Lettera: approfondimento storico
Buonasera, gent.le Signora Fait.
Mi chiamo Roberto Valtolina e sono un saggista e ricercatore in storia contemporanea (ho scritto un libro sulla vicenda Moro dal titolo "The masquerade reloaded"). Siccome sto approfondendo - per una ricerca meramente personale - il ruolo dell'associazionismo italo-israeliano, mi sono ovviamente imbattuto nella Federazione delle Associazioni Italia-Israele. Facendo ricerca in Rete, ho trovato l'indirizzo email a cui Le sto scrivendo. Dalle poche notizie che ci sono, ho appreso che Lei ha diretto la Federazione dal 1990 al 1995 (se non erro). Dunque, Le volevo chiedere se può, eventualmente, avere la pazienza di fornirmi un po' di delucidazioni in merito alla Federazione, dato che le notizie in merito sono scarne e non riesco a comporre un puzzle di massima.
Ecco, Le presento questa serie di quesiti:
A - Se la Federazione nasce per dare forza e unità alle associazioni locali singole, il fatto che sorse proprio nel 1990, poco dopo la Caduta del Muro di Berlino, è casuale?
R. La Federazione Italia Israele non è nata negli anni ’90 ma negli anni ’80 grazie a un’idea di Angelo Pezzana di Torino che ne è stato il primo Presidente. Io ne ho assunto la direzione nel 1990. La caduta del Muro di Berlino è stata assolutamente casuale.
B - Quali erano (e quante circa) le Associazioni che la fecero nascere?
R. All’inizio le associazioni non erano molte (Torino, Milano, Verona, Trieste) ma negli anni sono cresciute e posso dire che a fine del mio mandato quasi ogni regione d’Italia aveva la sua bella Associazione Italia Israele. Da Bolzano (dove in quel periodo vivevo) fino in Sicilia. La segreteria della Federazione è sempre stata a Torino ed è stata gestita per anni dalla nostra segretaria storica e bravissima, Lilli Greco.
C - Nel 1993 ci furono gli accordi tra Israele e Vaticano. Lei come ricorda quel periodo, dal punto di vista della Federazione?
R. Ricordo la soddisfazione mista a amarezza perché il Vaticano fu l’ultimo stato del mondo occidentale a riconoscere lo Stato di Israele. Ricordo una nostra manifestazione in Piazza San Pietro con le bandiere d’Israele quando ci rivolgemmo al Papa, Giovanni Paolo II, al grido di “Israele-Israele” e alla fine lui disse questa parola che usciva sempre a fatica dalla bocca di un Papa. Hanno sempre preferito parlare di “Terra Santa”. Quel giorno disse “Vedo sventolare le bandiere di Israele”. Fu un momento di grande gioia e soddisfazione.
D- Esisteva uno statuto? Se sì, cosa prescriveva (almeno sinteticamente)?
R. Esisteva uno statuto ma non ho più niente che me lo ricordi. Sono passati troppi anni ed eravamo molto combattivi ma anche molto ingenui e nessuno di noi era politicamente preparato. Il nostro statuto era combattere l’antisemitismo e far conoscere la verità storica di Israele e il suo sacrosanto diritto di esistere.
E - All'inizio, quando Lei era presidente, la Federazione aveva legami con le controparti europee che condividono la cooperazione con Israele? Se sì, quali erano e come si evoluti quei legami dopo la sua Presidenza (1990-95)?
R. Ricordo che avevamo contatti con l’Associazione Italia Israele francese.
F - Ci furono degli esponenti politici - italiani e israeliani - particolarmente sensibili alle istanze della Federazione?
R. Facevamo un congresso all’anno per riunire tutte le associazioni e organizzare il lavoro dell’annata in corso. Tra i nostri invitati ricordo Indro montanelli, grande amico di Israele, alcuni giornalisti a volte anche di sinistra, qualche politico! Quando abbiamo fatto il Congresso a Milano, dopo gli accordi di Oslo, abbiamo avuto quali ospiti d’onore l’Ambasciatore egiziano insieme a Shimon Peres. Fu una serata memorabile. Tanta felicità a tanta speranza destinate a finire miseramente.
Grazie dell'attenzione.
Roberto Valtolina
Caro Roberto,
Ho messo le risposte ai suoi quesiti sotto gli stessi. Purtroppo lei mi chiede di avvenimenti importanti ma avvenuti molti, troppi, anni fa. Da allora, 1995, sono accadute molte cose. Ho fatto l’aliyah, ho passato periodi di terrorismo, di minacce di guerre, guerre vere e, attualmente, anche l’esperienza dei missili iraniani. La Federazione era nata con l’intento di combattere l’antisemitismo riunendo gli amici di Israele delle varie regioni italiane in un’ unica corporazione e lavorare tutti insieme per la causa. Poi, nel 2001 ci riunimmo Fiamma Nirenstein, la sottoscritta e Angelo Pezzana, a Gerusalemme, dove gettammo le basi per creare (sempre da un’idea geniale di Pezzana) www.informazionecorretta.com, un giornale che, da allora, pubblica articoli per ripristinare la verità su quanto accade in Israele e contrastare molte notizie e informazioni spesso farlocche dei media.
Spero di averle dato le informazioni che desiderava, sono comunque a sua disposizione.
Un cordiale shalom
Deborah Fait