Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
I soliti titoli-esca del Corriere su Gaza Commento di Iuri Maria Prado
Testata: Il Riformista Data: 12 luglio 2025 Pagina: 4 Autore: Iuri Maria Prado Titolo: «I soliti titoli-esca del Corriere su Gaza»
Riprendiamo dal RIFORMISTA di oggi, 12/07/2025, a pagina 4, il commento di Iuri Maria Prado dal titolo "I soliti titoli-esca del Corriere su Gaza".
Iuri Maria Prado
Altro modo di far propaganda per Hamas sulle pagine del Corriere della Sera. Un bel titolo fuorviante che ripropone l'immagine di Israele nuovo Erode che fa la strage di innocenti.
«Gaza, altra strage di bambini.» Titolava il Corriere della Sera di ieri.
E poi: «Netanyahu sugli ostaggi: “Hamas decide chi liberare”».
Infine il sommarietto piccino picciò: «Colpiti minori in coda per latte e integratori. Arrivano le ruspe Usa».
Con quale criterio il quotidiano milanese abbia messo insieme un titolo simile è davvero complicato da capire.
È una specie di ammasso, un conglomerato da +++AAA in annuncio immobiliare con dentro la dotazione completa della velina da tunnel: il grido sull’ennesima strage dei bambini a far da attrattore, e poi Ba-Bau Netanyahu e gli ostaggi che non si sa che c’entrano, dunque il latte e gli integratori con i minori in colonna e infine, brum-brum, le ruspe yankee (l’articolo spiega che Biden le aveva fermate per il pericolo che fossero usate per demolire le case dei palestinesi, invece ora c’è il via libera al condominicidio).
Quattro colonne del Corriere sono poste a sorreggere quel titolo-monstre: e sulla vicenda principale, senza la quale toccava titolare sul meteo o appunto sulle ruspe, non c’è letteralmente nulla.
Tanto meno, ovviamente, la notizia secondo cui l’attacco sarebbe avvenuto per colpire un terrorista di Hamas che aveva partecipato ai massacri del 7 ottobre.
Notizia vera?
Falsa?
Può essere una cosa o l’altra naturalmente, ma la scelta di non darla è appunto una scelta.
Il pezzo poi informa (sì, d’accordo, informa si fa per dire) che «intanto, da Gaza, i palestinesi affamati ed esausti condannano l’idea del ministro della Difesa israeliano di voler costruire una “città umanitaria” sulle rovine di Rafah».
I palestinesi affamati ed esausti che condannano eccetera eccetera.
Chi sono?
Uno: certo «Sami Abu Omar», che «scrive al Corriere».
Basta?
No.
L’articolo, per doverosa completezza e con inossidabile rigore di pertinenza, giusto in chiusura del reportage sulle ruspe della pulizia etnica spiega che le «scorte di uranio arricchito dell’Iran non sarebbero andate distrutte».
Alla fine uno capisce che, in realtà, il criterio che ispira un inguacchio del genere, come sempre, c’è eccome: l’uccisione dei civili (cioè il tragico e ingiusto prezzo della guerra voluta da Hamas, come ha detto Ehud Barak al Corriere, che però ha censurato la frase) fa da buona pastura per il lettore trattato da tonno.
Che così, magari, insieme a quel titolo manda giù i palestinesi affamati rappresentati da Sami Abu Omar, «che scrive al Corriere», e i sionisti che ammazzano senza scrupoli i bambini in cerca del latte e fanno la guerra all’Iran senza neppure togliere di mezzo l’uranio arricchito.