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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Il Giornale Rassegna Stampa
11.08.2025 Netanyahu lancia l’operazione verità. «Liberiamo Gaza piena di terroristi»
Commento di Fiamma Nirenstein

Testata: Il Giornale
Data: 11 agosto 2025
Pagina: 8
Autore: Fiamma Nirenstein
Titolo: «Netanyahu lancia l’operazione verità. «Liberiamo Gaza piena di terroristi»»

Riprendiamo da IL GIORNALE di oggi 11/08/2025 a pag. 8 il commento di Fiamma Nirenstein dal titolo: "Netanyahu lancia l’operazione verità. «Liberiamo Gaza piena di terroristi»".


Fiamma Nirenstein

In una rara conferenza stampa, Netanyahu ha ribadito  verità su Gaza. Ha smentito tutte le classiche argomentazioni dei media di sinistra che stanno influenzando i governi occidentali: non è vero che Israele sta affamando Gaza, non è vero che sta uccidendo deliberatamente civili, non è vero che mira all'annessione, tantomeno a una "pulizia etnica". Quanto alla prossima invasione di Gaza City, Netanyahu ha cercato di farsi capire: “Contrariamente a quel che dite, questa è la via più rapida per por fine alla guerra”

Tutti sanno che Netanyahu non ama parlare coi giornalisti: ma lo ha fatto. Ha incontrato ieri la stampa estera, anche quella che lo attacca anzi lo addenta dal punto di vista politico e umano da anni, quella che ha attribuito a Israele i peggiori crimini di guerra e genocidio. Il Primo Ministro israeliano è sceso in campo dunque sull’ottavo fronte col suo perfetto inglese e la sua famosa verve comunicativa; chiaro che la scelta era di cercare personalmente di scuotere l’opinione pubblica dalla valanga di menzogne che è diventata un autentico fronte di guerra, e che si è rinnovata con fuochi d’artificio all’annuncio di allargare la guerra a Gaza, chiamandolo “occupazione”. Il fronte avverso ha avuto grandi successi, le fonti solo palestinesi, difficili oggi da smantellare: come ha detto Jibril Rajub, segretario generale di Fatah, “la guerra del 7 di ottobre è diventato l’Olocausto palestinese, la nostra carta vincente”; o come ha suggerito Ghazi Hamad, leader di Hamas: “Tutto il mondo è ormai contro Israele, chi l’avrebbe mai detto che Israele sarebbe stata accusata di genocidio e pulizia etnica?”. Netanyahu, ha parlato con tono teso ma convinto, sincero. Sullo sfondo, la tempesta in patria: Smotrich che comunica la sua perdita di fiducia nel Primo Ministro e minaccia le dimissioni, e, ferita emotiva molto seria,  i familiari dei rapiti infuriati, che chiedono uno sciopero generale domenica. Netanyahu si è confrontato con la lettura del comportamento di Israele come guerrafondaio, crudele opponendo la decisione inappellabile di destrutturare Hamas e recuperare gli ostaggi. Ha contestato dunque la fame come arma di guerra, l’intenzione di distruggere un intero popolo, il numero di morti, la scelta di fare una guerra per la perfidia dell’intero popolo ebraico. Le sue parole hanno condannato le piazze antisemite (una cinquantina di manifestazioni ieri in Grecia! Meta adorata dagli israeliani, vicini di casa) e le istituzioni internazionali (l’ONU e l’UE in funzione antiamericana, vecchi amici coma la Germania) che ora non trovano niente di meglio della bandiera stracciata dello Stato palestinese. Netanyahu sa bene che mentre parlava sullo sfondo rulla il tamburo che lo accusa personalmente, sempre, di opportunismo politico, di corruzione, persino di un po' di fascismo. Israele è in una jungla in cui deve avventurarsi adesso da solo, cercando una simpatia troppo costosa per l’opportunismo di tanti. Netanyahu ha cercato di farsi capire: “Contrariamente a quel che dite, questa è la via più rapida per por fine alla guerra” ha ripetuto, spiegando che Gaza è sotto controllo per il 75 per cento e come Hamas sia in possesso soltanto di Gaza City e dei Mawasi, i campi centrali. Là si concentrerà l’azione, ma prima si farà in modo che la gente se ne possa andare in zone salvaguardate. Il Primo Ministro ha insistito sull’impegno di Israele ha distribuire aiuto, sul fatto che ha fatto entrare 2 milioni di tonnellate di cibo con una politica che è l’esatto contrario dell’affamare la gente. E poi ha spiegato come Hamas abbia sequestrato con la forza gli aiuti, come le Nazioni Unite non abbiano distribuito il cibo e ora si cerchi di rimediare. Netanyahu ha promesso velocità, mesi di guerra possono portare a molte  perdite di soldati e alla morte dei rapiti; si è sforzato di descrivere un futuro di sicurezza, non di occupazione, con un potere civile fatto dal mondo arabo, ma certo non da Fatah e Hamas, che insegnano ai bambini a uccidere gli ebrei e a distruggere lo Stato d’Israele. “I palestinesi non hanno mai desiderato un loro stato che gli abbiamo offerto dal 1948, cercano solo di distruggere Israele”. Le famiglie dei rapiti vorrebbero che Bibi lasciasse perdere tutto per uno scambio che tuttavia Hamas non promette. Niente di buono può derivarne. Non avreste lasciato i nazisti a Berlino ha detto. Il teatro in cui pensa, la sua fiducia nella  vittoria sembra derivare da una visione più vasta, da un disegno in cui all’Iran e agli hezbollah e a Hamas sconfitti si aggiungano, con l’aiuto degli USA, le forze del grande motore della violenza sullo sfondo. Netanyahu vuole completare la liberazione di Gaza nonostante la possibile rottura nel suo governo e nonostante il movimento per i rapiti che è il cuore di Israele. Witkoff tratta ancora per i rapiti, le riserve richiamate per novembre sono centinaia di migliaia… si capisce che Bibi gioca su un campo largo, scommette su un mondo diverso, dove il trauma del 7 di ottobre si curi con un intervento apicale.      

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