Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Antisemitismo senza più freni Commento di Fiamma Nirenstein
Testata: Il Giornale Data: 29 luglio 2025 Pagina: 1 Autore: Fiamma Nirenstein Titolo: «Antisemitismo senza più freni»
Riprendiamo da IL GIORNALE di oggi 29/07/2025 a pag. 1 il commento di Fiamma Nirenstein dal titolo: "Antisemitismo senza più freni".
Fiamma Nirenstein
Un'altra aggressione contro gli ebrei in Italia. Padre e figlio indossavano la kippah e sono stati insultati e presi a calci in un autogrill presso Milano. Domandiamoci perché ci sia così tanto antisemitismo in giro. Basta aprire un qualsiasi giornale per vedere valanghe di odio contro Israele e gli ebrei, con accuse infondate (fra cui quella più infamante di tutte: genocidio)
È strano che un padre e un bambino di sei anni con la kippà vengano aggrediti in un autogrill milanese? Per carità. E che c’è di strano che Macron voglia riconoscere lo Stato palestinese? Che si adoperi all’ONU per un voto collettivo chiamando a raccolta i soliti Norvegia, Spagna Irlanda, Slovenia etc… e puntando sul forte cavallo dell’Arabia Saudita? E ancora, che c’è di strano che 34 ex ambasciatori, di cui alcuni ancora con cariche importanti, chiedano alla Meloni, che saggiamente si ritrae, di farlo “con urgenza” anche lei? A una mente raziocinante, dato che i palestinesi mai hanno accettato la condivisione, ma al contrario, Hamas e Autorità nazionale palestinese, ciascuna a suo modo, da 75 anni rifiutano ogni offerta ragionevole e puntano alla distruzione di Israele, sembra che almeno una carta di impegni da parte dei loro amici avrebbero dovuto chiederla. Saranno una democrazia? Non credo. Guiderà Hamas? Ragionevolmente. Ma Macron più i suoi proxy vogliono solo ferire Israele, è un tributo politico interessato e vuoto a un’opinione pubblica postmoderna che oggi, quando dici “ebrei”, sventola le bandiere from the river to the sea. Ed ecco il risultato: antisemitismo rafforzato, anche creato, dalle istituzioni irresponsabili e dal loro corteggio.
Hamas ci contava sin dall’inizio, quando, dopo il 7 ottobre António Guterres dice “non nasce nel vuoto”. Identico a questi signori, politici e deep state, il branco che ha assalito un papà e suo figlio di sei anni, il padre buttato per terra, perché indossavano la kippà all’autogrill Villoresi. Che ne sanno i bruti: sono ebrei con la kippà, gli ebrei sono cattivi, diamogli giù. E con lo Stato palestinese: che ne sa Macron e chi lo segue, i palestinesi sono vittime, vogliono lo Stato che danneggia i cattivi israeliani, diamogli lo Stato. Che gli importa se Hamas lo gestirà dato che comunque è molto più forte e deciso di Abu Mazen, e se è Abu Mazen che importa che condanni il 7 ottobre, tutto fa. Dagli all’ebreo.
Da parte sua, la lettera dei 34 dice che “riconoscere la Palestina è un’iniziativa da assumere con urgenza di altissimo significato politico...” perché “per Israele non ci sono più giustificazioni possibili” sulle operazioni militari a Gaza…”. Cioè: in sé non conta lo Stato, importa ferire Israele. I 34 saggi non dimostrano un attimo di dubbio sulle cifre taroccate da Hamas, gli aiuti rubati da Hamas, sui rapiti che sono la pietra di fondamento di una guerra che altrimenti sarebbe finita da tempo! E allora la leadership europea docet: e che c’è di strano che i turisti israeliani non possano sbarcare, assediati, a Syris e a Cipro? Sarete anche contenti che i ragazzi ebrei vengano cacciati dall’aereo con cui tornano a casa dal campo estivo. E vi sembrerà che ci guadagnino gli allievi della scuola di musica di Vienna se tre maestri sono stati cacciati da un ristorante italiano perché osavano parlare la lingua della Bibbia.
Ormai vi siete abituati all’antisemitismo, lo declinate più o meno elegantemente a seconda dello strato sociale, una volta all’ONU, una volta all’autogrill. Vi siete abituati ad accusare gli ebrei di crimini spaventosi, e quando si viene poi a sapere che il bambino riprodotto con gusto su tutte le prime pagine era malatissimo e già in cura in Italia da mesi girate il capo... anche dalle università, i posti di lavoro, i comuni che rompono i rapporti con le città israeliane, costruite col sudore e il coraggio di gente che resiste nei decenni a un’aggressione terrorista che ha fatto decine di migliaia di morti e che richiede il sacrificio continuo dei giovani. Ma la verità è sotto il sole: Hamas affama la sua gente, e l’affamerà di più se domani uno sciagurato Stato palestinese fasullo, mai costretto a disconoscere il 7 ottobre, spenderà gli immensi proventi dal consesso internazionali in gallerie e armi letali per distruggere Israele, e attaccare l’intera società occidentale. È già successo, nel 2005. Ma, già, voi la storia non la sapete.
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