Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
La Albanese in Parlamento con Hamas Cronaca di Andrea Morigi
Testata: Libero Data: 31 luglio 2025 Pagina: 1/9 Autore: Andrea Morigi Titolo: «L’amico di Hamas abbraccia l’Albanese»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 31/07/2025, a pag. 1/9 con il titolo "L’amico di Hamas abbraccia l’Albanese", l'analisi di Andrea Morigi.
Andrea Morigi
Tutti i pro-Pal uniti, in Parlamento, ad accogliere Francesca Albanese. Anche Sulaiman Hijazi, personaggio convinto che «il nostro movimento della resistenza che ha combattuto e continua a combattere in Palestina (HAMAS)».
Tutti i pro-Pal schierati, lunedì, per la visita di Francesca Albanese nel cuore delle istituzioni democratiche. Nei ranghi allineati e coperti, anche una vecchia conoscenza della scenadel fondamentalismo
italiano, Sulaiman Hijazi, personaggio convinto che «il nostro movimento della resistenza che ha combattuto e continua a combattere in Palestina (HAMAS)».
Era vice presidente dell’Associazione Benefica di Solidarietà con il Popolo Palestinese, ritenuta dagli Stati Uniti una copertura del movimento terroristico islamico, quando lo scriveva dieci anni fa, in un post su Facebook. Poi aveva accompagnato i deputati 5 Stelle Davide Tripiedi e Stefania Ascari nei campi profughi palestinesi in Libano.
Finché aveva conquistato perfino la fiducia di Giuseppe Conte e il 12 settembre 2022 aveva pubblicato una fotografia che lo ritraeva a Milano con l’ex presidente del Consiglio, alla vigilia del voto per le politiche. Un chiaro messaggio di sostegno per le elezioni politiche che si sarebbero tenute da lì a due settimane. I risultati non furono favorevoli per i sostenitori del boicottaggio contro Israele.
Senza nascondere il proprio odio e la propria soddisfazione per il massacro e il rapimento degli israeliani, Hijazi il 7 ottobre 2023 scriveva in un post «162 i civili uccisi da stamattina a Gaza» e in un secondo post «Buongiorno Palestina». E allo stesso tempo ha cercato di allargare il suo giro di relazioni con nuovi alleati. Lunedì si scattava un selfie proprio accanto alla Relatrice Speciale dell’Onu che accusa Israele di genocidio e l’Italia di complicità nei crimini di guerra, incurante di avere al suo fianco un sostenitore dello sterminio degli ebrei.
PALCOSCENICO INATTESO
Ieri, alla nuova star della sinistra è stato offerto paradossalmente il palco della Sala caduti di Nassirya del Senato della Repubblica per denunciare «le tattiche mafiose che sono utilizzate contro di me, il linguaggio mafioso che è stato messo nero su bianco in lettere indirizzate al segretario generale delle Nazioni Unite dall'amministrazione statunitense, ma anche nei confronti della Corte Penale Internazionale, del suo procuratore, dei suoi giudici, che sono stati essi stessi sanzionati». «Io sono stata la prima e l'unica, spero l'ultima, funzionaria internazionale a scontare questo, e viste le mie origini di meridionale conosco bene cosa fa vincere questa logica mafiosa: il silenzio - ha sottolineato Albanese Per questo sono veramente felice e fiera di vedere che tanti nelle istituzioni, ma anche a livello popolare, stanno esprimendo il loro supporto nei miei confronti».
Fra nemici degli Stati Uniti e di Israele ci s’intende, del resto.
Secondo Washington, infatti, la relatrice dell'Onu conduce «una campagna di guerra politica ed economica contro gli Stati Uniti e Israele». Per questo il dipartimento del Tesoro americano le ha imposto sanzioni economiche non dissimili nelle motivazioni e nelle modalità a quelle stabilite per l’Abspp, alla quale sono stati chiusi alcuni conti bancari italiani, per il sospetto di aver finanziato Hamas, benché l’Associazione Palestinesi in Italia (API) sia riuscita comunque a raccogliere 2 milioni di euro «per aiuti umanitari alla popolazione palestinese». E per questo se ne contendono i favori Cinquestelle e Alleanza Verdi Sinistra. Nonostante il dossier dell’ottobre 2024, in cui la European Leadership Network (Elnet) aveva delineato la presenza di Hamas in Europa dedicando la parte italiana proprio a Suleiman Hijazi, Raed Dawoud, Raed al Salahat e Mohammed Hannoun.
L’eccitazione per la comparsa in Italia della pasionaria Albanese contagia comunque anche gli onorevoli Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, che ieri hanno organizzato un flash mob esponendo da una finestra di Palazzo Montecitorio un cartello con la foto di un bambino denutrito e lo slogan: «L’ipocrisia uccide come la fame».
In realtà, osserva il deputato di FdI Mauro Malaguti, «oltre 220 camion sono entrati a Gaza e sono ora in attesa di raccolta e distribuzione, insieme a centinaia di altri ancora in coda per il ritiro da parte dell’Onu. Quattro autocisterne di carburante sono entrate per garantire il funzionamento dei sistemi umanitari essenziali. 52 pallet di aiuti sono stati lanciati per via aerea in cooperazione con Emirati Arabi Uniti e Giordania. Una rotazione coordinata del personale umanitario è stata completata con successo. Israele auspica e sostiene una raccolta e distribuzione più costante da parte delle agenzie Onu e delle organizzazioni internazionali degli aiuti umanitari, al fine di aumentare il sostegno a coloro che ne hanno più bisogno». Ce n’è abbastanza per Malaguti che commenta: «l’ipocrisia è anche raccontare solo una parte di ciò che accade».
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