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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Libero Rassegna Stampa
12.07.2025 La sinistra ha trovato la sua eroina (orribile)
Commento di Daniele Capezzone

Testata: Libero
Data: 12 luglio 2025
Pagina: 1/4
Autore: Daniele Capezzone
Titolo: «La sinistra ha trovato la sua federatrice»

Riprendiamo da LIBERO di oggi 12/07/2025, a pag. 1/4, con il titolo "La sinistra ha trovato la sua federatrice", il commento di Daniele Capezzone. 

Confessioni di un liberale. Daniele Capezzone al Caffè della Versiliana  Giovedì 14 luglio, ore 18:30 - Versiliana Festival
Daniele Capezzone

Francesca Albanese, federatrice della sinistra. Normalmente divisa in cinque, qui trova l'unanimità nel difendere l'inviata speciale dell'ONU per i Territori, antisionista, anti-occidentale, colpita dalle sanzioni USA. Questa è la sinistra italiana.

Forse abbiamo risolto un problema ai compagni, notoriamente divisi su tutto. Prendi l’ultima discussione sulla politica estera alla Camera e al Senato: i cinque principali partiti della (futura) coalizione di centrosinistra hanno presentato cinque risoluzioni diverse. Non solo: queste benedette risoluzioni non se le sono nemmeno votate reciprocamente. Peggio ancora: alla Camera, per fare un esempio, quel giorno si sono tenute sui diversi documenti ben 22 votazioni. Ecco, in nessuno di quei 22 casi i cinque partiti sono riusciti a votare nello stesso modo.
Ma nelle ultime trentasei ore- magicamente- c’è una persona che ha unito Elly Schlein (in omaggio sono arrivate pure dichiarazioni di Peppe Provenzano e Laura Boldrini sempre in quota piddina), Giuseppe Conte (che anche in questo caso guida le danze e detta la linea a tutti), più il dinamico duo Bonelli & Fratoianni.
E di chi si tratta? Chi è l’artefice di cotanta unità? Rullo di tamburi: si tratta della signora Francesca Albanese, “special rapporteur” all’Onu, recente destinataria di ciò che oggettivamente era inevitabile: dure dichiarazioni e sanzioni da parte degli Usa e di Marco Rubio, Segretario di Stato americano, come Libero vi ha raccontato negli ultimi due giorni.
Ora, la vera notizia in realtà è che la Albanese sia ancora al suo posto. Se avesse un’oncia di senso della misura (e di senso delle istituzioni), si sarebbe già dimessa da mesi. Da anni assistiamo infatti allo spettacolo di un’“esperta indipendente” Onu impegnata - in una forma o nell’altra - a scaricare su Israele ogni sorta di colpa e perfino di infamia. Quanto alle presenze tv della Albanese, si tratta ormai di esibizioni degne della più scatenata propaganda anti-israeliana. Tutto ciò travolge la verità, ovviamente. Ma soprattutto calpesta quegli elementari doveri di correttezza e imparzialità a cui uno special rapporteur Onu dovrebbe attenersi.
Qui a Libero siamo - sempre e comunque- per il free speech. E dunque la signora Albanese resta liberissima di dire anche cose terribili, di fare la propagandista di parte, di scatenarsi ancora di più. Lo faccia da cittadina, da militante politica, se crede. Ma non può farlo rimanendo un solo minuto di più nella posizione che occupa.
E allora ecco la soluzione, starei per dire l’uovo di Colombo. Visto che è gradita alla sinistra rossa-rosé-arancione-fucsia, la candidino alle elezioni. Anzi, visto che è stata capace di unire chi su ogni aspetto dello scibile umano litiga e si accapiglia, a sinistra potrebbero perfino valutarla come potenziale front-woman di tutta la coalizione. Loro avrebbero trovato il federatore (anzi, la federatrice). E il mondo smetterebbe di veder presentata come un’osservatrice terza ed equidistante quella che si comporta come una scatenata attivista.

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