Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Le folle antisemite e le menzogne di Haaretz Commento di Leon de Winter su Die Welt tradotto da Giulio Meotti
Testata: Il Foglio Data: 14 luglio 2025 Pagina: 1 Autore: Leon de Winter Titolo: «Le folle antisemite e le menzogne di Haaretz»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 14/07/2025, nella sezione Un Foglio Internazionale, un articolo di Leon de Winter originariamente pubblicato sul Die Welt tradotto da Giulio Meotti dal titolo: "Le folle antisemite e le menzogne di Haaretz".
Glastonbury diventa il festival dell'antisemitismo, e in Israele, il quotidiano Haaretz alimenta l’odio antiebraico mascherandolo come critica politica
L’altro giorno ho letto che la polizia britannica ha avviato un’indagine sugli slogan antiisraeliani a un festival all’aperto di Glastonbury” scrive Leon de Winter sulla Welt. “Stanno indagando su un filmato in cui un cantante della band Bob Vylan incoraggiava i partecipanti al festival a unirsi a lui cantando ‘Palestina libera, libera’ e ‘Morte, morte alle Idf’ – in altre parole, augurando la morte ai membri delle Forze di difesa israeliane. E’ notevole che il cantante di Bob Vylan potesse anche solo gridare simili cose. In una ‘Palestina libera’, un festival musicale come Glastonbury sarebbe del tutto impensabile. I palestinesi ‘liberi’ nella Striscia di Gaza sono per lo più musulmani ortodossi che disprezzano questa musica occidentale dai testi osceni, che percepiscono come decadente. Una Palestina libera sarebbe una Palestina pia, come quella che abbiamo visto nella Gaza libera dagli ebrei tra il 2005 e il 2023. ‘Morte alle Forze di difesa israeliane’ è stato cantato a Glastonbury da centinaia di migliaia di non credenti sotto l’effetto di pillole e alcol. Questa morte è illusoria quanto il sogno dei festival musicali occidentali di una Palestina libera. Così, l’enorme pubblico di Glastonbury ha sognato contemporaneamente una Palestina libera e un esercito israeliano morente – entrambi frutto dell’immaginazione. Ci si potrebbe chiedere: questa fantasia è realtà per i frequentatori di Glastonbury? Credo di sì. Perché questa ossessione? Lo dico in parole povere: a causa dei media. Haaretz è la fonte principale dei media occidentali che vogliono criticare gli ebrei israeliani, ma preferiscono che le loro critiche siano espresse attraverso una voce ebraica. I collaborazionisti ebrei sono esistiti nel corso dei secoli: ebrei che odiano se stessi, che disprezzano tutto ciò che riguarda la loro eredità e i loro rituali e si alleano con chi li odia. Compaiono in ogni generazione, anche se spesso non vengono risparmiati quando i pogrom iniziano a travolgere gli ebrei. Come dimostra il pubblico di Glastonbury, molti sono disposti a credere allo slogan di un rapper. I reportage di Haaretz trovano milioni di credenti. Credono a molto di ciò che appare nei loro feed di Instagram e TikTok, incluso questo: che gli ebrei israeliani stiano affamando gli abitanti di Gaza, per poi attirarli in massa nei centri di distribuzione alimentare e ucciderli lì. Chi crede a Haaretz è convinto che gli ebrei siano capaci di tutto. E forse, si potrebbe dire, Adolf aveva ragione, dopotutto. In Israele, il giornale è letto principalmente da commentatori di sinistra – al di fuori di questi circoli, è disprezzato come un crogiolo di autolesionisti. Nel resto del mondo, l’edizione in lingua inglese è celebrata. Perché antisionisti e antisemiti trovano lì esattamente ciò che vorrebbero dire, ma hanno paura di dirlo. Per questo, servono antisionisti ed ebrei antisemiti. Non sorprende quindi che un rapper squilibrato a Glastonbury possa spacciare assurdità come un sogno irrealizzabile, finché un giorno i futuri governanti musulmani del Regno Unito non vieteranno tutti i festival per blasfemia”.
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