La Repubblica denuncia l'antisemitismo, ma Serra alimenta l'odio contro Israele
Una prima pagina schizofrenica

Una prima pagina a dir poco schizofrenica, quella de La Repubblica di oggi. Giustamente in risalto e con richiamo in prima pagina, l'aggressione antisemita di Milano: padre e figlio aggrediti in un autogrill perché portavano la kippah (per la cronaca e l'intervista alla vittima, un ebreo francese, si legga l'ottimo Mauro Zanon, su Libero, riportato in rassegna oggi). Ma proprio sopra, nella stessa prima pagina, c'è Michele Serra che invita alla mobilitazione contro Israele. "Chi critica il governo israeliano, non può essere accusato di antisemitismo", dicono gli ipocriti. Ma leggiamo, nell'editoriale di Michele Serra, un invito all'UE a mobilitarsi compatta per Gaza, accuse come:
"L’ecatombe di Gaza non ha prodotto nell’Unione — potremmo dire: nella sua coscienza, supponendone una — niente che non sia lo sconcertato borbottio dei singoli, lasciando ogni Stato membro al suo comodo silenzio o al suo approssimativo disaccordo".
"Tacere su un prolungato eccidio, e sull’uso della fame e della sete come arma di guerra, è un prezzo ignobile. Se non una vera e propria correità"
"L'Europa valoriale, quella dei bei princìpi e delle buone intenzioni, ha l’inconsistenza dell’aria (fritta) di fronte all’abominio di Gaza".
Ecco, sono proprio parole come queste che scatenano gli istinti di odio (mai sopito) non solo contro Israele, ma anche contro gli ebrei in generale. Israele sta combattendo una guerra di sopravvivenza, contro regimi terroristi che lo vogliono annientare. Invitare alla mobilitazione contro Israele, accusarlo falsamento di compiere un genocidio per fame, voi come lo chiamate?