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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Il Riformista Rassegna Stampa
01.08.2025 Ex contractor accusa l’IDF di crimini di guerra. La Ong smentisce lui e la BBC (che lanciò la storia)
Cronaca di Iuri Maria Prado

Testata: Il Riformista
Data: 01 agosto 2025
Pagina: 5
Autore: Iuri Maria Prado
Titolo: «Ex contractor accusa l’IDF di crimini di guerra. La Ong smentisce lui e la BBC (che lanciò la storia)»

Riprendiamo dal RIFORMISTA di oggi, 01/08/2025, a pagina 5, il commento di Iuri Maria Prado dal titolo "Ex contractor accusa l’IDF di crimini di guerra. La Ong smentisce lui e la BBC (che lanciò la storia)".


Iuri Maria Prado

Anthony Aguilar, contractor americano che dovrebbe proteggere la distribuzione del cibo da parte di GHF, accusa gli israeliani di sparare sui civili. La testimonianza di Aguilar è stata smentita. La vergogna ricada ora sui media, a partire dalla BBC britannica, che l'hanno diffusa in tutto il mondo, senza nemmeno un dubbio.

Che questo Anthony Aguilar sia un losco imbroglione o invece un perdigiorno molto poco attendibile non cambia nulla.
Nei due casi, la BBC e tutti quelli che a ruota gli hanno dato ascolto, avrebbero dovuto prendere con le pinze le sue divagazioni. O almeno avrebbero dovuto metterci una pezza dopo, quando è emersa tutta l’improbabilità del personaggio. Sarebbe bastato mettere in fila qualche fatto per accorgersene.
Vediamoli, i fatti.
Il 27 Maggio del 2025 Anthony Aguilar, che è ex militare statunitense assoldato da UG Solution, fotografa un bambino palestinese che gli bacia le mani.
Il bambino lo ringrazia per il cibo che è riuscito a ricevere dopo aver camminato chilometri per raggiungere un centro di distribuzione impiantato da Gaza Humanitarian Foundation, cui UG Solution presta assistenza di sicurezza.
Giorni dopo l’incontro con quel bambino Anthony Aguilar avrebbe comunicato ai responsabili dell’organizzazione quanto fosse per lui appassionante il proprio lavoro, e quanto fosse importante l’azione di UG Solution nel presidio di sicurezza a tutela delle operazioni di aiuto alla popolazione palestinese.
Fino al 13 Giugno scorso, quando è stato licenziato, e anzi per un bel po’ di giorni ancora, Anthony Aguilar avrebbe tuttavia dimenticato di riferire quanto invece ha preso a dichiarare ultimamente.
A cominciare, proprio, dall’incontro del 27 Maggio con quel ragazzino (Amir).
In una intervista diffusa il 30 Luglio, Anthony Aguilar, conversando con il senatore degli Stati Uniti Chris Van Hollen, riferiva di aver assistito all’uccisione, da parte dell’esercito israeliano, del bambino con cui si era intrattenuto poco prima, raccogliendone quel commovente ringraziamento.
Un evento non abbastanza tragico, dunque, da impedire a Anthony Aguilar di maturare il compiacimento che avrebbe gioiosamente manifestato ai responsabili dell’organizzazione - UG Solution, appunto - che l’avevano reclutato per quel lavoro.
Non basta.
Perché fino alla data del licenziamento (che lui non definisce così, lasciando intendere che se ne sia andato di propria iniziativa), e anzi anche ben oltre quella data, Anthony Aguilar non aveva ritenuto utile denunciare una buona somma di altre vicende, anche queste da lui sottaciute mentre si compiaceva - questo almeno riferisce, senza smentite, UG Solution - per il lavoro svolto dal proprio datore di lavoro.
Sottaceva infatti, o perlomeno riteneva di non denunciare, di aver personalmente assistito - in “tutti” i punti di distribuzione - alla scena dei soldati israeliani che sparavano sui civili in attesa del cibo.
Personalmente, spiegava nell’intervista al senatore Van Hollen, aveva assistito all’azione dell’esercito israeliano che sparava sulla folla dei civili “non solo con fucili e mitragliatrici, ma con i tank, con l’artiglieria, con i mortai, i missili”.
Ha detto di aver anche fotografato tutto, di aver fatto dei video.
Che però, curiosamente, ha ritenuto di non mostrare.
Ha mostrato qualcos’altro.
Lungamente, per esempio, la fotografia di quel bambino che gli bacia le mani, Amir (della cui uccisione si era scordato quando si complimentava coi suoi capi). Poi le foto di un paio di altri bambini con il volto - così ha detto - escoriato dallo spray al peperoncino.
Sarà stata la scarsità di tempo a impedirgli di mostrare le foto e i video dell’artiglieria, dei mortai, dei missili contro i civili in fila per il cibo. Gli è rimasto il peperoncino.
Ancora, non risultava smentita, quanto meno sino a ieri e quanto meno non da lui, una notizia ulteriore.
E cioè che lui, Anthony Aguilar, dopo aver assistito all’uccisione di quel bambino, dopo aver assistito in tutti i centri di distribuzione e in numerose occasioni all’uso dell’artiglieria, dei mortai, dei missili contro i civili in fila per il cibo, e dopo essere stato licenziato, avrebbe implorato il proprio datore di lavoro di reintegrarlo spiegando quanto fosse desideroso di continuare nella propria missione e quanto UG Solution avrebbe tratto vantaggio dalle sue prestazioni.
Quel 27 Maggio, quando ha assistito all’uccisione di quel bambino, Anthony Aguilar era al secondo giorno della propria missione.
Non era abbastanza per rinunciare a essere soddisfatto di sé e del lavoro che stava compiendo l’organizzazione che l’aveva assunto.
Non erano abbastanza i mortai e i missili che in tutti i centri di distribuzione aveva visto adoperare dall’esercito israeliano contro i civili affamati.
Non era abbastanza nemmeno il licenziamento se è vero che, dopo aver assistito a tutto quell’orrore, Anthony Aguilar chiedeva di essere assunto nuovamente.
Ma soprattutto: tutto questo non era abbastanza a BBC e compagnia per mettere dove andava messa - nel cestino - la storia di questo signore folgorato sulla via di Gaza.

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redazione@ilriformista.it

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