Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Gli Accordi di Abramo e l'alleanza Israele-Marocco Analisi di Mattia Preto
Testata: Informazione Corretta Data: 11 luglio 2025 Pagina: 1 Autore: Mattia Preto Titolo: «Gli Accordi di Abramo e l'alleanza Israele-Marocco»
Gli Accordi di Abramo e l'alleanza Israele-Marocco Analisi di Mattia Preto
Benvenuto a Mattia Preto, da oggi informeràin esclusiva i lettori di Informazione Corretta sugli sviluppi degli Accordi di Abramo e sulle relazioni di Israele con il mondo arabo che ha rifiutato il terrorismo islamista.
Il ministro della Difesa israeliano Benny Gantz, nel 2024 ha incontrato il ministro della cooperazione Nasser Bourita. Il Marocco si sta affermando come alleato strategico di Israele per rafforzare la propria posizione nella regione subsahariana, in competizione con gli islamisti in Algeria e Spagna. La guerra a Gaza non ha indebolito l’alleanza tra marocchini e israeliani, ma l’ha resa ancora più solida.
Il Marocco ha scelto Israele come alleato strategico per affermarsi come nuova potenza regionale. Negli ultimi mesi, media islamisti come Al-Jazeera e Middle East Eye, grancassa delle dittature come Qatar e Iran, hanno cercato di mostrare Israele come il nemico numero uno del mondo arabo, suggerendo un fronte compatto contro lo Stato ebraico. Nulla di più falso.
Abbiamo visto come anche Arabia Saudita e Giordania si siano unite nella difesa di Israele durante gli attacchi iraniani. La profonda e solida alleanza tra Marocco e Israele è iniziata formalmente nel dicembre 2020, con la firma degli Accordi di Abramo, e ha dato inizio a una piena collaborazione tra i due Stati. Tuttavia, i contatti israelo-marocchini risalgono a ben prima del 2020: la comunità ebraica marocchina era infatti la più vasta del mondo arabo, almeno fino agli anni ’50.
Uno dei punti fondamentali degli Accordi di Abramo fra Israele e Marocco è stato il riconoscimento da parte d’Israele della sovranità marocchina sul Sahara Occidentale, una regione al centro di una disputa che risale al 1975 fra Marocco e Algeria (dittatura islamica dove, tra l’altro, è ancora prigioniero l’intellettuale Sansal per reato di opinione).
Il riconoscimento del Sahara come parte integrante del territorio marocchino non è solo una questione politica, il Marocco si affida alle tecnologie militari israeliane per difendersi da possibili incursioni terroristiche algerine. Israele è oggi il terzo fornitore di armi del Regno marocchino, soddisfando l'11% delle forniture militari, tra cui i droni Heron e il sistema antiaereo Barak.
In cambio, Israele riceve piena collaborazione economica, logistica e appoggio politico. Nell’agosto 2024 Israele ha venduto alle forze armate marocchine i satelliti spia Ofek13, in un affare da un miliardo di dollari. A novembre dello stesso anno, il Marocco ha dimostrato apertamente il suo impegno nel rispetto degli Accordi di Abramo: una nave diretta in Israele con oltre 27 tonnellate di materiale proveniente dall’India, rifiutata dai porti spagnoli, è stata accolta dalle autorità marocchine nel porto di Tangeri, consentendo rifornimenti alimentari e di carburante allo Stato ebraico impegnato nella lotta contro Hamas e altri gruppi terroristici. Il governo socialista spagnolo ha mantenuto la solita posizione ostile verso Israele.
Data la situazione instabile nel Mar Rosso a causa degli attacchi degli Houthi, il porto israeliano di Eilat è diventato un bersaglio, rendendo lo Stretto di Gibilterra (e dunque il Marocco) un passaggio cruciale. In questo contesto, l’amicizia fra Israele e marocchini si è rivelata decisiva.
Il Marocco è un esempio lampante di come il lavoro silenzioso degli Accordi di Abramo stia portando frutti fondamentali per Israele. Un altro segnale positivo è che molti Stati arabi hanno compreso i vantaggi dell’alleanza con Israele, sotto tutti i punti di vista. La guerra a Gaza non ha allontanato Rabat da Gerusalemme, anzi, ha rinsaldato ulteriormente i legami fra i due paesi.
I marocchini puntano ora a diventare una potenza regionale capace di competere con la dittatura algerina e la Spagna, la cui politica estera è totalmente sbilanciata contro Israele, affermandosi come ponte strategico tra Europa e Africa, e per farlo si è affidato al quadro di collaborazione internazionale avviato grazie agli Accordi di Abramo.