sabato 12 luglio 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



Clicca qui






Il Riformista Rassegna Stampa
11.07.2025 La nuova crociata di Elly: «Salvate l’Albanese pro-Pal»
Commento di Aldo Torchiaro

Testata: Il Riformista
Data: 11 luglio 2025
Pagina: 5
Autore: Aldo Torchiaro
Titolo: «La nuova crociata di Elly: «Salvate l’Albanese pro-Pal»»

Riprendiamo dal RIFORMISTA, di oggi 11/07/2025 a pagina 5 il commento di Aldo Torchiaro dal titolo "La nuova crociata di Elly: «Salvate l’Albanese pro-Pal»".

File:Aldo Torchiaro.png - Wikipedia
Aldo Torchiaro

Elly Schlein, la leader del PD ha trovato la sua ultima battaglia sbagliata: la difesa dell'antisionista Francesca Albanese, dopo le sanzioni Usa
Francesca Albanese, l'inviata speciale ONU per i Territori, scatenata contro Israele, contro l'Occidente e contro la comunità ebraica, giustamente sanzionata dall'amministrazione Trump.

Elly Schlein prende un’altra cantonata. Si immola per una nuova battaglia persa.
Mentre gli Stati Uniti chiedono di adottare misure sanzionatorie conto la relatrice speciale delle Nazioni Unite, Francesca Albanese, ecco che la leader dem si incarica di diventarne l’avvocato d’ufficio.
Il Riformista si è occupato del caso Albanese più volte e ogni volta con dettagli che aiutano a capire come il suo ruolo sia non solo inadeguato ma pericoloso.
Pericolosamente di parte, diciamo.
Schlein però non lo sa, non lo vuole sapere: e non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
«Esprimo la mia solidarietà e quella del Partito Democratico a Francesca Albanese, per il pesante attacco che sta subendo in queste ore da parte dell’amministrazione Trump, con le sanzioni annunciate da Rubio nei suoi confronti».
La segretaria del Pd aggiunge: «non è solo l’ennesimo attacco al multilateralismo da parte di Trump, ma anche la conferma del suo sostegno al piano criminale di Netanyahu in Palestina, che Albanese ha sempre denunciato con forza.
E trovo vergognoso che il governo Italiano non abbia detto una parola in difesa di una cittadina italiana che svolge un incarico così delicato presso l’Onu».
Schlein se la prende poi contro il «silenzio di Meloni e Tajani che imbarazza l’Italia e che si aggiunge al loro immobilismo su quanto sta accadendo a Gaza e in tutta la Palestina».
Il Segretario di Stato Marco Rubio aveva descritto l’operato di Albanese come un «antisemitismo spudorato» e perfino «supporto al terrorismo», sostenendo che il suo percorso è caratterizzato da anni di «pregiudizio anti-Israele».
Albanese, dal canto suo, non aveva fatto niente per salvaguardare il suo ruolo: sempre con piglio militante, ha sollecitato indagini dell’ICP su cittadini e aziende statunitensi e israeliane senza il consenso dei rispettivi Stati, ritenuti non sottoscrittori dello Statuto di Roma.
La relatrice Onu, tutt’altro che oggettiva, ha definito le azioni israeliane nella Striscia “genocidio” e ha pubblicato rapporti dove accusa anche grandi aziende come Microsoft, Amazon e Alphabet di trarre profitti da questa situazione.
Albanese su questo tema ha inviato lettere a imprese di tutto il mondo, tra cui quelle Usa, chiedendo l’avvio di indagini legali, azioni reputazionali e sanzioni – considerate «campagne di guerra politica ed economica» dagli Stati Uniti, che ne hanno chiesto la rimozione dall’incarico.
Da ricordare che il marito di Francesca Albanese, Massimiliano Calì, funzionario della Banca Mondiale, si dedica da anni a studi e rapporti focalizzati sulla presenza israeliana nei Territori Palestinesi.
Naturalmente a senso unico.
Come la reazione dem.
Il Pd, totalmente afono quando si parla di Ucraina, rigorosamente distratto quando ci si occupa di difesa europea, per la Albanese fa le barricate.
Una batteria di dichiarazioni sdegnate fa da apripista a una interrogazione parlamentare urgente.
«Quali iniziative intenda intraprendere il governo per garantire l’indipendenza delle Nazioni Unite e l’autonomia della Corte Penale internazionale da eventuali pressioni politiche o interferenze esterne che possano comprometterne l’azione e il funzionamento delle istituzioni multilaterali e anche i diritti di una cittadina italiana nell’esercizio del suo mandato per conto delle Nazioni Unite».
È questa la domanda posta in conclusione dell’interrogazione del Pd promossa dal responsabile nazionale Esteri del Partito democratico Peppe Provenzano e firmata da Debora Serracchiani, Laura Boldrini, Fabio Porta, Valentina Ghio, Sara Ferrari e Arturo Scotto.

 

Per inviare la propria opinione al Riformista, cliccare sulla e-mail sottostante.


redazione@ilriformista.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT