Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
“L’Ucraina può vincere” dice il generale americano che ora guiderà la Nato in Europa Analisi di Paola Peduzzi
Testata: Il Foglio Data: 26 giugno 2025 Pagina: 1 Autore: Paola Peduzzi Titolo: «Parole chiare»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 26/06/2025, a pag. 1/IV, con il titolo "Parole chiare", l'analisi di Paola Peduzzi.
Paola PeduzziIl generale Alexus Grynkewich, nominato nuovo comandante della Nato in Europa, ha affermato al Senato che l’Ucraina può ancora vincere la guerra, la partita per la libertà si gioca in Ucraina, capitolare o arrendersi sarebbe il segnale che le dittature aspettano per dare il via a nuove invasioni. Difendere l'Ucraina significa difendere l'Occidente e la sua libertà.
Milano. “Penso che l’Ucraina possa vincere”, ha detto il generale Alexus Grynkewich, “quando il tuo paese èminacciato, combatti con una tenacia che è difficile per noi da concepire”. Cinquantaquattro anni a ottobre, pilota dicaccia, laurea in Storia militare, Grynkewich ha fatto questa dichiarazione – invero rara di questi tempi in America – durante la sua audizione al Senato americano, martedì, per la conferma del suo nuovo incarico: comandante dell’Eucom, il Comando europeo degli Stati Uniti, e comandante delle Forze alleate in Europa della Nato. Quando Donald Trump ha nominato questo generale a tre stelle di (lontane) origini bielorusse come suo uomo alla Nato, c’era stato un certo sollievo tra gli esponenti del cosiddetto “pilastro europeo” dell’Alleanza. Grynkewich in questi ultimi anni ha lavorato, come direttore delle operazioni del Pentagono, a stretto contatto con l’Ucraina.
E con il generale Christopher Cavoli (di cui prende il posto), che sempre al Senato, ad aprile, ripeteva: l’Ucraina non è condannata a perdere questa guerra. E, per quel che riguarda il coinvolgimento dell’America nella Nato, Cavoli aveva detto: “I nostri alleati cercano la nostra leadership e sono più forti con questa guida e sono più forti anche per noi”. Durante la sua testimonianza, Grynkewich ha risposto a una domanda del senatore Tommy Tuberville, che ha definito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “un dittatore” e che va dicendo che Vladimir Putin non vuole niente né in Ucraina né in Europa, ma solo che non ci siano armi americane puntate contro Mosca. Per questo, la breve ma decisa frase del generale ha ancora più rilevanza: di fronte agli scettici, agli affaticati, ai filoputiniani, molti hanno perso la determinazione a ribattere, Grynkewich no. E lo fa da un punto di vista militare, il più bistrattato,nonostante il negoziato con Putin finora non abbia portato a nulla, anzi, il treno sventrato da un missile russo a Dnipro,assieme ai morti e alle macerie nelle città ucraine
in forte e osceno aumento, mostrano che la trattativa per Mosca è tempo buono per uccidere ucraini.
Il sollievo nell’arrivo di Grynkewich è anche dato dal fatto che sembrava che l’Amministrazione Trump fosse talmente decisa al disimpegno che non volesse nemmeno nominare il sostituto del generale Cavoli. “I nostri avversari stanno convergendo – ha detto Grynkewich durante la sua testimonianza al Senato – E il rischio di un conflitto con uno di loro aumenta di giorno in giorno”, le forze americane in Europa sono nella “posizione perfetta” per contrastare questo rischio e “la difesa dell’Europa è un interesse essenziale” per gli Stati Uniti.
Per inviare al Foglio la propria opinione, telefonare: 06/5890901, oppure cliccare sulla e-mail sottostante