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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Libero Rassegna Stampa
12.07.2025 Trump deluso da Putin manda armi a Kiev
Analisi di Maurizio Stefanini

Testata: Libero
Data: 12 luglio 2025
Pagina: 11
Autore: Maurizio Stefanini
Titolo: «Trump deluso da Putin manda armi a Kiev»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 12/07/2025, a pag. 11, con il titolo "Trump deluso da Putin manda armi a Kiev" l'analisi di Maurizio Stefanini.

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Maurizio Stefanini

Trump con il segretario alla Difesa Pete Hegseth, hanno deciso di riarmare l'Ucraina (a spese della Nato, però). Un cambio di umore del presidente che si mostra abbastanza indignato con Putin. Alla buon'ora! Ma quanto durerà?

«Lunedì farò una dichiarazione importante sulla Russia» ha detto Donald Trump in una intervista alla Nbc e ribadendo di essere «deluso» da Mosca. «Ma vedremo cosa succede nelle prossime due settimane», ha aggiunto. Trump ha detto di attendersi che il Senato approvi il provvedimento che prevede sanzioni più dure alla Russia. «Lo so. Vedrete cosa succederà», Trump ha pure risposto a un giornalista che gli chiedeva se intendesse reagire all'attacco russo che ha danneggiato un ospedale maternità a Kharkiv, in Ucraina. Sarà la Nato a pagare le armi statunitensi che l'Alleanza fornirà successivamente all'Ucraina, ha pure dichiarato Trump nell’intervista. «Stiamo inviando armi alla Nato, e la Nato sta pagando per quelle armi, al 100%. Quindi quello che stiamo facendo è che le armi che vengono inviate vanno alla Nato, che poi le darà all’Ucraina, e la Nato sta pagando per quelle armi». La portavoce Nato Alison Hart interpellata da Radio Svoboda ha confermato: «i membri dell'Alleanza continuano a lavorare per garantire all'Ucraina il sostegno necessario per proteggersi dall'aggressione russa. Ciò include sforzi urgenti per l'acquisto di forniture chiave dagli Stati Uniti, compresi sistemi di difesa aerea e munizioni».

LA MOSSA DI HEGSETH

In attesa di ulteriori chiarimenti, comunque, Trump utilizzerà i poteri di emergenza conferitigli in virtù del suo ruolo per inviare munizioni all'Ucraina. L'agenzia di stampa Reuters ha riportato la notizia citando fonti che hanno sottolineato come Trump eserciti tale autorità per la prima volta nella sua presidenza e che le munizioni da inviare sono stimate a 300 milioni di dollari.
All'inizio di questa settimana, Trump aveva annunciato l'intenzione di inviare ulteriori armi a Kiev, dopo che gli Stati Uniti avevano congelato gli aiuti militari all'Ucraina pochi giorni prima a causa di «preoccupazioni relative ai bassi livelli di scorte». Si è comunque poi saputo, o si è voluto far sapere, che il Segretario alla Difesa Pete Hegseth avrebbe autorizzato una pausa nelle spedizioni di armi all'Ucraina senza informare la Casa Bianca. La mossa avrebbe sorpreso lo stesso Trump, che in seguito ha negato il coinvolgimento e ha ordinato la ripresa di alcune spedizioni, in particolare di intercettori missilistici Patriot. Neanche il Segretario di Stato Marco Rubio e l'inviato speciale in Ucraina Keith Kellogg erano stati informati in anticipo. Hegseth aveva preso la decisione dopo che Trump aveva richiesto una valutazione delle scorte di armi statunitensi durante il vertice Nato, ma senza dare istruzioni. La raccomandazione era invece arrivata dal sottosegretario alla Difesa Elbridge Colby, sostenuto dal vicesegretario alla Difesa Steve Feinberg, che aveva citato le preoccupazioni sulla ricostituzione delle scorte. Mala cosa ha suscitato proteste in Congresso, e alla fine la presa di distanza del presidente.

ANCHE I PATRIOT

Il pacchetto da 300 milioni di dollari comprenderebbe missili Patriot difensivi e razzi offensivi. La Presidential Drawdown Authority consente al presidente di attingere dalle scorte di armi per aiutare gli alleati in caso di emergenza. Trump è appunto la prima volta che lo utilizza, ma Joe Biden ne aveva fatto ricorso spesso. Martedì Trump aveva dichiarato che gli Stati Uniti avrebbero inviato ulteriori armamenti per aiutare il Paese a difendersi dall'avanzata russa. Durante l’ultima cena alla Casa Bianca con Netanyahu aveva detto di non essere contento di Putin, che «uccide 7000 soldati a settimana. Deve finire».
«Non sono contento di Putin, Putin è sempre molto gentile ma ci copre di sciocchezze».
Dal summit Asean in Malesia, Marco Rubio, non ha voluto commentare la possibile dichiarazione preannunciata da Donald Trump per lunedì prossimo. Il capo dell'intelligence militare ucraina (Hur) Kyrylo Budanov in un'intervista a Bloomberg ha invece affermato che la «posizione di Trump è coerente, non bisogna giudicarlo in base alle caratteristiche dei media». «In qualità di capo di un servizio speciale, so più cose». Sul punto si è pronunciato anche il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo cui Mosca è in attesa di scoprire di cosa si tratta. L'idea di Trump di vendere armi all'Ucraina alla Nato per le successive consegne all'Ucraina è comunque da lui definita “un affare” per Washington. 

 

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