Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Starmer vuole riconoscere la Palestina Analisi di Amedeo Ardenza
Testata: Libero Data: 30 luglio 2025 Pagina: 9 Autore: Amedeo Ardenza Titolo: «Starmer vuole riconoscere la Palestina»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 30/07/2025, a pag. 9, con il titolo "Starmer vuole riconoscere la Palestina", la cronaca di Amedeo Ardenza.
Dopo Macron, anche Starmer annuncia che vuole riconoscere lo Stato di Palestina. Giusta reazione indignata di Trump che la ritiene "una ricompensa per Hamas". L'Europa ormai è persa nel suo antisionismo: incapace di riconoscere chi sia l'aggressore, vuole premiarlo credendo che così si faccia finire la guerra.
Paradossi della politica europea: per non essere da meno della Francia di Emmanuel Macron anche il Regno Unito del primo ministro Keir Starmer si accinge a riconoscere lo stato di Palestina «come contributo a un giusto processo di pace», ha spiegato Sir Starmer. Il riconoscimento da parte di Londra sarà formalizzato al più tardi davanti all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York a settembre.
La mossa non piace al presidente Usa, Donald Trump, che di ritorno dalla Scozia ha dichiarato che la decisione di Starmer equivale a una «ricompensa per Hamas e non credo che debba essere ricompensata. Quindi, non sono d'accordo».
Il leader laburista non corre però come il presidente francese e spiega che il riconoscimento potrebbe non arrivare se il governo israeliano adotterà «misure concrete per mettere fine alla terribile situazione a Gaza, raggiungerà un cessate-il-fuoco, chiarirà che non ci sarà alcuna annessione in Cisgiordania e si impegnerà in un processo di pace a lungo termine che porti a una soluzione a due Stati». La diplomazia, insomma, come mezzo per esercitare pressione su Gerusalemme e ottenere qualcosa in cambio al posto della pura e semplice mossa elettorale annunciata dall’inquilino dell’Eliseo. E ancora, a differenza di altri folgorati sulla via di Ramallah, Starmer si è ben guardato dall’equiparare lo Stato ebraico a Hamas. Un movimento armato ma anche un gruppo politico che forse mieterebbe ampi consensi elettorali anche in Cisgiordania se il presidente palestinese Abu Mazen organizzasse elezioni legislative o presidenziali. Ma poiché Abu Mazen, eletto 20 anni fa con un mandato di quattro anni, si guarda bene dal consultare gli elettori, chi oggi invoca il riconoscimento della Palestina deve fare riferimento a un’entità della quale non solo non si conoscono i confini ma il cui territorio non bene identificato è governato a est da un satrapo locale privo di ogni legittimità democratica oggi più sindaco di Ramallah e dintorni che non capo di stato; a ovest da quel che resta di un manipolo di tagliagole con le mani sporche di sangue israeliano.
Come annunciato ore prima, Londra ha anche effettuato «i primi lanci aerei di aiuti britannici contenenti circa mezzo milione di libbre di forniture di prima necessità», ha dichiarato l’ufficio del capo del governo. Durante la serata di ieri, inoltre, è arrivato su X la replica del ministero degli esteri di Israele che ha attaccato duramente il governo britannico. «Il cambiamento di posizione in questo momento, a seguito della mossa francese e delle pressioni politiche interne», affermano da Tel Aviv, «costituisce una ricompensa per Hamas e compromette gli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza e un quadro per il rilascio degli ostaggi».
Novità relative a Israele arrivano anche dai Paesi Bassi. Ieri il governo di Amsterdam ha dichiarato i ministri israeliani dell'ultradestra Itamar Ben-Gvir (Finanze) e Bezalel Smotrich (Finanze) “persone non gradite”, impegnandosi a registrarli come stranieri indesiderati nel sistema Schengen. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri olandese Caspar Veldkamp. «Questo perché hanno più volte incitato alla violenza dei coloni, hanno sostenuto l'espansione degli insediamenti illegali e hanno invocato la pulizia etnica a Gaza». Veldkamp ha aggiunto che l'ambasciatore di Gerusalemme nei Paesi Bassi sarà convocato e gli verrà chiesto di «chiedere al governo Netanyahu di cambiare rotta». L’annuncio non è piaciuto al leader dei sovranisti olandesi Geert Wilders: «Non fate compromessi con il male», ha dichiarato il capo del Partito della Libertà (Pvv).
«Distruggete Hamas e ignorate gli utili idioti dell’Unione europea. Hamas, e nessun altro, è responsabile della fame e dell’inferno a Gaza».
Lo scorso giugno Wilders ha ritirato il sostegno del suo partito alla maggioranza mandando in crisi il governo del primo ministro Dick Schoof accusandolo di introdurre con troppa lentezza le misure restrittive dell’immigrazione pattuite con il suo Pvv.
Sempre ieri il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, ha dichiarato all'ambasciatrice olandese in Israele, Marriet Schuurman, che le recenti misure adottate dai Paesi Bassi e altri Paesi europei «hanno compromesso le possibilità di raggiungere un cessate il fuoco a Gaza e un piano per il rilascio degli ostaggi, hanno rafforzato il rifiuto di Hamas e stanno effettivamente rendendo più probabile un'escalation militare».
Ieri, intanto, i capi delle Chiese di Gerusalemme, tra cui i patriarchi cattolico e greco-ortodosso, hanno condannato l'apparente attacco di estremisti ebrei alla città cristiana palestinese di Taybeh lunedì notte, definendolo «parte di un allarmante schema di violenza dei coloni contro le comunità della Cisgiordania, comprese le loro case, gli spazi sacri e i modi di vita».
Giorni fa in Israele era stato accertato che un incendio a Taybeh attribuito a coloni ebrei non era da loro imputabile ma che uomini con la kippah erano stati filmati mentre cercavano di spegnere le fiamme.
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