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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Libero Rassegna Stampa
30.07.2025 Famiglia ebrea aggredita all’autogrill di Milano
Cronaca di Mauro Zanon

Testata: Libero
Data: 30 luglio 2025
Pagina: 7
Autore: Mauro Zanon
Titolo: «Famiglia ebrea aggredita. Si indaga per percosse aggravate dall’odio razziale»

Riprendiamo LIBERO di oggi, 30/07/2025, a pagina 7, con il titolo "Famiglia ebrea aggredita. Si indaga per percosse aggravate dall’odio razziale", il commento di Mauro Zanon.

Mauro Zanon
Mauro Zanon

Si indaga sull'aggressione antisemita all'autogrill presso Milano, dove un padre e un figlio, ebrei francesi, sono stati aggrediti fisicamente. Questi sono i giorni della solidarietà alla comunità ebraica, tutti a dirsi "vicini", dal vescovo di Pinerolo ai grandi giornalisti. Ma poi si torna al quotidiano linciaggio contro Israele, che è poi quello che scatena la violenza contro gli ebrei in tutto l'Occidente.

Ha ricevuto «reazioni di solidarietà» che gli «hanno scaldato il cuore», ma anche un’ondata di «messaggi online di odio e violenza». Elie Sultan, 52 anni, cittadino francese di confessione ebraica, è ancora sotto choc dopo l’aggressione antisemita subìta domenica durante una sosta all’Autogrill Villoresi Ovest lungo la A8 Milano-Laghi, dove si era fermato per fare benzina e accompagnare il figlio di 6 anni ai servizi igienici.
«Sono arrivati insulti antisemiti dicendo che dovrei avere un tatuaggio al braccio, che sono autore di genocidio», ha dichiarato all’Ansa Elie Sultan, che porterà il figlio «dallo psicologo perché non ha avuto una reazione, è rimasto immobile» mentre diversi individui lo insultavano e aggredivano.
«Mio figlio non mi ha chiesto nulla, ma io gli ho spiegato quanto è successo. Gli ho raccontato che ci sono alcune persone cattive a cui non piacciamo. Che quello che è successo è stato un incidente e papà lo ha protetto», ha raccontato.

LA RICOSTRUZIONE

La procura di Milano ha aperto un fascicolo contro ignoti per percosse aggravate dall’odio razziale. Il procuratore aggiunto a capo dell’antiterrorismo, Eugenio Fusco, ha ricevuto una prima informativa dalla Digos di Milano sui fatti avvenuti domenica sera intorno alle 22. Elie Sultan ha presentato una denuncia a una Volante della polizia intervenuta sul posto, ma non si è fatto refertare le ferite. Al momento gli investigatori stanno ricostruendo le fasi dell’aggressione: la prima avvenuta all’ingresso dell’autogrill e immortalata dal video girato con lo smartphone dalla vittima, in cui si vede un gruppo di persone aggredire verbalmente e insultare la famiglia ebraica francese al grido di «assassini»; la seconda al piano interrato, dove sono presenti i servizi igienici, in cui l’uomo, secondo la sua testimonianza, è stato colpito e gettato a terra. Non ci sarebbero immagini della videosorveglianza e l’unico testimone è un addetto alle pulizie, che avrebbe sentito le urla ma non visto le violenze perché occupato a lavare uno dei bagni. «Stavo passando con il mio carrello delle pulizie nel corridoio delle toilette quando mi sono trovato bloccato da un muro di gente che urlava, si spintonavano, c’era quest’uomo in mezzo e accanto a lui il bambino silenzioso, sembrava scioccato. Non ho proprio capito come fosse cominciato tutto», ha raccontato.

LO STUDIO DEI FILMATI

Gli inquirenti puntano a risalire all’identità degli aggressori attraverso i video e le analisi delle targhe delle auto parcheggiate nell’area di sosta. «È un’aggressione intollerabile, a carattere antisemita», ha reagito ieri il ministero degli Esteri francese. «La nostra ambasciata è in contatto con le autorità italiane, che hanno pienamente compreso la gravità della situazione», ha precisato il Quai d’Orsay, informando che il console francese a Milano ha offerto sostegno alla famiglia. «Quello che temo di più è quello che già sta succedendo: un odio legittimato. L’odio ci può essere, purtroppo fa parte dei fenomeni umani, ma quando sento che è legittimato, perdo i freni inibitori», ha dichiarato all’Ansa il rabbino capo di Milano, Alfonso Arbib, commentando l’aggressione subìta dal cittadino francese, prima di aggiungere: «Purtroppo questa notizia non mi ha sorpreso. Stiamo vivendo un’atmosfera molto pesante di fortissima crescita dell’antisemitismo».
L’Ucei, l’Unione delle Comunità ebraiche italiane, ha annunciato intanto che presenterà «alle autorità competenti formale denuncia, che va ad aggiungersi alle altre 40 già in corso, contro questo atto di antisemitismo». Anche il presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo della Conferenza episcopale italiana (Cei), monsignor Derio Olivero, vescovo di Pinerolo, ha espresso la sua solidarietà al rabbino capo di Milano Alfonso Arbib.

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