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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Setteottobre Rassegna Stampa
10.07.2025 Il rapporto sugli stupri di Hamas, ecco il documento
Commento di Setteottobre

Testata: Setteottobre
Data: 10 luglio 2025
Pagina: 1
Autore: Setteottobre
Titolo: «Il rapporto sugli stupri di Hamas, ecco il documento»

Il rapporto sugli stupri di Hamas, ecco il documento
Commento di Setteottobre

Il nuovo report di The Dinah Project raccoglie le testimonianze di 15 ostaggi rilasciati, 17 sopravvissuti ai massacri del Nova Festival e dei kibbutz Re’im, Nir Oz e Kfar Aza, 27 primi soccorritori, i medici dell’obitorio e i terapisti che lavorano con le vittime del 7 ottobre.
L'obiettivo del rapporto, in parte finanziato dal governo britannico, è ”contrastare la negazione, la disinformazione e il silenzio globale”.

Il 7 ottobre non è stato solo un attacco terroristico: è stato un pogrom in cui la violenza sessuale è diventa un’arma di guerra, deliberata e documentata dagli aggressori stessi.

Il report dà prova di stupri di gruppo sistematici, su donne e uomini. 

Nelle diverse zone del massacro, la violenza ha seguito uno schema simile: le vittime sono state parzialmente o completamente denudate, con le mani legate, spesso ad alberi o pali.
In molti casi, gli stupri sono stati seguiti da mutilazioni genitali ed esecuzioni. Testimoni diretti parlano anche di violenze sessuali su cadaveri.

Il massacro è durato ore.

Le violenze non sono terminate il 7 ottobre. Per i rapiti, sono continuate in cattività: nudità forzata, molestie sessuali fisiche e verbali, aggressioni sessuali e minacce di matrimonio forzato.

La maggior parte delle vittime non può parlare: più di 1.200 sono state assassinate. Dei 148 rapiti tornati vivi e delle altre migliaia di sopravvissuti (i feriti sono circa 5.000) solo 32 persone, dopo quasi due anni, hanno trovato la forza di parlare.

Sono fatti di cui eravamo già al corrente, ma questo report è stato realizzato perché, ancora una volta dopo la Shoah, il mondo non crede alle vittime. Le persone, le femministe, le istituzioni, i movimenti, i governi e i media, che parlano di Me Too, Non una di meno, Believe women, davanti agli stupri del 7 ottobre si girano dall’altra parte. Non vogliono sapere nulla, o addirittura li negano.

Non è solo terrorismo. È guerra di civiltà contro la libertà femminile. Sono crimini contro l’umanità, compiuti con metodo e odio ideologico.

Basta con il silenzio.

Fonti: The Dinah Project (report, A Quest for Justice, 8 luglio 2025); The Sunday Times

Leggi il report completo a questo link: https://thedinahproject.org/wp-content/uploads/2025/07/The-Dinah-Project-full-report-A4-pages_web.pdf
 


info@setteottobre.com

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