Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
L'odio antiebraico della casalinga di Voghera Commento di Deborah Fait
Testata: Informazione Corretta Data: 10 agosto 2025 Pagina: 1 Autore: Deborah Fait Titolo: «L'odio antiebraico della casalinga di Voghera. Il 7 Ottobre e la sicurezza di Israele completamente dimenticati»
L'odio antiebraico della casalinga di Voghera. Il 7 Ottobre e la sicurezza di Israele completamente dimenticati Commento di Deborah Fait
A furia di istigare all'odio contro Israele (da parte dei media di sinistra) e condannare ogni azione di Israele (da parte dei partiti di sinistra), l'antisemitismo è tornato. E non solo fra quattro esagitati contestatori a tempo pieno, ma anche fra la gente comune. Ora per gli ebrei è di nuovo pericoloso girare per strada.
L’espressione idiomatica “la casalinga di Voghera” era entrata nelle conversazioni comuni, anni fa, per indicare un’immagine provinciale, uno stereotipo della fascia popolare piccolo borghese con un grado di scolarità non molto alto. Questa espressione, cui al maschile corrisponde “il signor Rossi”, è da attribuire a chi accetta passivamente, con una credulità estrema, le notizie dei media, soprattutto della televisione perché, dei giornali, la casalinga di Voghera come il signor Rossi, leggono forse solo i titoli. Da qualche anno a questa parte, i social sono diventati la bocca della verità e il maggior mezzo di propaganda di odio contro Israele. L’antisemitismo ha raggiunto ormai un punto di non ritorno. In Occidente è pericoloso per un ebreo camminare per strada con la kippà in testa, per ogni ebreo portare al collo la Stella di Davide può significa insulti se non un fracasso di botte. Free Palestine lo grida il macellaio, lo gridano le casalinghe e gli studenti sebbene la maggior parte di loro non sappia dove sia Israele, quanto grande sia e cosa o dove sia quella Palestina di cui si sentono paladini. Se persino un presidente della Repubblica si è lasciato prendere per il naso dalle fake news diffuse dai media antisemiti possiamo solo immaginare quale siano i sentimenti del volgo: odio puro, ostilità sconsiderata verso tutto ciò che sa di ebraico, dallo stato di Israele (ovunque esso sia), a qualsiasi ebreo conosciuto o sconosciuto. Ogni giorno ci tocca sentire sproloqui insopportabili, demonizzazioni, insulti contro Israele, mai una sola parola per Hamas, tutto il male che rappresenta e questi due ultimi anni di follia assoluta. L’odio contro gli ebrei è da millenni nella pancia degli europei, italiani compresi, e alla prima occasione si scatena. Non basta essere disinformati come, appunto, la Casalinga di Voghera o il signor Rossi, non basta essere ignoranti per quanto riguarda la storia del Medio Oriente, di Israele, dei cosiddetti “palestinesi”, per diventare furiosi, rabbiosi, per sbavare odio gratuito bisogna essere antisemiti nell’animo, fin dentro le più minuscole cellule del cervello, per chi ne possiede uno. Quello che Lucia Annunziata chiama “pornografia del sangue” riferendosi al 7 Ottobre, non ha toccato gran parte della popolazione italiana ed europea. Greta Thurnberg ha chiuso gli occhi per non vedere le immagini del video dei massacri, non perché l’avrebbero impressionata, una vera propal non si sconvolge alla vista di un corpicino carbonizzato o di una testa di ebreo mozzata, no, ha chiuso gli occhi in segno di superbia, di strafottenza. Scrive ancora la Annunziata, che non si può dire sia filo israeliana, forse è solo una persona di sinistra che sa pensare “Al ventesimo minuto dei quaranta (del video delle stragi) era impossibile continuare a guardare per la nausea. Eppure avevo evitato ogni cibo dalla mattina.
Ma forse il peggio non viene solo dalle immagini, ma dalle parole: i terroristi, quasi tutti giovani, che si scattano foto celebrando i morti dei nemici urlando la loro gioia, urlando a squarciagola in questo deserto; e la folla che a Gaza circonda con altrettanta gioia i camioncini che portano ostaggi mezzi vivi e mezzi morti. Infine, il grido di un giovane nella telefonata al padre. «Abu, tuo figlio è un eroe. Ho ucciso con queste mani 10 israeliani. Con le mie mani, Abu», e il padre lo benedice, e il ragazzo chiede della madre e ripete «Sono un eroe madre», e nel sottofondo una voce, ma non si capisce se sia del padre o della madre, risponde «Uccidi, uccidi, uccidi»(dal blog di Barbara Mella).
Le immagini di Evyatar David, ridotto a scheletro, mentre è costretto a scavarsi la fossa, non hanno commosso o indignato nessuno, come tutte le vittime ebree, come quando è stata data la notizia dello strangolamento dei fratellini Bibas, di 8 mesi e 4 anni. Nessuna reazione, nessun commento, nessuno schifo per i mostri di Hamas. Nemmeno un rigo di indignazione per la Croce Rossa Internazionale che in quasi due anni non ha chiesto nemmeno una volta di poter visitare gli ostaggi prigionieri nei tunnel di Hamas. Hamas e Jihad islamica palestinese hanno investito i tanti miliardi che ricevono regolarmente dall’Occidente in armi, missili, droni e per scavare e rendere abitabili 1000 km di tunnel. Ma l’investimento più furbo e duraturo è quello psicologico. Sono maestri in questo, sono geni del male, sono furbi come il demonio. Ogni volta che qualche immagine poteva creare simpatia per Israele, ecco che usciva una notiziona, subito ripresa con una goduria speciale da certi media, che Israele sparava sui palestinesi in cerca di cibo, che a Gaza i bambini morivano assiderati, che adesso stanno morendo di fame, in braccio a madri obese. Ma il mondo crede, crede ciecamente. Il paradosso è che le società democratiche occidentali, quelli che hanno gridato contro il fascismo e il comunismo “Libertà libertà”, oggi sono schierate con gruppi di assassini tagliagole che l’unica libertà che conoscono è quella del martirio uccidendo gli infedeli. E si sono schierate contro l’unica democrazia del Medio Oriente, Israele. Vogliono la sua fine, la sua scomparsa, dal “fiume al mare”. L’Europa è islamizzata, Eurabia non è più lo spauracchio di qualche anno fa, è una triste e spaventosa realtà.
Adesso, dopo quasi due anni di trattative tutte respinte da Hamas, Israele ha deciso il colpo finale a meno che Hamas non liberi tutti gli ostaggi, tutti a urlare scandalizzati pulizia etnica per lo spostamento di popolazioni palestinesi da Gaza City verso sud. Dall’Ucraina attaccata dalla Russia, sono fuggiti 7 milioni di persone verso altri paesi europei o Israele e nessuno ha parlato di pulizia etnica. 20.000 bambini ucraini sono stati rapiti dai russi e ancora una volta non ho sentito nominare qualcosa come pulizia etnica o, peggio, genocidio. Si conosce, sbandierato molte volte al giorno in tutti i tg, il numero dei supposti morti a Gaza, numeri farlocchi di un ministero inesistente. Nessuno sa quanti ucraini siano stati ammazzati da Putin.
Ormai gli unici paesi che difendo i valori occidentali sono gli Stati Uniti e Israele. L’Europa è perduta. Sapete quale è il nome più comune dei neonati europei? Non è più Mohammed ma Yahya Sinwar, l’ideatore del 7 Ottobre. Più chiaro di così.