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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Libero Rassegna Stampa
29.07.2025 Lo sdegno per il fake del Fatto
Cronaca di Tommaso Montesano

Testata: Libero
Data: 29 luglio 2025
Pagina: 8
Autore: Tommaso Montesano
Titolo: «Lo sdegno di Israele per il fake del Fatto»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 29/07/2025, a pag. 8, con il titolo "Lo sdegno di Israele per il fake del Fatto", la cronaca di Tommaso Montesano.


Tommaso Montesano

Il Fatto Quotidiano pubblica un falso in prima pagina e se ne vanta. Sdegno del governo israeliano, giustamente. Osama al-Raqab non è un bambino che muore di fame nel "genocidio di Gaza", ma un malato che attualmente si trova in Italia per cure. Cosa non si fa per istigare l'odio contro Israele...

Il caso della prima pagina del Fatto quotidiano con la foto di Osama al-Raqab - il bimbo di origine palestinese affetto di fibrosi cistica spacciato per una vittima della strategia israeliana per affamare Gaza finisce sugli account ufficiali dello Stato di Israele.
Domenica scorsa il nostro giornale ha ricostruito, date e fonti alla mano, la storia della «grande bufala» del bambino che muore di fame.
Osama, malato da prima dell’inizio del conflitto tra lo Stato ebraico e Hamas, è dall’11 giugno in cura in Italia, perla precisione a Verona, dopo essere stato evacuato da Gaza grazie al ponte aereo solidale organizzato dal nostro ministero degli Esteri. Adesso sta meglio e ha recuperato anche peso. Il suo corpo, però, è stato utilizzato per portare avanti la campagna anti-israeliana in nome dell’accusa più infamante: quella, appunto, di utilizzare l’arma della carestia per piegare quel che resta di Hamas. Una mossa propagandistica che ieri è stata smascherata, dopo il servizio di Libero, dallo Stato di Israele. Che su X ha pubblicato la foto della prima pagina del quotidiano diretto da Marco Travaglio, che lo scorso 24 luglio aveva fatto del piccolo Osama la vittima-simbolo delle presunte atrocità israeliane.
A muoversi sono state le massime autorità dello Stato ebraico. L’account ufficiale di Israele ha pubblicato, accanto alla copertina del giornale italiano con il bimbo in condizioni critiche a causa della mancanza di cure, la foto che mostra Osama nella situazione attuale dopo il ricovero nel nostro Paese. Con questa didascalia: «Ecco come si presenta una moderna calunnia. Un bambino malato. Una foto rubata. Una menzogna che si diffonde più velocemente della verità. Il suo nome è Osama al-Raqab. Dal 12 giugno è in Italia per sottoporsi a cure mediche.
Israele ha permesso il suo trasferimento da Gaza per motivi di salute.
Ma ciò non ha impedito ai media di strumentalizzare la sua immagine non per raccontare la sua storia, ma per diffamare Israele».
Un tweet che è stato a suo volta rilanciato dall’account del ministero degli Esteri di Gerusalemme.
Sempre su X, sulla vicenda è intervenuto l’ambasciatore israeliano in Italia, Jonathan Peled, che ha espresso «sdegno per l’uso mistificatorio dell’immagine di un bambino affetto da fibrosi cistica per legittimare la tesi per cui Israele stia affamando deliberatamente Gaza. Chiediamo rettifica immediata e pubblicazione di informazioni. La manipolazione di immagini di bambini per fini propagandistici è inaccettabile».
Eloquente anche il tweet dell’ex premier Naftali Bennett, che di fronte a un articolo che ricostruisce la manipolazione in atto si limita a scrivere: «Da non perdere».

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