Hamas e AP deplorano congiuntamente la situazione dell'UNWRA, che ha visto prosciugare le sue risorse, sia a causa delle accuse di corruzione, sia a causa dei libri di testo utilizzati nelle loro scuole, e che ha lanciato una campagna internazionale per ottenere i fondi di cui ha disperatamente bisogno. E ora, appena ventiquattr'ore dopo la decisione del governo di Sua Maestà, l'Australia, un altro membro del Commonwealth, dichiara che Hezbollah, il grande alleato sia di Hamas che di Ramallah nella lotta per lo sterminio di Israele, è un'organizzazione terroristica a qualsiasi livello – sia il cosiddetto ramo politico sia le unità armate – e che essa continua a lanciare minacce terroristiche e a sostenere le organizzazioni terroristiche; e che, peggio ancora, costituisce un pericolo reale e credibile per l'Australia. E le cattive notizie continuano... Il Marocco, che è stato il primo Paese del Maghreb ad allacciare relazioni con lo Stato ebraico, interrotte dopo lo scoppio della Seconda Intifada, lo scorso anno ha ripreso i contatti con Israele e ha appena accolto in pompa magna il Ministro della Difesa israeliano Benny Gantz. I due Paesi hanno firmato un accordo di sicurezza di ampio respiro, i cui dettagli non sono stati resi pubblici. Si tratta indubbiamente di cooperazione nel campo dell'intelligence, e sin d’ora si parla di vendite di sofisticate apparecchiature prodotte dalle industrie militari israeliane per cifre considerevoli. Si sarebbe trattato anche di manovre congiunte dell'esercito israeliano e dell'esercito marocchino.  I video di Benny Gantz, che fu capo di Stato Maggiore dell'IDF, mentre passava in rivista un picchetto d'onore con il capo di Stato Maggiore marocchino, sono stati trasmessi a ripetizione sui canali arabi.  Hamas, Hezbollah e l'Autorità palestinese non hanno parole sufficienti per condannare questo atteggiamento scellerato.

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Michelle Mazel
scrittrice israeliana nata in Francia. Ha vissuto otto anni al Cairo quando il marito era Ambasciatore d’Israele in Egitto. Profonda conoscitrice del Medio Oriente, ha scritto “La Prostituée de Jericho”, “Le Kabyle de Jérusalem” non ancora tradotti in italiano. E' in uscita il nuovo volume della trilogia/spionaggio: “Le Cheikh de Hébron".

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