Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
La strumentalizzazione degli aiuti da parte di Hamas è una macchia morale per l’Occidente e per l’Onu Commento di Jonathan Peled
Testata: Il Riformista Data: 26 luglio 2025 Pagina: 1 Autore: Jonathan Peled Titolo: «La strumentalizzazione degli aiuti da parte di Hamas è una macchia morale per l’Occidente e per l’Onu»
Riprendiamo dal RIFORMISTA di oggi, 26/07/2025, a pagina 1, l'intervento di Jonathan Peled, ambasciatore di Israele in Italia, dal titolo: "La strumentalizzazione degli aiuti da parte di Hamas è una macchia morale per l’Occidente e per l’Onu".
Jonathan Peled, ambasciatore di Israele in ItaliaL'uso strumentale degli aiuti alimentari dell'ONU, da parte di Hamas, è un crimine dei terroristi, ma anche una macchia sulla reputazione e sulla moralità dei paesi europei che li assecondano e che chiedono che la catena distributiva torni nelle mani dell'ONU.
A Gaza, gli aiuti umanitari sono disperatamente necessari. Eppure, per troppo tempo, l’assistenza internazionale è stata cinicamente sfruttata da Hamas, una pratica spregevole resa possibile dalla collaborazione attiva delle Nazioni Unite. La corrente situazione umanitaria non è una conseguenza inevitabile del confl itto. Invece, è stata creata da Hamas per mantenere il suo dominio spietato su Gaza, con la complicità delle Nazioni Unite. Gli aiuti umanitari, che rappresentano un importante sostegno, sono parte di un contesto più vasto di controllo da parte di Hamas nella Striscia di Gaza. Invece di essere distribuite gratuitamente alle famiglie bisognose, come sarebbe auspicabile, enormi quantità di aiuti internazionali, fi nanziate principalmente dalle nazioni occidentali, vengono regolarmente sequestrate dagli agenti di Hamas. Secondo quanto riferito da fonti interne a Gaza e da diverse indagini, Hamas prende il controllo dei convogli di aiuti delle Nazioni Unite, per poi utilizzare il contenuto per uso proprio o per rivenderlo a prezzi notevolmente gonfi ati ai civili di Gaza che altrimenti non potrebbero accedervi. I proventi di questa speculazione fi nanziano direttamente la macchina del terrore di Hamas, ovvero gli stipendi dei suoi uomini armati e gli arsenali utilizzati contro Israele e, purtroppo, talvolta contro i suoi concittadini palestinesi. L’ONU, anziché impedire questo uso improprio dei suoi programmi di aiuti, ha adottato una posizione più indulgente nei confronti delle pratiche di Hamas, contribuendo così al rafforzamento del dominio di questa organizzazione terroristica su Gaza e al suo sforzo bellico contro Israele. Questa economia illecita viene imposta con spietata brutalità. Esistono testimonianze credibili e fi lmati ampiamente diffusi che mostrano membri di Hamas che utilizzano la forza contro i cittadini di Gaza, inclusa la violenza armata, mentre cercano di ottenere cibo o forniture mediche al di fuori dei canali uffi ciali del gruppo. È importante notare che l’organizzazione terroristica tende a camuffare questi atti di repressione, accusando le vittime di “rubare” ad Hamas, quando è Hamas stessa a saccheggiare i civili più bisognosi. L’istituzione della rete di aiuti alternativa gestita dalla Fondazione Umanitaria di Gaza (GHF) e coordinata da Israele, ha portato con sé un barlume di speranza. Con l’intento di superare le sfi de imposte dalle strutture predatorie di Hamas, la GHF ha raggiunto un traguardo notevole, riuscendo a consegnare oltre 90 milioni di pasti direttamente ai civili di Gaza in un periodo di tempo estremamente breve, pari a soli due mesi. Tuttavia, mentre sempre più abitanti di Gaza cercavano assistenza presso la GHF, i terroristi di Hamas reagivano regolarmente con la violenza, aprendo il fuoco sulla folla e poi accusando Israele per le vittime che ne risultavano. Recentemente, il 23 luglio, Hamas ha condotto un attacco missilistico contro un centro di distribuzione di aiuti nel sud di Gaza. Inoltre, sia Hamas che le Nazioni Unite temono di perdere il loro monopolio corrotto sulla distribuzione degli aiuti. Pur essendo pienamente consapevoli delle manipolazioni di Hamas, le Nazioni Unite sembrano continuare a favorire questa linea. Invece di facilitare la distribuzione diretta degli aiuti, l’adesione delle Nazioni Unite alle reti di distribuzione esistenti controllate da Hamas non fa che rafforzare la presa di Hamas sugli aiuti, creando carenze indotte. Quando gruppi come GHF offrono assistenza nella distribuzione degli aiuti, le loro proposte vengono ignorate. L’ONU è riluttante a spostare i numerosi camion di aiuti già presenti a Gaza, che sono stati sgomberati da Israele ma si trovano attualmente fermi al confi ne, in attesa di essere utilizzati per la consegna delle scorte di rifornimenti disponibili. Il cibo marcisce e le medicine scadono. Al contempo, vengono sollevate controversie su presunte diffi coltà burocratiche e altre tipologie di “impedimenti” come scuse. Nel frattempo, le critiche pubbliche dell’ONU a Israele per queste carenze appaiono come un’azione vuota, soprattutto perché il suo personale rimane coinvolto con Hamas. Il sostegno dell’ONU alla falsa narrazione creata da Hamas sulla situazione umanitaria a Gaza non fa che incoraggiare quei fanatici a continuare a rifi utare le offerte di cessate il fuoco. Questo mentre Hamas tortura ostaggi israeliani nelle sue prigioni e usa i civili di Gaza come carne da cannone. Le azioni di Hamas dall’inizio della guerra, il 7 ottobre 2023, sembrano indicare che il benessere dei civili di Gaza è strettamente legato ai suoi due obiettivi principali: mantenere il potere e danneggiare Israele. È importante comprendere che questa organizzazione terroristica ha come obiettivo quello di provocare sofferenza tra i civili di Gaza, con l’intento di generare solidarietà a livello globale e aumentare la pressione internazionale su Israele. Lo sfruttamento degli aiuti da parte di Hamas è una questione che riguarda non solo Israele o Gaza, ma anche la comunità internazionale. È una macchia morale per l’Occidente e le Nazioni Unite e una condanna signifi cativa per le sue politiche fallimentari.
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