Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Gasparri: «Io con Israele Albanese affonda l’Onu. Chi l’ha messa lì?» Intervista di Aldo Torchiaro
Testata: Il Riformista Data: 16 luglio 2025 Pagina: 2 Autore: Aldo Torchiaro Titolo: «Gasparri: «Io con Israele Albanese affonda l’Onu. Chi l’ha messa lì?»»
Riprendiamo dal RIFORMISTA, di oggi 16/07/2025 a pagina 2 l'intervista di Aldo Torchiaro a Maurizio Gasparri dal titolo "Gasparri: «Io con Israele Albanese affonda l’Onu. Chi l’ha messa lì?»".
Aldo Torchiaro
Maurizio Gasparri
In senato dal 2008, Maurizio Gasparri è stato vicepresidente di Palazzo Madama e, dal novembre 2023, guida il gruppo Forza Italia al Senato, dove si distingue per posizioni atlantiste. È da sempre un amico di Israele.
Israele torna a essere il nemico pubblico. Perché?
«Vedo che c’è un rigurgito di un antisemitismo latente. C’è un odio per gli ebrei che ciclicamente riemerge. Capisco che c’è questa situazione di criticità a Gaza, ma quando mi fanno presente questo ricordo i 77 anni di vita di Israele, tutti costellati da guerre. E ricordo l’esodo di Mosè dall’Egitto».
La prende alla lontana.
«Perché sono millenni che la questione della convivenza tra civiltà non è stata risolta. Perché anziché convivere, c’è chi preferisce annientare l’altro. E l’altro per antonomasia è l’ebraismo. E lo Stato di Israele ne è l’espressione istituzionale: il tema è tragico, drammatico».
Ma cosa dà fastidio di Israele? Che è un faro di democrazia occidentale incuneato nel mondo islamico?
«Sì, è un pezzo di Europa, di Occidente, in mezzo a satrapie. Al fondamentalismo. Nel migliore dei casi, in mezzo a qualche monarchia. In Giordania almeno c’è un re. In Egitto, per fortuna, c’è Al-Sisi. E dico per fortuna perché quelli che poi disprezzano Al-Sisi si devono ricordare che c’erano i fratelli musulmani al potere in Egitto, prima di lui».
E tra sciiti e sunniti si litiga per chi è più antisraeliano. L’Iran al momento batte tutti…
«Sì, Israele è nel mirino del disegno iraniano, che si serve di tre leve. Hezbollah in Libano, Houthi nello Yemen e Hamas a Gaza, nella Striscia. Anche loro si contendono la palma di chi odia di più Israele. Anche negli statuti della vecchia Olp c’era la distruzione di Israele. Hamas lo dichiara, l’Iran lo formalizza e prepara armi letali per raggiungere questo scopo. Però poi il mondo si concentra sugli eccessi di Israele...»
L’obiettivo deve essere la pace, il cessate il fuoco.
«Certo, tutti chiediamo il cessate il fuoco a Gaza. Siamo preoccupati di quello che accade, ci mancherebbe altro. Tuttavia viene da chiedersi: quanti israeliani sarebbero morti se non avessero avuto l’Iron Dome che blocca la gran parte dei missili che vengono lanciati su Israele? Avremmo avuto, nelle intenzioni delle entità ostili, molti più morti di quanti grazie alle difese aeree ce ne sono stati. Tanti quanti a Gaza, se non di più. Ed è una cosa che non può essere ignorata. E noi come Italia, Europa, Occidente chiediamo il cessate il fuoco per il rispetto che si deve alla vita di tutti».
D’altronde l’UNRWA non può più essere considerato arbitro imparziale.
«L’UNRWA, che è un’organizzazione dell’Onu, era infiltrata da Hamas. Vediamo che Hamas e company usano da sempre scuole e ospedali o altri edifi ci sensibili come loro rifugio e arsenali delle loro armi. I presidi UNRWA si sono rivelati nascondigli per i terroristi. Quindi quando qualche volta Israele ha colpito obiettivi sensibili, il mondo ha gridato allo scandalo. Non devono esserci mai incidenti, ma si punti il dito contro chi si nasconde dietro ai bambini, per prima cosa».
Israele rimane osservato speciale, sempre sul banco degli imputati.
«Un popolo che ha subito la tragedia dell’Olocausto oggi vive sulla difensiva. E se sente minacciata l’esistenza stessa di Israele assume una difensiva doppia. Comprensibilmente. Dalla fuga di Mosé in Egitto alla Shoah, ai tentativi di annientamento di oggi, c’è una persecuzione infinita. Che è anche uno scontro di civiltà ai danni della nostra cultura e dei nostri valori. In questo senso, io mi sento israeliano. E manifesto il mio stare al fi anco di Israele ogni giorno in Parlamento, in tv, nel dibattito pubblico».
Stare dalla parte d i Israele n o n è un’astrazione.
«Per fare un esempio, quando gli Houthi colpiscono le navi nel canale di Suez e ne impediscono l’uso, noi come Italia ne subiamo un danno notevole. Le navi che trasportano merci devono fare un altro giro, non entrano più nel Mediterraneo da Suez e quindi i nostri porti perdono quei transiti e quelle merci. Israele sta combattendo gli Houthi anche per noi».
C’è invece chi osteggia Israele fregiandosi di un titolo Onu…
«Sto leggendo molto su questo caso. Io non so da dove venga questa signora. È una tipica esponente di quei mondi che dicono cose che non si possono ascoltare. Mi vengono in mente la Salis, Carola Rackete, gli estremisti di tutti i tipi di cui purtroppo è pieno il mondo, e anche la rete».
Però Albanese fa lo Special Rapporteur…
«Ha un prestigioso incarico Onu. E quindi confermo una volta di più che l’Onu è un’organizzazione che dovrebbe guardarsi dentro per capire quali sono le sue tare e i suoi difetti. Perché come l’UNRWA è stata infi ltrata da Hamas, l’Onu è stata espugnata da questa funzionaria. Da quel che leggo ha anche titoli professionali poco chiari. Non sarebbe avvocata: come fi niscono questi personaggi a rappresentare l’Onu? Come l’hanno selezionata? Dove l’hanno presa?»
L’Onu andrebbe rivista, riformata?
«Non vorrei sembrare iconoclasta ma il fatto che questa persona parli a nome dell’Onu è una circostanza che squalifi ca l’Onu. Che è ancora una volta non solo impotente, cosa che accade sempre, ma addirittura dannosa, cosa che gli capita talvolta». In tutto questo il PD invece la incensa. Vito Leccese, il sindaco di Bari, gli ha dato la cittadinanza onoraria. «Vedo che stanno facendo la gara per blandirla. L’ignoranza di questi personaggi è perfi no superiore alla loro arroganza. Per loro sostenere una fetta di straordinari assassini come Hamas è una condizione di normalità».
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