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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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israele.net Rassegna Stampa
13.07.2025 Quando i nazi-terroristi jihadisti ti difendono, fatti due domande
Analisi di Niram Ferretti

Testata: israele.net
Data: 13 luglio 2025
Pagina: 1
Autore: Niram Ferretti
Titolo: «Ossequi da Hamas. Quando i nazi-terroristi jihadisti ti difendono a spada tratta ti dovresti porre qualche domanda»

Riprendiamo dal sito www.israele.net - diretto da Marco Paganoni -  un'analisi di Niram Ferretti su L’Informale, dal titolo: "Ossequi da Hamas. Quando i nazi-terroristi jihadisti  difendono Hamas a spada tratta ti dovresti porre qualche domanda". 

Niram Ferretti
Ossequi da Hamas. Quando i nazi-terroristi jihadisti ti difendono a spada  tratta ti dovresti porre qualche domanda – Israele.net
Francesca Albanese, relatrice ONU, ripete la propaganda di Hamas e nega il diritto all'esistenza e alla difesa di Israele. Si ricordano sue passate affermazioni antisemite e il sostegno ricevuto da Hamas dopo le sanzioni USA. È ormai considerata un megafono occidentale del terrore jihadista

Non capita tutti i giorni di diventare una celebrity a causa di una guerra, ma viviamo in tempi in cui la notorietà, financo la celebrità, si conquista piuttosto facilmente e altrettanto facilmente viene amplificata.

Si tratta del caso di Francesca Albanese, relatrice dell’ONU per i diritti umani dei palestinesi al Consiglio per i Diritti Umani di Ginevra, ultimamente presieduto dall’Iran e che ha al proprio interno un dispositivo conosciuto come Articolo 7 avente come scopo quello di condannare regolarmente Israele da parte di Paesi come il Qatar, l’Arabia Saudita, il Pakistan, il Venezuela, la Cina, Cuba.

Albanese, la cui militanza anti-israeliana e l’afflato antisemita si palesano già nel 2014 quando, durante Margine di Protezione, operazione militare israeliana a Gaza contro Hamas, scriveva che gli Stati Uniti sono sottomessi alla “lobby ebraica” (e un anno dopo postava su Facebook la notizia del canale iraniano PressTV dal titolo “CIA e Mossad hanno condotto l’attentato di Parigi” a Charlie Hebdo ndr), è diventata di fatto il megafono occidentale di alcune delle medesime affermazioni del gruppo jihadista. Mansione che svolge con inflessibile ed encomiabile zelo.

Alla pari di Hamas, che non ha mai definito un movimento terrorista per il semplice motivo che non lo considera tale, Albanese reputa che lo Stato ebraico sia occupante dal 1948, ovvero che non abbia diritto di esistere.

Albanese reputa, alla pari di Hamas, che Israele, in quanto “occupante”, non abbia altresì diritto di difendersi.

Albanese ripete ciò che Hamas ripete, che a Gaza è in corso un genocidio.

Albanese ha chiesto una volta su Instagram la liberazione degli ostaggi rapiti il 7 ottobre del 2023, dopo il peggiore eccidio di ebrei dalla Seconda guerra mondiale ad oggi, aggiungendo tuttavia che insieme a loro vanno liberati anche tutti gli “ostaggi” dell’ “Apartheid”.

Ultimamente, dopo la pubblicazione del rapporto Dinah, che documenta l’orrore delle violenze sessuali perpetrate da Hamas, la relatrice ha affermato che se ciò che esso contiene è vero “va fatta giustizia”, ma sulla sua verità il giudizio è sospeso. Solo ciò che scrive lei nei suoi rapporti può inconfutabilmente esserlo.

L’altro ieri, gli Stati Uniti hanno sanzionato questo fenomeno di zelo Hamasiano in quanto, accecata dalla hubris, nel suo ultimo report contro Israele, ha accusato molteplici aziende statunitensi che con esso collaborano, di complicità nel “genocidio” e nell’”oppressione” dei palestinesi.

In sua difesa sono giunti gli attestati di solidarietà di tutta la galassia propal unita, nonché, chiaramente, quello di Antonio Guterres, per il quale il 7 ottobre è la conseguenza dell’”occupazione” israeliana ma, la cosa più eclatante e anche magnificamente congruente, è che Hamas stesso ha doverosamente preso le sue difese con un comunicato in cui condanna le sanzioni statunitensi le quali, “minano i fondamenti del diritto internazionale e umanitario” (che, detto dagli esecutori del 7 ottobre, pone definitivamente una pietra tombale su ogni futura possibilità di satira).

Ora Albanese può davvero ritenersi consolata dopo la batosta americana. Hamas, che fin dall’inizio ha apprezzato silente il lavoro svolto, finalmente è scesa in campo in sua difesa.

(Da: L’Informale, 11.7.25)

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